Il Circolo Artistico Bergamasco a 130 anni dalla fondazione
Un volume celebrativo e una mostra per raccontare 130 anni di storia, arte e identitĂ culturale del Circolo Artistico Bergamasco, con il contributo critico della prof.ssa Clelia Epis e il sostegno delle istituzioni locali.

Mercoledì 14 maggio alle ore 16, presso l’Auditorium “Ermanno Olmi” di Bergamo, si terrà un importante appuntamento culturale: la presentazione del volume Il Circolo Artistico Bergamasco a 130 anni dalla fondazione. L’opera rappresenta un omaggio e al contempo un approfondito studio storico su una delle istituzioni più significative del panorama artistico locale, documentando un secolo e oltre di attività , incontri, esposizioni e fermento creativo. Il volume, che raccoglie anche un ampio catalogo con le opere e i profili biografici di oltre novanta artisti associati, è il frutto di un lavoro attento e puntuale, volto a valorizzare la ricca eredità culturale del Circolo e a restituire visibilità a personalità che, con il loro contributo, hanno animato la scena artistica bergamasca nel corso dei decenni. La curatela del commento critico, sia del catalogo che dell’esposizione attualmente allestita nella suggestiva cornice della Sala Manzù, è affidata alla prof.ssa Clelia Epis, storica dell’arte e studiosa di riconosciuto prestigio, che con la sua analisi offre un’interpretazione approfondita delle opere e del loro contesto.
L’iniziativa ha ottenuto l’alto Patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Bergamo, del Consorzio di Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e dei Fiumi Brembo e Serio, nonché dell’Ente Bergamaschi nel Mondo. Un riconoscimento che sottolinea il valore culturale e identitario del Circolo Artistico Bergamasco, inteso come spazio di confronto e promozione delle arti visive. Fondamentale anche il sostegno istituzionale offerto da enti e fondazioni locali, tra cui la Fondazione Banca Popolare di Bergamo, la Fondazione Creberg e il B.I.M./Bergamo, che hanno reso possibile la realizzazione del progetto editoriale e l’allestimento della mostra.
L’appuntamento del 14 maggio si propone dunque come un’occasione di riflessione e celebrazione, ma anche come stimolo per guardare al futuro dell’associazionismo artistico e al ruolo che esso può continuare a giocare nella costruzione di una comunità culturale viva e partecipe.