La legge delle altalene
Per la rassegna culturale delle Acli di Bergamo «Molte fedi sotto lo stesso cielo» ospite Paolo Nori con una riflessione sulla letteratura come spazio di ribellione al potere.

La maggior parte degli scrittori russi ha avuto una relazione antagonistica con le istituzioni politiche, sia nel periodo imperiale sia in quello sovietico. Puškin, Gogol’, Lermontov, Turgenev, Tolstoj, Čechov, Dostoevskij, Bulgakov esprimono non soltanto la straordinaria grandezza letteraria e culturale della Russia, ma anche il ruolo della letteratura come spazio di ribellione al potere, ai conformismi sociali, al connubio asfissiante tra istituzioni politiche, istituzioni religiose e interessi di una ristretta oligarchia.
Il viaggio nella letteratura russa diventa un modo per comprendere la Russia di oggi, le ambizioni imperiali della sua classe dirigente, il rapporto tra ortodossia e identitĂ nazionale e il peso che questo rapporto ha nella politica estera russa.
Paolo Nori, laureato in letteratura russa presso l’Università di Parma, ha pubblicato romanzi e saggi. Tra i suoi lavori più recenti, editi da Mondadori, “Sanguina ancora. L'incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij” (2021), “Vi avverto che vivo per l’ultima volta” (2023), incentrato sulla poetessa russa Anna Achmatova, e "Chiudo la porta e urlo" (2024), dedicato al poeta Raffaello Baldini e selezionato tra i finalisti al Premio Strega 2025.
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