Solo l'Occidente conosce la storia?
Per la rassegna culturale delle Acli di Bergamo «Molte fedi sotto lo stesso cielo» ospite Alessandro Vanoli con una riflessione su come riscoprire le radici della propria storia.

Erodoto e Tucidide, ma anche gli storici musulmani Tabari e Ibn Khaldun, o gli storici cinesi Sima Qian e Ban Gu: non è solo un vago Occidente a essere attore e scrittore della propria storia. In modi diversi, condizionati dalle proprie concezioni del tempo e dello spazio, molte culture si sono confrontate con il tema di come tramandare alle generazioni posteriori la memoria degli eventi passati. Come si scrive la storia, e a cosa serve? E soprattutto: solo l'Occidente conosce la Storia? Confrontandoci con le varietà di risposte date in diversi contesti, riscopriamo per intero la lezione di Marc Bloch e Fernand Braudel: si possono conoscere le radici della propria storia locale e allo stesso tempo abbracciare una storia globale e plurale. Al posto degli slogan che banalizzano il passato, la storia al suo meglio diventa sorgente di senso critico che interroga il nostro sguardo sul mondo.
Alessandro Vanoli, storico, scrittore e divulgatore, è esperto di Storia del Mediterraneo e di rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano. Collabora con la RAI e con il «Corriere della Sera» e da anni si occupa di comunicazione e divulgazione con progetti teatrali e attività didattiche legate alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia. Per Laterza è autore di Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con Amedeo Feniello, 2018), L'invenzione dell'Occidente (2024) e Storia del mare (2025).
Riservato ai possessori della Card prenotazioni a partire dal 15/09
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