Apocalittici e integrati
Per una storia del rapporto tra arte e tecnologia dal XIX al XXI secolo. Relatore dell'incontro sarà Paolo Sacchini. Al termine, si potrà visitare la mostra "Non Detto" di Viveka Assembergs allestita in biblioteca.
Il rapporto tra arte e tecnologia si potrebbe definire quasi consustanziale, perché le innovazioni scientifiche e tecniche si sono sempre riverberate – praticamente sin dalla preistoria – anche sulla produzione artistica. Tuttavia, almeno a partire dalla metà del XIX secolo (e con un’accelerazione ancora più marcata negli ultimi decenni e addirittura degli ultimi mesi, con le riflessioni sull’arte realizzata con l’Intelligenza Artificiale), tale relazione tra arte e tecnologia si è caratterizzata per una costante e percepibile oscillazione pendolare tra due atteggiamenti opposti, paragonabili a quelli che nell’ambito della teoria della comunicazione sono stati definiti da Umberto Eco rispettivamente come tipici degli “apocalittici” (che vedono ogni nuova tecnologia come un assalto pericoloso e anzi potenzialmente mortale alla diligenza dell’arte tradizionalmente intesa) e degli “integrati” (che, viceversa, accettano anche in ambito creativo il rischio della convivenza con le tecnologie che stanno cambiando il mondo).
L’incontro intende proporre, anche attraverso esempi cronologicamente scalati lungo gli ultimi due secoli, una veduta panoramica sull’evoluzione di questo rapporto.
Al termine della conferenza sarà possibile visitare presso la sala espositiva “Virgilio Carbonari” la mostra attualmente in corso, "Non detto" di Viveka Assembergs, in compagnia della scultrice. Si potrà ritirare gratuitamente il catalogo. Vi sarei grato se riusciste a diffondere il comunicato a chi immaginate possa essere interessato.
