Daniele Cavallanti “A World of sound” quartet
Torna la rassegna "Ponte in Jazz" con nuova musica. Tre concerti in programma, con altrettante formazioni costituite da musicisti affermati a livello nazionale e non solo. Tre modi diversi di intendere il il jazz però allo stesso tempo legati tra loro.
Personalità iconica del jazz italiano ed europeo alla ricerca di una propria originalità senza recidere il legame con il più innovativo linguaggio afroamericano, Daniele Cavallanti si presenta alla guida di un quartetto formato nel marzo 2013 con lo specifico intento di rendere omaggio all’eredità dei grandi sassofonisti del jazz moderno.
L’intestazione A World of Sound deriva dal titolo di un toccante documentario prodotto dalla David Lynch Foundation sulla figura e la musica di David S. Ware, sassofonista tenore e soprano scomparso prematuramente nel settembre 2012. Partecipe negli anni Settanta, all’epoca della sua militanza negli Aktuala, di una delle esperienze più visionarie della musica italiana, già leader, con Tiziano Tononi, della storica band Nexus, membro fondatore della celebrata Italian Instabile Orchestra, Daniele Cavallanti ha coinvolto in questa particolare formazione un musicista inventivo come Francesco Chiapperini, al clarinetto basso, sax alto e flauto traverso, e una ritmica completamente calata nella concezione “black” cara al leader, con al basso Gianluca Alberti e alla batteria Toni Boselli, due dei migliori musicisti della scena milanese della generazione dei quarantenni. Il repertorio del gruppo presenta brani originali di Daniele Cavallanti dedicati a Dewey Redman, Joe Henderson, Sam Rivers, Wayne Shorter, Massimo Urbani e brani di Ornette Coleman, Eric Dolphy, Albert Ayler, Archie Shepp, Joe Lovano e Wayne Shorter.
Daniele Cavallanti (sax tenore), Francesco Chiapperini (sax alto, clarinetto basso, flauto), Gianluca Alberti (basso elettrico), Toni Boselli (batteria).
La rassegna jazz primaverile di Ponte S. Pietro, dopo la pausa del 2021, torna con un nome, “Ponte in Jazz”, e collocazione di calendario nuovi. Come nel 2020, la Direzione Artistica è del giornalista Roberto Valentino. Tre i concerti in programma, di cui saranno protagoniste altrettante formazioni costituite da musicisti affermati a livello nazionale e non solo. Tre modi diversi di intendere il jazz legati tra loro da un aspetto comune: la ricerca di un’identità personale nel rispetto delle radici di una musica considerata patrimonio universale dell’umanità.