12 ore lungo l'Oglio per iniziare alla grande il festival «Odissea19».
Dal vocabolario Treccani DIVAGARE: Allontanarsi dalla via dritta vagando senza meta fissa: d. con la mente, col cervello; d. dal tema; vagare qua e là. Nel linguaggio letter.: divagava oziosamente per i campi; il fiume divagava lento per la pianura. Distrarre la mente da un pensiero…
Una vaganza di dodici ore sul fiume Oglio. Una passeggiata, fra boschi e lucciole, fra vecchi mulini e spiriti delle acque. II cibo condiviso, nella luce fioca della notte. Un concerto di una notte intera sul fiume Oglio. Una collaborazione fra Piccolo Parallelo, Enten Hitti e Vincenzo Zitello. Dodici ore per entrare nello spirito del fiume
dalle ore 20,30 alle 23 IL RESPIRO DEL FIUME - Vaganza notturna // Guida Enzo G. Cecchi
Un’esperienza sensoriale notturna e non uno spettacolo. Il buio rende tutto pura forma, l’olfatto si fa più sensibile e il respiro delle acque è il suono più potente della notte. Per chi conosce il fiume questa “esperienza vagante” sarà un modo per riscoprirlo, per chi non lo conosce un’esperienza sensoriale in luoghi affascinanti e misteriosi. Le regole di partecipazione e gli oggetti necessari, saranno comunicati solo ai partecipanti. Ognuno dovrà portare qualcosa da mangiare da condividere per la cena con gli altri alla fine della camminata.
ore 23 - Cena e spostamento nel luogo del concerto
dalle ore 24 - ENTEN HITTI ENSEMBLE: Sleeping Concert
Pierangelo Pandiscia: tamburi sciamanici, campane di cristallo, steel drum, liuto saraceno, strumenti etnici e rituali.
Gino Ape: flauti, oboe, duduk, percussioni, live electronics.
Giampaolo Verga: violino - Afra Crudo: canto
Jos Olivini: gong, campane tubolari, dilruba, sitar, hulusi, flauti etnici
Vincenzo Zitello: arpa celtica
Sei musicisti per un concerto che dura un’intera notte, da mezzanotte all'alba. Un viaggio notturno fra suoni, sogni e percezioni personali, lontano dallo spettacolo e più vicino al rito. I musicisti suoneranno ininterrottamente ritmi arcaici, suoni naturali e brevi frasi melodiche ripetute in modo da creare uno stato ipnotico. Ci accompagneranno con campane di cristallo, campane tibetane, lastre di pietra sonora, bambù, flauti, arpe eoliche, violini, cetra, arpa celtica etc. Gli spettatori dovranno portare un sacco a pelo perché la notte si trascorrerà nel bosco. Al risveglio verrà chiesto di scrivere i sogni fatti nella notte.
ore 7 - Saluto al Sole e colazione al sacco nella radura del Tasso Barbasso