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L’abbecedario di comunità prende vita sui muri delle scuole

Articolo. In epoca di DAD e lezioni contingentate diventa necessario mantenere il contatto con gli spazi scolastici. Spazi che attraverso i murales, primo passo del progetto Erre2, si trasformano in strumenti di riflessione per gli studenti

Lettura 4 min.
Lavori al murale dell’IC De Amicis

Si chiama “Erre2 – Risorse di Rete” il progetto triennale finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini e guidato dall’Opera diocesana Patronato San Vincenzo che coinvolge 23 soggetti diversi (associazioni, scuole, enti, imprese del territorio bergamasco) per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico. La prima delle azioni messe in campo dalla Cooperativa San Vincenzo si è ora conclusa: sono stati infatti terminati i sette murales delle Case del sapere nelle scuole della bergamasca aderenti al progetto.

Uno strumento per raccontare la società contemporanea

Durante la primavera passata, la Cooperativa sociale Patronato San Vincenzo, con il prezioso aiuto dello staff delle Officine Tantemani , ha condotto in ognuna delle sette scuole dei laboratori per costruire insieme agli studenti e alle studentesse di ogni classe un abbecedario di comunità, ovvero uno “strumento di lettura e indagine del tessuto sociale contemporaneo che porti i ragazzi ad analizzare criticamente aspetti positivi e negativi legati al vivere insieme e alla condivisione delle conoscenze”.

Nei laboratori è stato chiesto agli studenti di compilare un questionario in modo collettivo, dove per ogni lettera dell’alfabeto venisse associata una parola per loro importante, uno spunto di riflessione da utilizzare per leggere il proprio presente e plasmare il proprio futuro. La scelta di ogni parola è stata motivata provando a immaginarla come se fosse un’azione simbolica, un gesto, un atto teatrale capace di coinvolgere uno o più protagonisti.

L’idea artistica di trasformare l’abbecedario in murales nasce dall’esperienza degli artisti Lisa Gelli e Nicola Alessandrini durante una residenza artistica in Tanzania nel 2019, insieme al collettivo afro-italiano Uhuru Republic. Gli artisti durante il loro viaggio sono rimasti colpiti dai muri delle scuole decorati da abbecedari, con l’importante compito di trasmettere sapere agli studenti in una forma educativa visiva e artistica.

Gli spazi scolastici per esprimere la visione del mondo

Dopo aver approfondito il tema nelle classi con incontri e con i questionari, gli artisti hanno studiato il materiale ricevuto, cercando dei fili conduttori tematici tra le tante parole emerse. Hanno scelto tre lettere per ogni scuola, mischiando le parole arrivate dai questionari dei singoli istituti per cercare di costruire una sorta di testimonianza degli studenti e delle studentesse che collegasse simbolicamente le sette scuole.

Nuove storie e significati sono emersi e trasformati dagli artisti in murales, uno per ogni scuola, rendendo gli edifici scolastici non solamente luoghi fisici, ma anche spazi di riflessione per gli studenti.

Le parole da cui nascono i murales

Il progetto ha dato agli studenti la possibilità di descrivere il mondo con parole loro, e molti concetti fino ad allora percepiti come astratti sono stati tradotti dai ragazzi in opere d’arte. Sono proprio le parole degli studenti ad accompagnare le fotografie che pubblichiamo in questa gallery.

ABF – Azienda Bergamasca Formazione

F


Festa: una cosa che caratterizzava soprattutto la vita degli adolescenti che si ritrovavano per passare momenti belli tra amici, pre-covid.
Favole: perché prima di dormire i genitori raccontano le favole e dormiamo sereni.

H

Hamburger: abbiamo scelto hamburger perché ci piace da mangiare.

S

Sognare: sognare è un modo di aspirare a qualcosa di più grande rispetto a ciò che noi possediamo a livello materiale o pensiamo.
Spensieratezza: abbiamo scelto la spensieratezza perché è una condizione legata all’età adolescenziale.

AFP – Patronato San Vincenzo

U

Utopia: un’incognita.

V

Varcare: ognuno di noi deve varcare i propri confini.
Viaggiare: viaggiare esprime la capacità al termine di un percorso di studi di mettersi in gioco andando a contatto con diverse tipologie di culture.

Z

Zattera: la zattera rappresenta il nostro percorso che ci costruiamo da soli come quando costruiamo una zattera.

IC De Amicis

I

Indole: seguire la propria indole che non si comanda, è come l’istinto che ti caratterizza.
Imparare: è un qualcosa che facciamo fin dalla nascita e che avviene quando apprendiamo nuove conoscenze e facciamo nuove esperienze.
Insegnamento: per la vita di tutti i giorni, della scuola.

L

Lontananza: ti porta a capire cosa sono le cose importanti.
Luna: perché illumina il buio della notte.

M

Mamma: la mamma è amore, è tutto, è colei che ti ha fatto nascere, che ti cresce e che ti ha creato.
Montagna: la montagna è un posto speciale che vediamo sempre.

IC I Mille

B

Bizzarro: insolito, diverso.
Bullismo: molte volte nella nostra classe gli scherzi vanno oltre, soprattutto tra noi compagni. Pensiamo inoltre che i nostri atteggiamenti, non solo nei confronti dei compagni, ma anche dei professori dovrebbero essere rivisti per migliorarli.

C

Controbattere: dare le proprie opinioni.
Coraggio: è sempre miglio provarci e non fare bene le cose piuttosto che non provarci affatto.

P

Pregiudizi: vogliamo spiegare le idee sbagliate che si fanno le persone sulla nostra scuola e sulle persone che la frequentano.

IC Mazzi

A

Amicizia: la parola amicizia per noi indica il desiderio di avere una classe unita; amicizia perché è importante avere qualcuno che ci sostiene; significa stare con gli amici perché ti rendono felice.
Affetto: c’è bisogno di affetto per essere felici.

D

Dignità: il rispetto nei confronti di sé stesso è importante, per avere forza di camminare a testa alta ogni giorno.

E

Empatia: L’empatia è una parola bellissima, significa sentire la felicità e il dolore dell’altro, sentirlo dal profondo del proprio cuore; comprendere gli altri è la chiave per la convivenza con loro; significa mettersi nei panni degli altri.

IPSIA C. Pesenti

G

Guarire: soprattutto ultimamente questa parola ha acquisito una grande importanza nella vita quotidiana.

N

Nero: il vuoto dentro di noi.
Niente: rispecchia il vuoto, il nulla, non provare più niente.

O

Origine: inizio di un fenomeno.

IC Verdellino

Q

Quesito: essere curiosi.

T

Tempo: il tempo è prezioso perché ci serve, possiamo fare tante cose; il tempo è vita.
Tenacia: la tenacia è la capacità di perseverare nei propri obiettivi per superare sé stessi.

R

Responsabilità: bisogna essere sempre responsabili di ogni azione che si compie.

Il prossimo passo degli artisti sarà la realizzazione di un poster, partendo dalle immagini restituite dall’analisi dei questionari, da esporre in tutte le scuole coinvolte per raccontare lo spaccato della realtà attuale vista con gli occhi degli studenti.

Le Case del Sapere sono invece pronte ad ospitare le prime attività: l’idea è che i ragazzi possano entrare in un ambiente accogliente, polifunzionale, in grado di stimolare loro mille e più interessi diversi.

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