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Bentornato «Rock sul Serio». Anche se non te ne eri mai andato

Articolo. Da mercoledì 20 a sabato 23 luglio quattro giorni di stand up comedy e musica, di nuovo al campo sportivo di Villa di Serio, con la consueta attenzione all’ambiente e alle tematiche LGBTQIA+. Sul palco, fra gli altri, Filippo Giardina, Laila Al Habash, Punkreas e Sick Tamburo

Lettura 4 min.
Laila Al Habash (Costanza Damiani)

Alle tante situazioni a carattere musicale (e non solo) che stanno animando una a dir poco effervescente estate bergamasca, si aggiunge anche «Rock sul Serio», che torna da mercoledì 20 a sabato 23 luglio nella sua forma classica (al campo sportivo) dopo due anni in cui fra un lockdown e l’altro il festival non si è fermato ma ha proposto due suggestive edizioni ridotte al Parco Carrara di Villa di Serio.

La forza di «Rock sul Serio» non sta solo nella proposta musicale – sempre fresca e attenta alle novità del panorama (più o meno indie) italiano – ma nell’idea di un festival a misura d’uomo, attento all’ambiente e alle tematiche LGBTQIA+, non privo di una certa tenacia da parte dei volontari che lo animano e di una voglia di fare che è forse la strenua caratteristica che accomuna le tante situazioni di cui possiamo usufruire in questi mesi estivi – nessun eroismo, sia chiaro, ma solo la consapevolezza che la cultura è una parte fondamentale di una comunità sana, ancor di più se reduce da una pandemia falcidiante e in piena instabilità economica.

Ambiente e LGBTQIA+

Di conseguenza anche quest’anno il festival riserverà una particolare attenzione alla sostenibilità, riproponendo le scelte plastic-free ormai prese da diversi anni: stoviglie, piatti e bicchieri multiuso; l’acqua proveniente da una casetta fatta installare per l’occasione – per ridurre il consumo di bottiglie monouso; raccolta differenziata in tutta l’area dell’evento e piatti vegani presenti nel menù del ristorante (dove si mangia bene, va detto).

Stesso discorso per quanto riguarda le tematiche LGBTQIA+: giovedì 21 luglio, oltre allo spettacolo in programma (di cui parleremo dopo), sono state invitate al festival le diverse realtà bergamasche LGBTQIA+. Dando la possibilità a queste ultime di farsi conoscere e al pubblico di scoprire un movimento sfaccettato e parecchio attivo sul nostro territorio. Saranno presenti Immaginare Orlando (creatore della serata insieme al festival), Bergamo Pride, Alfi LesbichexxBergamo, Arcigay Bergamo CIVES, Fuori dal coro e AGEDO Bergamo.

Stand-up e musica

Un bel bacarozzo blu e un sole cocente (poteva essere altrimenti?) innerva con i suoi raggi la quattro giorni di stand up comedy e musica di Rock sul Serio 2022. In effetti la metafora climatica calza a pennello e denuncia con buona leggerezza gli effetti evidenti del riscaldamento globale: siamo come insetti che cercano l’ombra, ma siamo anche uomini che cercano la gioia, l’emozione, la scoperta, il divertimento. E quindi la prima serata replicherà il fortunato esordio del 2021 della stand up comedy: sul palco mercoledì 20 luglio Filippo Giardina, uno dei nomi importanti della stand up comedy italiana, che porterà in scena «Dieci», come il suo decimo monologo satirico: sarà il viaggio di un comico che ha passato vent’anni della sua vita a parlare da solo su un palco e che ora non sente più il bisogno di essere legittimato.

Giovedì 21 luglio l’artista da scoprire di quest’anno: forte degli oltre due milioni e mezzo di ascolto per la sua «Sbronza», Laila Al Habash, italo-palestinese di soli 22 anni, mescola disparate influenze stilistiche, che vanno da Raffaella Carrà, a Mina, all’hip hop e al rap, conservando «un certo odore di asfalto», come dice lei stessa, ma anche un approccio all’insegna della delicatezza che ne fa una musicista particolare, di cui si parla un gran bene. Staremo (curiosamente) a vedere. Dopo di lei una sicurezza in fatto di canzoni urlate a squarciagola in coro ed esaltazione: «Canta Indie. Canta Male», a metà tra cover band e karaoke, ha bisogni di poche presentazioni. Ad aprire il tutto la vincitrice dell’edizione 2021 di «Musica da Bere»: Nòe, elettro-pop con influenze classicamente folk e suggestioni dall’isola dove è nata, la Sicilia.

Punk-rock storico e celebrazione di vent’anni di attività venerdì 22 luglio per i Punkreas, che già dovevano essere della partita nel 2020 e poi vennero rimandati causa pandemia: il loro sarà un concerto antologico, carico di energia e riff su cui ballare – ah, dimenticavamo: quest’anno a «Rock sul Serio» si torna a stare in piedi. In apertura i Marrano, band riminese dalle chitarre grunge e dal suono anni Novanta, testi esistenziali che sul palco diventano un manrovescio potente alla malinconia e alla mancanza di prospettive.

Finale di quelli da segnarsi sul taccuino sabato 23 luglio con una proposta rock e una pop che in modi diversi si sono fatti sentire parecchio negli ultimi anni. I Sick Tamburo, passamontagna e chitarre sferzanti, porteranno il loro rock spigoloso che li ha resi celebri su tutti i palchi della penisola. Giancane, uno dei nuovi cantautori più interessanti del nostro Paese, nonché autore della bella colonna sonora della serie tv di Zerocalcare , porterà il suo repertorio non privo di chicche urticanti, come la bellissima «Limone». Aprono la serata i Porecche, «Hard Rock band italiana, in cerca di fame», come si definiscono sulla loro Pagina Facebook.

Una novità di quest’anno, forse mutuata dalla bella atmosfera che si creava con i set acustici al Parco Carrara, è «l’aperitivo con»: alle 19.30 venerdì si comincia con Jesse de Faccio (sonorità lo-fi di stampo nord-americano e cantautorato in italiano, uno dei finalisti di Musica da bere); sabato toccherà invece a Caso, cinque dischi all’attivo e tanta esperienza live.

Ha cominciato a lavorare sei anni fa come volontario di «Rock sul Serio» Igor Pagnoncelli e oggi è uno dei circa settanta volontari del festival, responsabile degli artisti e del palco, anche se ci dice che «non è un ruolo fisso, tutti cerchiamo di concorrere alla buona riuscita dell’evento». A lui chiediamo dello spirito che anima «Rock sul Serio» e che ha permesso di non fermarsi neanche durante i lockdown : «le due edizioni rimaneggiate ci sono servite perché il gruppo si è rafforzato, anche solo trovarsi in una videoconferenza per capire come fare “Rock sul Serio” nonostante tutto è stato importante». E su questa edizione: «l’idea è sempre quella, cioè di fare un festival non meramente “di consumo”, dove vai, prendi una birra e ascolti il concerto, ma un festival che sia un’occasione di incontro fra le persone, un incontro veicolato dalla musica che rimane comunque prioritaria».

«Rock sul Serio» è anche un podcast che si può trovare su Spotify e Youtube e che «riepiloga le passate edizioni». Eppen è media partner del festival; tutte le serate sono ad ingresso gratuito («alla gratuità ci teniamo molto, per marcare una differenza di approccio che però non vuole essere antagonista agli altri festival»). Dunque bentornato «Rock sul Serio». Anche se non te ne eri mai andato.

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