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Dalle cantine al legno, quando la tradizione «garantisce cura»

Articolo. Il 29 e 30 novembre il Museo Tino Sana ha ospitato la quarta edizione della manifestazione che racconta i vini del territorio

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Avvio in grande stile con centinaia di bottiglie stappate per la quarta edizione di «West Bergamo Wine & Friends», tra antiche botti, torchi e strumenti che hanno fatto la storia della produzione vinicola bergamasca. Un evento, quello ad Almenno San Bartolomeo, che non è solo un’occasione per degustare i vini pregiati, ma anche un’opportunità per visitare il Museo del Falegname Tino Sana, luogo che racconta la storia dell’artigianato legato al legno.
All’inaugurazione di sabato erano presenti numerose autorità, tra cui l’europarlamentare Lara Magoni, i consiglieri regionali Giovanni Malanchini, Alberto Mazzoleni e Ivan Rota, l’onorevole Rebecca Frassini, il presidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella e il direttore di Confagricoltura Enzo Ferrazzoli.

L’obiettivo della Pro loco Almenno è valorizzare principalmente i produttori e le cantine del territorio. «Il vino e il suo mondo meritano rispetto, abbiamo il dovere di valorizzare le nostre tradizioni come la viticoltura che garantisce cura, presidio e tutela del territorio – ha affermato Pietro Rota, presidente della Pro loco –. Il vino è ambasciatore di una terra e il suo consumo responsabile, soprattutto durante i pasti, è associato a benefici per la salute. A Bergamo nascono grandissimi vini: questo evento vuole far conoscere i suoi ottimi frutti. Ringrazio Aurora Sana, i Comuni di Almenno San Bartolomeo e San Salvatore per il sostegno e collaborazione, i volontari della Pro loco e del Museo, il gruppo Bersaglieri e Nicola Rotasperti con Conad per il grande supporto».

Soddisfatta per la partecipazione fin dal pomeriggio di ieri Aurora Sana, presidente del Museo del Falegname Tino Sana: «Questa è un’opportunità imperdibile per gli appassionati di vino e per chi desidera scoprire la storia, la cultura e le tradizioni delle zona vinicole bergamasche, oltre che visitare il museo».

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