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Arianna Sansone, il lavoro come «sfida epica che dà ragione alla passione»

Intervista. Entrata in Bonaldi come stagista, oggi BDC Manager, Arianna è una delle donne coinvolte nello spettacolo «A chi spetta la mela d’oro? Voci di donne e di dee», organizzato da L’Eco di Bergamo e da Eppen per celebrare tutta la complessità del mondo femminile

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Arianna Sansone

Ventisette anni, o giù di lì, sono quell’età magica in cui abbiamo l’energia per esprimere il meglio di noi, quella in cui i musicisti famosi toccano l’apice della carriera, quella che segna l’ingresso nella prima età adulta. Li sta celebrando con soddisfazione Arianna Sansone, da poco meno di tre anni entrata in Bonaldi come stagista mentre scriveva la tesi in scienze della comunicazione, e che ora ricopre il ruolo di BDC Manager.

Il gruppo è composto da otto ragazze – neanche a dirlo tutte di età simili – che danno vita ogni giorno al mondo delle «relazioni a distanza» con chi entra nei siti Bonaldi per informarsi su una macchina nuova, usata e sui servizi post vendita. «Ogni relazione che si attiva al telefono è ritagliata in modo sartoriale perché al centro del nostro lavoro c’è la capacità di riconoscere le esigenze dei nostri interlocutori e di trovare la soluzione migliore che li possa soddisfare». Vere e proprie guide, capaci di entrare nelle vite delle persone per affiancarle nella scelta del migliore veicolo ritagliato sulle esigenze e sul budget di ognuno.

DT: Come sei arrivata a gestire un’assistenza telefonica di nuova generazione per la vendita delle auto?

AS: Quando sono entrata in Bonaldi per uno stage stavo scrivendo la tesi occupandomi del nuovo rapporto tra paziente e medico intermediata da un apparato tecnologico. C’erano delle app che venivano dall’estero e che monitoravano per esempio il cuore e il diabete. La ricerca ruotava attorno alla domanda se ci fossero più perdite o più guadagni.

DT: Cosa è emerso?

AS: La possibilità di avere una terapia modulata in tempo reale sulla base dei risultati delle rilevazioni dei parametri, fa sì che la tecnologia si integri con l’assistenza alla persona, portando un vantaggio di tempo e risorse.

DT: Dal cuore umano ai motori il passaggio è stato faticoso?

AS: Direi di no, perché in qualche modo ho studiato lo stesso cambiamento che sto portando avanti nel mio lavoro. Le videochiamate, le immagini dei dettagli delle auto, i video delle performance e i consigli dei tecnici e dei venditori fanno in modo che si conservi la stessa accuratezza, concentrando però tutti questi passaggi in una quantità di tempo più ridotta. Prima del Covid il processo era già cominciato, poi ha subito un’accelerazione improvvisa e Bonaldi ha cavalcato l’onda della trasformazione del servizio, ora abbiamo integrato tutte le modalità di contatto con reciproca soddisfazione nostra e dei clienti.

DT: Qualche esempio?

AS: Nei giorni scorsi abbiamo gestito la richiesta di una ragazza che è da poco diventata mamma e ha bisogno di cambiare l’auto passando da 3 a 5 porte, con ampi spazi per il passeggino, ma con la comodità di parcheggiare anche in spazi ridotti. Non aveva idea né di quale brand poteva avvalersi, né delle forme di finanziamento disponibili. In altri casi, ci occupiamo delle richieste di persone che devono percorrere molti chilometri ogni giorno per lavoro, ma che vorrebbero provare la mobilità elettrica. Con loro compiamo analisi sui chilometri, gli spostamenti, la capillarità delle colonnine di ricarica e il risparmio economico che deriva dalla ridotta manutenzione, dal minore costo dell’energia e delle possibilità di parcheggio e ingresso in zone che sono vietate ai veicoli termici. I nostri contatti provengono principalmente dalla Lombardia con riferimento alle provincie di Bergamo, Lecco e Sondrio ma, soprattutto per l’usato, giungono richieste da tutta Italia e grazie alla tecnologia possiamo mostrare le auto e consentire una scelta consapevole di acquisto.

DT: Per valorizzare il contributo femminile in azienda, Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia ha aderito anche quest’anno allo spettacolo che L’Eco di Bergamo dedica alla complessità del nostro mondo. Tra le dee dell’Olimpo chiamate a rappresentare i volti e le potenze che abitano le donne, avete scelto Atena, la dea greca della sapienza, delle arti e della strategia in battaglia. Ci sono alcuni aspetti che legano il tuo lavoro ai tratti epici di questa dea i cui tratti la fanno essere consigliera di eroi e giudici, istruttrice delle donne industriose e ispiratrice degli artigiani?

AS: Con le dovute proporzioni ritengo che analizzare e riportare le informazioni raccolte alla direzione generale e ai brand manager possa configurarsi come quel contributo di sapienza e saggezza riguardo all’attività aziendale. Chi prende le decisioni sulle strategie aziendali deve poter contare sulla nostra capacità di intercettare le tendenze e le richieste del mercato.

Riguardo all’istruzione delle donne industriose poi, è sufficiente guardare lo staff con cui lavoro. Abbiamo il vantaggio di essere partite tutte insieme affrontando la sfida di una divisione aziendale del tutto nuova. Prima di noi non esisteva un servizio centralizzato per lo sviluppo dei contatti. Abbiamo raccolto e fatto nostre tutte le informazioni delle auto che passano dai nostri saloni (Audi, Volkswagen, Skoda, Cupra, Porsche, Lamborghini e tutto il mondo dell’usato) e fatto in modo che chi ci chiama soddisfi tutte, ma proprio tutte, le curiosità sul prodotto e i servizi offerti con una sola telefonata. Una sfida epica che dà ragione alla nostra passione e che ci porta ad essere unite anche fuori dal lavoro.

Il BDC è solo uno dei luoghi dove le donne lavorano in Bonaldi. È abitato da donne anche il marketing, nel video rappresentato da Naomi Pedone che lavora per Lamborghini; l’accoglienza dei clienti delle officine, messo in scena da Francesca Guizzetti, che lavora a stretto contatto con i tecnici condividendo i piani di intervento sulle vetture; il back office vendita, rappresentato da Sara Allegrini. E poi ancora, la contabilità con le risorse umane, le cui portavoce sono Debora Benagli e Ilaria Crippa, vestali e custodi degli algoritmi contabili che stanno dietro al sogno delle vetture.

Con loro è stato raccontato l’ingresso di Atena tra gli dei dell’Olimpo che fu, neanche a dirlo, spettacolare. Nel racconto epico, la potente guerriera ha sovvertito tutti i piani del cielo con il suo grido fuoriuscito dalla corazza d’oro splendente, ha puntato verso il cielo la lancia acuminata e giurato protezione dell’Acropoli con il suo mantello, ovvero la famosa Egida che era indistruttibile perché realizzato con la pelle della capra che aveva protetto e nutrito Zeus il padre degli dei.

Non ci resta che darci appuntamento alla sera del 5 marzo per l’evento live all’auditorium della Casa del Giovane e l’8 e il 12 marzo sugli schermi di Bergamo TV. In questo articolo tutte le informazioni.

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(Foto Collaboratore Eppen)
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