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Il fascino del Mercatino in corte di Luzzana, tra bancarelle e spettacoli itineranti

Articolo. Torna la manifestazione che anima il borgo antico. Un unico giorno, domenica 19 settembre, per riassaporare la tradizione di un evento che meraviglia adulti e bambini

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Uno spettacolo durante il Mercatino in Corte

Lo chiamano “mercatino” ma non è solo questo. Nell’appuntamento che a Luzzana, da diciassette edizioni, celebra la prossimità dell’equinozio di autunno non ci sono solo le bancarelle dell’artigianato locale, dei prodotti enogastronomici o degli antiquari. Per le strade del centro storico arrivano hobbisti, artisti di strada, gonfiabili e altri giochi che svelano ai più piccoli i passatempi di una volta. Tutto questo trasforma il Mercatino in corte in una vera e propria festa della comunità che quest’anno avrà luogo domenica 19 settembre dalle 9 alle 19.

La location è quella suggestiva del borgo di Luzzana, fra castello Giovanelli, piazza Meli e piazza Vecchia, l’evento riparte, dopo lo stop forzato dello scorso anno, con una versione più contenuta di una sola giornata anziché due e una quarantina di bancarelle presenti. A non mancare saranno gli spettacoli itineranti, le esibizioni di giocolieri e trampolieri, la voglia di fare festa e di ricreare un’atmosfera di condivisione e partecipazione.

Gonfiabili, pirlì e porchetta

Ad organizzare la manifestazione insieme al Comune di Luzzana e al Museo Meli è l’associazione culturale Il Gigante, nata dalla volontà di un gruppo di amici desiderosi di fare qualcosa di utile per il paese. Il primo passo di questo attivismo risale proprio a 17 anni fa, quando si decise di pulire l’area prospiciente alla scultura rupestre “Il Gigante che sostiene la montagna” di Giosuè Meli, a cui è seguita la fondazione dell’associazione culturale che, dalla scultura ha preso il nome.

A qualche mese dopo risale l’organizzazione del primo Mercatino in Corte, pensato per far rivivere agli abitanti un momento – quello dell’arrivo dei mercanti – che nella storia medievale di Luzzana doveva essere particolarmente atteso e vibrante. Col tempo la manifestazione è cresciuta grazie anche alla partecipazione di decine e decine di bancarelle, alimentato di anno in anno dalle referenze positive portate dagli antiquari. “Il mercatino più bello della Valle” questa la voce che è rimbalzata di orecchio in orecchio fin dalla prima edizione e che ora si augura di tornare a circolare con ancora più forza e vigore.

A rendere ancora più peculiare la visita del borgo, infatti, sono le attività collaterali al mercatino, dedicate in buona parte alle famiglie e ai più piccoli – come gonfiabili e truccabimbi – destinate per altri aspetti a traghettare i visitatori in un passato non troppo recente, con spettacoli itineranti, artisti di strada e l’immancabile torneo di pirlì , il vecchio gioco in legno tipico delle osterie bergamasche. Dall’Osteria del Gigante, invece, arriva un altro appuntamento che è ormai diventato tradizione immancabile dell’evento, ovvero la porchetta del pranzo domenicale, quest’anno necessariamente da prenotare attraverso l’applicazione Mercatino21.

Ma il Mercatino in corte non è fatto solo da tradizioni che si confermano, tutt’altro. Negli anni ha avuto la capacità di coinvolgere nuovi volontari nell’organizzazione della manifestazione e proprio ai più giovani è affidato il compito di animare il sabato sera. Ecco dunque che prima delle bancarelle, sabato 18 settembre, il borgo e soprattutto la piazza ospiteranno un apericena e una festa con concerto dei FolKland.

“Noi lo chiamiamo il Gigante 2.0 ed è il nostro orgoglio più grande – spiega Mirko Casali, presidente dell’associazione – Il fatto che ci siano dei ragazzi di vent’anni che sono attivamente a disposizione per animare il loro paese è la cosa più bella che abbiamo costruito in questi anni”.

I cent’anni di Alberto Meli

L’edizione 2021 del Mercatino in Corte si associa a un’importante ricorrenza, quella dei cent’anni dalla nascita di Alberto Meli, l’artista che scolpì la statua “Il Gigante che sostiene la montagna”. Per questa occasione è allestita la mostra “Alberto Meli, 100 anni e non dimostrarli” in memoria dell’artista luzzanese nato nel 1921, al quale è intitolato l’omonimo museo.

Fino al 26 settembre sarà visitabile una mostra curata da Consuelo Gaini che raccoglie una serie di opere all’interno della Chiesa vecchia, parallelamente al volume dedicato alle sue opere che integra il precedente catalogo compiendo una ricognizione di 400 opere presenti fuori al museo, a Luzzana e in tutta la provincia (qui maggiori dettagli).

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