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Natale al lago. Tavernola diventa il palcoscenico per il Villaggio di Natale. C’è anche il presepe subacqueo.

Articolo. Tavernola celebra il Natale con un villaggio diffuso: il 14 e 21 dicembre il Villaggio di Babbo Natale anima il paese con elfi, mercatini e attività per famiglie. Eventi, concerti e il presepe subacqueo rinsaldano la comunità fino all’Epifania

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Sulle sponde del Lago d’Iseo, dove l’acqua riflette le luci dell’inverno e il borgo si stringe attorno alla sua chiesa, Tavernola Bergamasca si prepara a vivere un dicembre di emozioni. Non soltanto luminarie e addobbi, ma un progetto comunitario che trasformerà il paese in un teatro diffuso, capace di restituire a piccoli e grandi la meraviglia che il Natale porta con sé. Il 14 e il 21 dicembre, dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18, il Villaggio di Babbo Natale aprirà le porte di una narrazione collettiva costruita pezzo per pezzo dai volontari del paese, che hanno dedicato decine di giorni alla preparazione di scenografie, costumi e animazioni. Un lavoro corale che non si limita all’allestimento, ma coinvolge l’intero paese in un’esperienza che va ben oltre la singola iniziativa: è il paese stesso a diventare palcoscenico, con le sue piazze, i suoi angoli, le sue strade che si prestano a ospitare una storia fatta di elfi, gnomi e letterine indirizzate al Polo Nord.

Il tram di Babbo Natale

Il percorso inizia con il tram di Babbo Natale che conduce nella «fabbrica» dove i folletti, interpretati da giovani e giovanissimi del paese, guideranno i visitatori attraverso le varie postazioni. Si potrà assistere alla preparazione dei doni, scoprire come vengono confezionati i dolci destinati a chi ha inviato la propria letterina ed esplorare la grotta di Babbo Natale.

L’idea del passaporto, da timbrare nelle diverse tappe dell’itinerario, introduce un elemento ludico che trasforma la visita in una caccia al tesoro. Chi completerà il percorso riceverà un piccolo omaggio alla casella postale di Babbo Natale.

Mercatini di Natale in piazza

Nella piazza principale, i mercatini natalizi e i pony aggiungeranno dettagli a un quadro che vuole essere immersivo senza risultare sovraccarico, fiabesco senza scadere nello stucchevole.

Frittelle, bevande calde e caldarroste completeranno l’offerta, offrendo un fattore ulteriore di convivialità, caratteristica essenziale dell’atmosfera natalizia, dove ci si conosce, ci si saluta, ci si ritrova.

La comunità protagonista della festa

«Il Natale a Tavernola sarà un Natale speciale», racconta Roberto Martinelli, Sindaco del comune bergamasco. «Per due domeniche vivremo “Il Villaggio e la Fabbrica di Babbo Natale”, un’iniziativa che vede coinvolti numerosissimi volontari instancabili, che in queste settimane hanno lavorato con dedizione alla preparazione del villaggio e all’addobbo del paese. È quasi tutto pronto: i nostri elfi, compresi i più piccoli, sono pronti ad accoglierci in un luogo magico! E anche Babbo Natale è già pronto ad accogliere grandi e piccoli. Da Sindaco, non posso che essere orgoglioso di vedere una comunità così partecipe e unita, capace di impegnarsi con entusiasmo per un evento così importante. L’intero paese si mobilita, e questo non è affatto scontato. Ognuno mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie, ed è ciò che rende speciale la nostra comunità».

Le parole del primo cittadino restituiscono il senso profondo di un’operazione che, a prescindere dall’aspetto ludico e ricreativo, parla di coesione sociale, di capacità di fare rete, di un tessuto comunitario che ancora resiste alla frammentazione.

In un momento storico in cui i borghi rischiano lo spopolamento e la perdita di identità, iniziative come questa rappresentano un modo per riaffermare il valore dello stare insieme, del costruire collettivamente qualcosa di speciale.

I volontari che vestiranno i panni degli elfi, che allestiranno le postazioni, sono gli stessi abitanti che durante l’anno animano l’oratorio, organizzano le feste patronali, tengono vive le tradizioni. Il Villaggio di Babbo Natale diventa così anche un’occasione per raccontarsi, per mostrarsi a chi viene da fuori, per ribadire che esistere come comunità è ancora possibile.

La tradizione che attraversa le feste

Accanto al Villaggio, Tavernola propone un calendario di appuntamenti che attingono al repertorio delle celebrazioni tradizionali, che scandiscono il tempo dell’Avvento e accompagnano residenti e turisti verso il Natale. L’8 dicembre gli elfi hanno preceduto la sfilata verso i giardini pubblici, dove è stato acceso l’albero e le luminarie del paese. Un momento simbolico, che ha segnato l’inizio ufficiale del periodo festivo e che riunisce la popolazione attorno a un gesto semplice ma carico di significato.

Il 22 dicembre, alle 20.45, il Coro Hope Singers – diretto da Alessandro Foresti – offrirà un concerto gospel, intrecciando canti natalizi e spiritual della tradizione etnica sacra, un repertorio che porta con sé echi lontani e suggestioni profonde.

La Vigilia di Natale, alle ore 21, la chiesa ospiterà la benedizione del «Presepio subacqueo», che verrà successivamente collocato nelle acque del lago grazie al Gruppo Sub di Tavernola. Un rito religioso capace di conferire il giusto ruolo alla centralità della Nascita di Gesù rievocata sulle rive del lago. Il presepe che scende nelle profondità del lago diventa metafora di una fede che si radica nel luogo, che si intreccia con la geografia e con l’elemento naturale.

Il 26 dicembre, alle ore 16, ci sarà il tradizionale concerto di Santo Stefano del Corpo Bandistico Musicale «Religio et Patria» che riempirà di note il Palazzetto dello sport, chiudendo idealmente il cerchio delle celebrazioni natalizie con la musica, linguaggio che da sempre appartiene alla festa e alla condivisione.

Fino al 6 gennaio, infine, l’oratorio di Tavernola ospiterà un mercatino con pesca di beneficenza e il grande plastico del paese, visibile nelle domeniche e nelle festività. Una riproduzione in miniatura delle vie, delle case, della chiesa e del lungolago: un modo per vedere Tavernola da una nuova prospettiva, per carpirne i dettagli, per amarla attraverso lo sguardo paziente di chi l’ha ricostruita in scala ridotta. «Siamo ormai immersi nell’atmosfera natalizia… Vi aspettiamo numerosi!» conclude Martinelli, con un invito che suona come una promessa: quella di un Natale che profuma di meraviglia.

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