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5 regali green che rivoluzioneranno il vostro Natale

Articolo. Forse «regalare la natura» suona come un concetto superbo. In realtà, è un gesto poetico. Un dono “vivo” ha un significato profondo che non è esclusivo di chi ha il pollice verde

Lettura 4 min.

Dalle sempre apprezzate stelle di Natale ai centrotavola, passando per gli agrumi dal profumo di Sicilia e da qualche simpatica cesta per improvvisarsi giardinieri provetti. Ecco 5 regali per tutti i gusti e per i “sottotoni” di verde.

Stella di Natale

La “prima della classe” nella nostra lista è la stella di Natale. Il motivo è semplice: tempo della Vigilia e la vostra casa sarà invasa di foglie rosse, che manco il giardino in autunno dopo una giornata ventosa. Il mantra che dovete stamparvi intesta è che le stelle, come quelle del cielo, non sono usa e getta. Bastano poche accortezze per “salvare” queste piante, che sono spesso banalizzate, ma in realtà sono stupefacenti animali notturni.

Le stelle di Natale fanno parte della famiglia delle euforbie e dunque sono sorelle delle piante grasse. Infatti, nonostante il loro aspetto fragile e leggero, come i cactus cicciottelli, immagazzinano acqua e perciò andrebbero bagnate pochissimo. Per non annegarle il trucco è semplice: fate i pesi con i vasetti e quando vedete che sollevarli è un gioco da ragazzi – perché pesano come palloncini pieni d’elio – date un bicchiere d’acqua. Ma non è tutto. Prendersi cura di queste euforbie in inverno, nel pieno della loro colorazione (o, perché no, “abbronzatura”), è molto facile: luce e allenamento con i vasi.

La parte complessa e strategica del gioco è paradossalmente la primavera, quando le foglie cadono o si decolorano. A questo punto, concimate periodicamente le piante e accontentatevi di vederle verdi e rigogliose, senza strafare. Una volta vinta questa fase di lotta alla sopravvivenza, arriva la magia. All’inizio dell’autunno, le stelle di Natale andranno di nuovo preparate all’“abbronzatura”. Questa “bizzarria ossimorica” consiste nel far prendere alle piante quanto più buio possibile.

Le poinsettie – nome statunitense che deriva dal nome dell’Ambasciatore Poinsett, che nel 1828 portò dal Messico questa pianta nella cultura occidentale – hanno un periodo fotosintetico inverso e l’“abbronzatura” delle brattee è inversa alla nostra. Insomma, tutto questo discorso da “dermatologa delle piante” vuole invitarvi ad estrapolare questo dono dal tempo determinato natalizio per apprezzarne tutte le sfumature nel corso dell’anno.

Natale in Sicilia: gli agrumi

Per chi ama le piante da esterno, il regalo perfetto sono gli agrumi. Per quanto regalare piante primaverili in inverno sembri stupido, è in realtà funzionale. In generale, gli agrumi hanno dimensioni più contenute rispetto alle altre piante da esterno e sopravvivono comodamente anche in vaso. Per farli sopravvivere, basterà temporaneamente posizionarli in luoghi della casa non troppo riscaldati, ma luminosi o sul terrazzo. Se siete preoccupati per l’incolumità del vostro “regalo vivo”, sarebbe carino allegare un manuale con kit di sopravvivenza, oltre al solito biglietto “fai da te”. In questo kit è fondamentale inserire del concime, che deve essere somministrato periodicamente per favorire la fioritura e di conseguenza la fruttificazione. Altrettanto utile potrebbe essere un telo coprente.

Inoltre, a seconda dell’agrume che scegliete di regalare, sarebbe carino spiegarne il significato, le proprietà e i benefici. Piante come il kumquat o il bergamotto hanno una filosofia di vita orientaleggiante alle spalle, che li allontana profondamente dai limoni di Sorrento e i ricordi malinconici dell’estate in costiera. Un esempio? Il Feng Shui è una pratica orientale antichissima il cui scopo è ristabilire l’armonia e il corretto flusso energetico nell’ambiente in cui viviamo. Nel Feng Shui, le piante sono uno degli elementi più importanti che bilanciano le energie della casa e gli agrumi aiuterebbero a portare fortuna.

I vivai in questo periodo straripano di agrumi bonsai di ogni tipo adatti a tutte le personalità: il limone caviale per gli aristocratici, il lime per chi ama la vita mondana e il classico limone per chi non ama uscire dagli schemi.

Regali effimeri: il centrotavola e i mazzi

Per quanto il mio articolo voglia essere una sorta di “lavaggio del cervello” a non sottovalutare la resilienza delle piante, ho anche parlato di gesto poetico e bellezza. I mazzi di fiori e il centrotavola, nella loro effimera bellezza, sono le “poesie estetiche” del Natale. Dunque, se decidete di optare per questa tipologia di doni, abbandonate l’idea della cosa che resta come i gioielli al battesimo ed entrate nell’ottica del gesto che resta.

Per fare un regalo fatto bene, dovreste correre a leggere il mio manuale sugli addobbi natalizi e applicare i miei comandamenti dandovi al “fai da te”. Ma per non essere ripetitiva, come le zie che fanno il terzo grado al cenone della Vigilia, mi limiterò a ricordavi di scegliere forme, materiali e colori con attenzione. Se decidete di puntare sulla bellezza del regalo, dovrà essere affascinante come un giovane Leonardo di Caprio. Per sapere se il vostro obiettivo è riuscito vi basterà, una volta seduti a tavola, guardare i commensali e vedere quanti hanno lo sguardo perso e ammaliato volto verso il centro della tavola e non verso l’arrosto dorato.

Le piante “egoiste”

Negli ultimi anni anche nei discorsi quotidiani, quelli che facciamo dal parrucchiere, e non solo sulle riviste scientifiche e nei libri di Mancuso, echeggia il luogo comune: «le piante sono tornate di moda». Questo è un dato di fatto che però, come ogni pettegolezzo di paese che si rispetti, acquista connotazioni estreme col passaparola.

Dobbiamo essere realisti: le piante sono belle, ma noi abbiamo sempre più cose, meno spazio e soprattutto poco tempo libero e voglia di dedicarci a qualunque e qualsiasi tipo di altro. Siamo diventati egoisti e spesso abbiamo bisogno di piante egoiste e indipendenti come i gatti. Per questo motivo, si stanno espandendo a macchia d’olio e stanno colonizzando le nostre mensole i Marimo , alghe a forma di palla decorativa danzante. In natura, il Marimo è in grado di vivere oltre cento anni e per questo motivo è considerata simbolo dell’amore oltre che un portafortuna. La mitologia giapponese narra la storia di due innamorati che, come gli occidentali Romeo e Giulietta, per fuggire alle proprie famiglie si recarono sulle rive del lago Akan in Giappone, dove nacquero queste alghe per sugellare il loro amore.

Oltre alle alghe, per chi è segno d’aria e non d’acqua potrebbe essere azzeccato regalare delle piante aeree come la Tillandsia, chiamata anche «figlia dell’aria». Si tratta di una numerosa famiglia costituita da esemplari molto diversi fra loro, come i parenti. Tutte queste piante volanti in natura sono accomunate dal fatto che sono state in grado di adattarsi alle condizioni più estreme e perciò sopporteranno bene il nostro egoismo. Quando penso a queste piante, penso ad una strofa di una canzone dello Stato Sociale che dice «più sei leggera meno sei superficiale». Credo possa essere il perfetto messaggio da abbinare a questo “pensierino”.

Cesta senza zampone

Ultimo, ma non per importanza, è un regalo “verde ma non verde”, “materiale ma non materiale”. Insomma, si tratta di un mio pensiero per chi non è ancora stato influenzato dalla mia euforia botanica.

Se volete fare un verdeggiante gesto che resta, prendete spunto dai regali aziendali. Correte in vivaio o nel reparto di giardinaggio dei negozi di hobbistica e prendete tutto ciò che pensate vi possa servire per mantenere i Kew Gardens della nostra amata regina Elisabetta: guanti, attrezzi, concimi e chi ne ha più ne metta. Questo cesto “esotico ma non esotico”, dopo un primo momento di straniamento, sarà sicuramente un regalo apprezzato dai collezionisti o meglio, dagli accumulatori seriali di piante, e anche dai più anziani cultori dell’orto.

Morale della favola

Spero di avervi convinti ad evitare di regalare guanti e cappelli imbarazzanti o calzini con i carlini e gli avocado. I regali naturali offrono una miriade di possibilità, mai banali, che vi daranno la possibilità di riscoprire la profondità dei regali di Natale.

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