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Telemedicina e portali dedicati a patologie specifiche: curare la propria salute online

Articolo. Da qualche mese la telemedicina, soprattutto nell’accezione della visita a distanza, ha iniziato a entrare nelle nostre vite, tanto che i prossimi anni potrebbero regalarci un cambio culturale in materia di medicina a distanza

Lettura 4 min.

La pandemia non ha inventato la telemedicina. Questa è una cosa che deve essere chiara, così come lo deve essere il fatto che all’estero la pratica delle diagnosi a distanza era già più diffusa rispetto all’Italia. Il dato curioso è che la telemedicina nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni Cinquanta e principalmente per permettere ai medici di monitorare il sistema cardiocircolatorio e lo stato di salute degli astronauti nello spazio, cercando di assicurare loro un’assistenza sanitaria efficace.

Al di là della curiosa nota storica, è vero che la diffusione del Covid-19, il confinamento, la presa d’assalto e il successivo collasso delle strutture sanitarie hanno contribuito ad aprire in maniera più convinta un cassetto socchiuso da tempo, permettendo a questa idea - ovvero quella di poter effettuare una visita a distanza - di tornare all’attenzione di molti e trovare un proprio senso, oltre che un pubblico più vasto di quello della ricerca spaziale.

Improvvisamente, è nato un bisogno concreto e generale e questo ha fatto nascere la domanda e anche il business. Accanto alla tragedia dei positivi al virus, infatti, c’era la quotidianità di chi, nonostante tutto, continuava ad ammalarsi di altro e, se è comprensibile che ci sono priorità indiscutibili, è altrettanto chiaro che le soluzioni sono spesso a portata di mano: basta solo saperle cogliere.

Ecco che il 2020 è stato l’anno in cui si sono moltiplicati gli esempi di telemedicina anche in Italia e, seppur la pratica stia proseguendo ancora a rilento, una luce si è accesa all’orizzonte. Recentemente, infatti, molti ospedali e anche l’ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo hanno iniziato, per alcuni reparti, a realizzare visite in modalità telematica, e più in generale si stanno strutturando siti su cui confrontarsi per patologie specifiche o per ricevere consulenze online.

La televisita Made in Bergamo

Proprio a Bergamo è nata Net-Medicare, start up innovativa registratasi ufficialmente a marzo 2020, ma attiva dal 2018 all’interno della cooperativa Kaleidos, che si occupa di telemedicina. Il suo fondatore e presidente, il dottor Marco Crimi, in un’intervista con L’Eco di Bergamo ha spiegato: “In Italia parlare di assistenza medica con sistemi tecnologici da remoto era molto complicato, da marzo in poi, invece, c’è stata una grande apertura”. Grazie a Net-Medicare i pazienti possono ottenere un consulto medico effettuando una semplice videochiamata, come spiega Crimi: “La registrazione è gratuita e nel momento in cui l’utente identifica il professionista di suo interesse paga la visita. Tutto è gestito da una tecnologia che assicura riservatezza ed efficacia della prestazione”.

L’idea, al gruppo di medici che per primo ha aderito a Net-Medicare, è venuta dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti e dall’Australia dove questi strumenti sono più usuali e dall’estero sono arrivati anche i primi pazienti. “Si tratta soprattutto di italiani che risiedono fuori dal Paese. Il 15% ci contatta dalla California e dal Sud Africa”.

Il colosso della salute via web

Nasce a Barcellona invece TopDoctors, un vero e proprio colosso internazionale della telemedicina, che vanta più di un milione di utenti mensili da tutto il mondo e oltre 10 milioni di pazienti trattati in otto anni di attività in Spagna, Italia, Regno Unito, Messico, Colombia e Stati Uniti.

Nata nel 2013, infatti, la piattaforma è sbarcata in Italia nel 2015 e permette sia di prenotare delle visite specialistiche selezionando i medici per area geografica, sia di effettuare colloqui in telemedicina con messaggistica privata e videoconferenze.

Stories di Psicologia

Al supporto psicologico a distanza si rivolge invece Gli psicologi online, esperienza di telemedicina nata proprio per fronteggiare lo stress emotivo causato dalla pandemia. La piattaforma, infatti, è nata come progetto di supporto psicologico gratuito alla popolazione durante l’emergenza Covid-19 e il successivo lockdown. Successivamente ha continuato a crescere, diventando uno strumento di sostegno senza limiti, aperto a tutti coloro che desiderano avere un consulto in materia, ma non sanno a chi rivolgersi. Nonostante questo, come spiegano sul sito, “è ancora possibile usufruire di due appuntamenti gratuiti a persona per qualsiasi questione legata alla pandemia ed al lockdown”.

Sul sito l’utente può scegliere la figura professionale che più lo ispira fra 220 tra psicologi, psichiatri e neuropsichiatri, selezionando se preferisce rivolgersi a un uomo o una donna, consultando i profili e conoscendo da subito anche i costi di ogni seduta. Il team de Gli psicologi online è particolarmente efficace nell’uso dei social network e di Instagram in particolare dove il profilo conta più di 32 mila follower.

La community sulle infiammazioni intestinali

Mici360 è un sito dedicato alla malattia di Crohn (MC) e alla colite ulcerosa (CU) che appartengono a un gruppo di patologie definite malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Questo portale permette sia di ricevere informazioni e contribuire a una maggiore consapevolezza riguardo alle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, sia di poter scrivere agli esperti.

Oltre ad approfondimenti, news e videointerviste ai medici, infatti, c’è la possibilità di scrivere direttamente agli esperti. Le risposte ai quesiti più interessanti vengono poi rese pubbliche nel rispetto della privacy personale, così da creare una sorta di forum sul tema. Il sito nasce da un’iniziativa di Janssen Italia, azienda del gruppo Johnson & Johnson.

Mostrare i disturbi della pelle

Assolutamente simile e dipendente dallo stesso programma farmaceutico di Janssen Italia è Psoriasi360, portale rivolto alle persone con psoriasi e ai loro familiari. Il sito propone una serie di servizi per conoscere meglio la psoriasi, un disordine cronico e recidivante della pelle che colpisce oltre 2 milioni e mezzo di italiani. Il sito illustra come gestirlo al meglio con il supporto di medici specialisti.

È anche dotato di una funzione che permette di geolocalizzare i centri dermatologici specializzati presenti sul territorio italiano. Al suo interno c’è una sottosezione specifica, DimensioneT, la campagna Janssen che si rivolge ai pazienti affetti da psoriasi per sensibilizzarli ad affrontare adeguatamente una malattia che a molti crea disagi nella relazione con gli altri.

La consapevolezza dei problemi di prostata

È nato da poco anche ProstataNonSeiSolo, portale web associato alla community OncoVoice, pensato per i pazienti affetti da carcinoma prostatico e i loro familiari, ma anche a chi vuole poter rivolgersi a un esperto per una diagnosi.

Anche in questo caso, oltre alle informazioni sulla patologia ci sono videointerviste e modalità di confronto, in questo caso anche telefonico con in esperto. Il portale raccoglie anche approfondimenti sui nuovi trattamenti terapeutici e dà la possibilità a chi lo desidera di raccontare la propria storia.

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