Buongiorno, sono proprietario di un edificio composto da due unità immobiliari (una a piano terra e una a piano prima) ciascuna delle quali con impianto di riscaldamento autonomo e proprio subalterno catastale (sub 4 p.terra e sub 5 p.primo). Le due unità immobiliari hanno scala di collegamento interno comune (sub. 2) per l'accesso al piano primo (unico accesso), al sottotetto e alla cantina. L'accesso principale al piano terra avviene da una porta esterna indipendente, nonostante sia comunque presente una porta di accesso alla scala comune (segnata e individuata catastalmente). Il comune, con l'aggiornamento della numerazione civica, ha attribuito all'ingresso principale dell'appartamento al piano terra l'interno 1 e alla porta di accesso alla scala comune l'interno 2. L'accesso dalla strada pubblica è unico per entrambe le unità immobiliari (un solo cancello pedonale e un solo cancello carraio comuni). Mi chiedo se, considerato quanto illustratoVi, possa usufruire del superbonus 110%, ovvero la mia situazione ricade in quelle previste dalla L. 77/2020? Inoltre, vorrei riuscire a capire quanto può essere lo sconto in fattura o il credito di imposta cedibile. Mi spiego meglio: essendo pensionato conosco quanto posso portare in detrazione nell'arco dei 5 anni. Io potrei chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito solo per quella cifra o per l'intero ammontare dei lavori? Mi spiego con un esempio numerico: eseguo lavori per € 20.000,00, ma io ho una capienza massima nell'arco dei 5 anni di € 15.000,00. Posso chiedere lo sconto/cessione di credito per i soli 15.000 oppure posso cedere tutta la spesa di € 20.000?
Risposta
Sì, perché avendo scala comune è considerato condominio, quindi non villette a schiera. Quanto alla seconda parte p uò fare una cessione diretta di tutto. Se no fa la detrazione fino a capienza (e cedere la rimanenza).
- Stiamo per avviare i lavori di Ecobonus 110% in villetta bifamiliare. La pratica è stata lunga e complessa ma si è trovata una soluzione per l'avvio dei lavori. Ci stiamo ovviamente affidando totalmente al ns tecnico che ci garantisce che sia tutto in regola e di stare tranquilli perché assevererà tutto il necessario. Vorremmo però capire: qualora un controllo rilevasse che in realtà non tutti i requisiti erano presenti (magari vengono applicati prezziari errati ai materiali oppure ci sono abusi edilizi che il tecnico non ha visto o altro) e quindi ci presenterà un recupero fiscale, quanto saremo tutelati dall'assicurazione obbligatoria del tecnico? Cioè, dovremo pagare e ci potremo rivalere su di esso? O di fatto un suo errore dovuto ad una distrazione o magari alle competenze non sufficienti in materia potrebbe in sostanza rovinare noi che ci siamo fidati?
- Nel 2015 ho ristrutturato casa (tetto, pavimenti, bagni e riscaldamento) ed ho usufruito dei 96.000 euro di detrazione fiscale. Volendo installare il condizionatore in pompa di calore è possibile usufruire dello sconto del 50% in fattura?
- Considerata l’incertezza delle tempistica, del reperimento ed aumento materiali che spesso fanno desistere dalla esecuzione dei lavori per la esecuzione del cappotto termico (lavoro trainante), vorrei sapere se in un condominio di 20 appartamenti, ove ormai ognuno ha il proprio impianto di riscaldamento autonomo, sia possibile avvalendosi del 110% realizzare i seguenti lavori, ma utilizzando come trainante solo la pompa di calore e, come trainati, l’impianto fotovoltaico, il riscaldamento a pavimento (inclusa rimozione e sostituzione del pavimento) e la sostituzione degli infissi.
- Nel caso di unità unifamiliare con ingresso indipendente, per accedere al bonus 110, è indispensabile che siano presenti utenze di acqua, elettricità e allaccio in fogna? Nel mio caso il collegamento alla rete fognaria è tramite pozzetto su strada privata, in comune con altre utenze e successivo ingresso alla rete pubblica.
- L'edificio in cui vivo è unifamiliare e funzionalmente indipendente. Metterò mano all'involucro edilizio con cappotto termico sostituendo la mia attuale caldaia a gas con una nuova pompa di calore aria/acqua con impianto fotovoltaico, e affiancando ad essa anche una caldaia a biomassa 5 stelle ambientali, con accumulo, ecc... configurata come intervento trainato. Ritenete che sia possibile? Il plafond dovrebbe essere di 30.000 € IVA inclusa per il lavoro trainante + un altro tetto massimo di detrazione di ulteriori 30.000 € per la biomassa trainata. Corretto?