Sopravvivere alla bomba atomica
Una mostra dell'organizzazione Nihon Hidankyo, per raccontare i danni della bomba atomica nelle città di Hiroshima e Nagasaki.
Una trentina di pannelli provenienti dal Giappone, nella versione italiana, per raccontare quanto la bomba atomica ha fatto nelle città di Hiroshima e Nagasaki.
A 80 anni dal 6 agosto 1945 è questo l’intento della mostra Sopravvivere alla bomba atomica allestita presso l’Agorà della Scuola d’Arte Fantoni, nella storica sede di via A. Maj 35, dal 18 novembre al 3 dicembre.
I pannelli nascono dalla volontà dell’organizzazione Nihon Hidankyo che unisce i superstiti delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e i loro parenti. In Giappone li chiamano Hibakusha: letteralmente, “persone colpite dall’esplosione”.
Nihon Hidankyo, attraverso una serie di azioni educative e culturali, si impegna in tutto il mondo per far sì che quanto accaduto non si ripeta più. All’organizzazione è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2024 proprio per la concretezza delle sue azioni. I pannelli in lingua italiana sono stati donati in duplice copia al nostro Paese: una copia è stata indirizzata a Napoli e l’altra a Milano.
La mostra ha una struttura narrativa e racconta del 6 agosto 1945 quando alle 8:15 del mattino una luce accecante squarciò il cielo di Hiroshima. Tre giorni dopo, anche Nagasaki fu colpita. Era l’inizio dell’era atomica.
Da qui la necessità di raccontare perché l’arma nucleare è ancora viva nel mondo come deterrente o come rischio in caso di incidente, perché è una realtà, non una teoria e la vera pace nasce dal perdono reciproco.
La mostra si rivolge a studenti, docenti, personale della scuola ma anche al pubblico cittadino ed è visitabile su prenotazione all’indirizzo [email protected] e l’esposizione è ad ingresso libero.
La mostra sarà aperta da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.
