Il Teatro del Lunedì: Stefano Boeri

Appuntamento su Zoom in compagnia di chi vorrà parlare di tutto ciò di cui la chiusura forzata dei teatri ci ha impedito di parlare. Il teatro è infatti un modo privilegiato di conoscere tutto e parlare di tutto, e di farlo insieme. E noi, oggi più che mai, abbiamo un grande bisogno di stare e pensare insieme, ascoltandoci anziché litigare.

Lunedì 1 febbraio il direttore Luca Doninelli dialogherà con l'archistar Stefano Boeri. Insieme a lui ci sarà l'immancabile Giacomo Poretti ed un nuovo contributo del compositore Roberto Andreoni per guidarci alla scoperta della musica della città.
L’esperienza traumatica del covid-19 ha operato un taglio netto con il modello di città affermatosi nell’ultimo decennio, e che ha avuto il suo esempio più importante nella Milano del dopo-Expo. Oggi tutto questo sembra appartenere al passato remoto. Molte novità, però, hanno iniziato a mostrarsi, molto abbiamo potuto imparare, anche nel dolore. 
Di qui l’interrogativo: quale futuro immaginiamo per la vita nelle nostre città? Quali sono le nuove priorità? Che posto avrà la cultura? Parole come ambiente, sviluppo, sostenibilità, modernizzazione, digitalizzazione, con le quali abbiamo preso dimestichezza in passato, come possono essere usate in un presente che richiede priorità e progetti nuovi? Ma, soprattutto: è sufficiente immaginare il futuro pur con ottimi progetti o non urge, anche, scommettere sulla capacità umana di star di fronte a ciò che non si può progettare? In fondo, questo è il grande problema umano che la pandemia ci ha posto. (Luca Doninelli)

Il Teatro del Lunedì nasce da un’idea di Luca Donielli, co-direttore artistico insieme a Giacomo Poretti e Gabriele Allevi della stagione milanese di deSidera al Teatro Oscar.

Il format prevede un editoriale a firma di Giacomo Poretti. Doninelli converserà con un ospite speciale, con un mondo da offrire a tutti, ogni volta mettendo a tema una parola diversa: il teatro, certo, ma anche la Città, che dà vita ai suoi teatri, e poi di poesia (cosa sarebbe il teatro senza poesia?), di linguaggio, di politica (il teatro è sempre politico perché è un atto comunitario), di impero delle immagini, di temi ardui (che cos’è la verità?, che cos’è la natura?, che cos’è la libertà?) ai quali il teatro ha sempre dato risposte semplici e inquietanti. E così via.

Perché non è bello starsene troppo quieti. A teatro ci sono le poltrone, ma lo scopo è sempre quello di farci saltare sulla poltrona.

Info utili
La partecipazione agli incontri è libera e gratuita (massimo 500 persone)
L'unica trasmissione in diretta è prevista tramite la piattaforma Zoom a cui è necessario accedere.
Per accedere alla conferenza online basterà aprire il link alla piattaforma Zoom che riceverete nella giornata di lunedì. Nella stessa mail troverete tutte le raccomandazioni con il vademecum di accesso.

Foto di Federico Buscarino