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Da Milano a Bergamo, «HardCoro» ci farà cantare tutti

Intervista. L’evento, una tendenza che sta spopolando nelle grandi città, arriverà da noi grazie alla Fondazione Teatro Donizetti: si canterà un brano pop che si intreccerà ad alcune celebri partiture di Donizetti

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Una serata HardCoro (Foto Zetalab)

Dopo aver conquistato le principali città del Nord Italia – a Milano sono tutti pazzi per questa tendenza il fenomeno musicale che fonde canto, divertimento ed energia sbarca ufficialmente sotto le Mura. Un gruppo di persone, con la giusta guida e qualche consiglio, potrà infatti diventare in poche ore protagonista di un gigantesco coro ed eseguire dal vivo una qualsiasi canzone. Di cosa si tratta? Stiamo parlando di «HardCoro», un progetto ispirato dal movimento mondiale dei pub choir – i «cori da pub» – con delle regole semplicissime: nessuna selezione, nessuna audizione, nessuno spettatore. Tutti partecipano, tutti cantano. In ogni serata, il pubblico in sala viene diviso dal direttore musicale in due o tre sezioni vocali. Da quel momento, il coro lavora insieme per costruire un brano pop o rock arrangiato appositamente per essere cantato in gruppo. La particolarità è che il brano scelto viene svelato solo a serata iniziata e i testi vengono proiettati sul posto.

Un esperimento musicale, quello di «HardCoro», che il 21 giugno arriverà per la prima volta a Bergamo, al Teatro Donizetti, per la serata «Donizetti Opera feat.HardCoro» , organizzata da Fondazione Donizetti in occasione della «Festa della musica 2025». Il pubblico potrà entrare in sala dalle 20.30 e alle 21.00 sarà rivelato il brano pop che si intreccerà ad alcune celebri partiture del repertorio di Donizetti, svelando così l’anima più popolare delle opere del compositore bergamasco grazie alla consulenza musicale di Alberto Zanardi, direttore d’orchestra che da anni collabora con il festival «Donizetti Opera». Sarà un modo per apprezzare e scoprire quanto di immediato e moderno c’è nella musica di Donizetti e come l’opera e le sue arie siano la matrice di tutta la musica occidentale. L’anima pop, che rompe le barriere tra generi, da Rihanna a David Bowie, dai Depeche Mode a Madonna, garantirà la freschezza del format «HardCoro» nell’incontro con le celebri partiture donizettiane.

Per capire meglio la storia e l’intento di questa nuova tendenza musicale, abbiamo discusso con Michele Acocella , performer e direttore musicale che guiderà le voci della platea del Donizetti.

GT: Come è nato il progetto di «HardCoro»?

MA: «HardCoro» è nato dall’idea di tre amici: Giovanni Pesce, Kim Mingo e Pietro Pierangeli, tutti e tre residenti e attivi professionalmente presso Base Milano. Prima della pandemia avevano l’abitudine di incontrarsi per cantare tra loro in modo informale, prima a casa di uno, poi a casa dell’altro. Durante il lockdown, impossibilitati a vedersi, hanno iniziato a elaborare un’idea ispirata ai pub choir, un movimento globale nato nei paesi anglosassoni. In pratica, si tratta di ritrovi aperti in luoghi pubblici – come pub o teatri – in cui un gruppo di persone canta all’unisono un brano popolare, guidato da un maestro e accompagnato da uno strumento ritmico, generalmente una chitarra.

GT: Come è entrato nel progetto?

MA: Sono stato coinvolto dagli ideatori poco dopo, quando il progetto stava iniziando a crescere. Mi hanno trovato durante un evento a Milano, in un locale in zona NoLo (Nord Loreto, ndr) e mi hanno proposto di entrare come direttore musicale. Da lì, anche grazie alle mie reti e a un pubblico sempre più giovane (ora la media è sui 35-40 anni), la partecipazione è esplosa. A fine aprile, per fare un esempio, siamo passati da 1.500 a 25.000 follower sui social nel giro di pochi giorni. E ogni evento va sold out: a Base Milano, nostra sede principale, ospitiamo regolarmente tra le 500 e le 600 persone.

GT: Come si struttura un evento «HardCoro»?

MA: L’evento dura circa due ore e si articola in tre fasi. Si parte con un riscaldamento vocale, guidato dal maestro, per mettere tutti a proprio agio, anche chi non ha mai cantato in pubblico. Non si entra mai in tecnicismi: niente accordi o solfeggi, solo suoni ed energia. Poi si passa alla costruzione vera e propria del brano. Il gruppo viene diviso in sottosezioni: chi canta la linea vocale principale e chi si occupa delle armonizzazioni, i cori uno e due. Infine, c’è la fase esecutiva: si canta il brano tutti insieme, spesso più volte per permettere anche la registrazione audio-video. Dopo circa dieci giorni, pubblichiamo il video finale sui nostri canali: è il “regalo” per tutti i partecipanti, che possono così condividere l’esperienza con amici e familiari.

GT: Il brano scelto viene comunicato in anticipo?

MA: No, ed è una parte fondamentale dell’esperienza. Il brano è a sorpresa e viene svelato solo poco prima dell’inizio dell’evento. Questo crea una forte emozione iniziale: molti pensano «impossibile che ci riesca», ma poi si affidano totalmente alla guida del maestro. È un percorso collettivo che porta a un risultato potente: quando alla fine cantano tutti insieme, si sprigiona un’energia incredibile. Spesso scoppia un applauso spontaneo, come un grande abbraccio collettivo. È un momento davvero toccante.

GT: Qual è la reazione del pubblico alla fine dell’evento?

MA: La reazione è di puro entusiasmo. Molti ci raccontano di non riuscire a dormire la notte dopo un evento, tanto restano carichi. C’è chi ci dice che la canzone continua a girargli in testa per giorni. Qualcuno scherzando – ma nemmeno troppo – ci ha detto: «Non posso più venire, mi crea dipendenza!». E in effetti, uno dei nostri motti è proprio questo: «HardCoro» crea dipendenza.

GT: Sarebbe corretto paragonare «HardCoro» ad una sorta di karaoke?

MA: È un equivoco che in passato ci ha creato qualche fraintendimento. «HardCoro» non ha nulla a che vedere con un karaoke, perché non è uno spettacolo in cui ci si esibisce per mettersi in mostra: l’energia in questo caso nasce dal canto collettivo, non dall’urlo solista. Il maestro – oggi io, ma domani potrebbe essere qualcun altro – invita sempre i partecipanti a non sovrastare gli altri, ma a fondersi. Anche cantando a bassa voce, il risultato corale è potente.

GT: Che messaggio vuole lanciare a chi sta pensando di partecipare?

MA: Il nostro approccio è semplice e diretto: ti presentiamo il progetto, ti diamo il testo, il maestro ti guida, si canta. Tutto qui. Niente toni slogan esagerati. Solo un invito sincero a vivere un’esperienza aperta a tutti. E se proprio vogliamo aggiungere un disclaimer: può dare dipendenza.

GT: Chi sono le persone che lavorano con lei?

MA: Oltre a Giovanni, Kim e Pietro – i fondatori – voglio citare due figure fondamentali. Il nostro chitarrista e musicista titolare Guido Casali, che accompagna gli eventi live, e il nostro filmmaker Alvise Tedesco, che cura i video finali con una qualità altissima. È anche grazie a lui se siamo cresciuti così tanto: quei video sono il nostro biglietto da visita sui social e anche una sorta di regalo per i partecipanti, perché permettono loro di rivivere in qualche modo l’esperienza fatta con noi.

Il programma della «Festa della musica»

Oltre all’evento «HardCoro», alle 19, Fondazione Donizetti aprirà gratuitamente le porte del teatro ai visitatori, che potranno così scoprire la storia e le curiosità grazie alla visita guidata curata da Clelia Epis. Dalle 19.30 alle 23, , per tutti i partecipanti alle attività proposte per il 21 giugno dalla Fondazione, sarà aperto anche il bar del Ridotto Gavazzeni, dove si potrà degustare per la prima volta il «Furioso Gaetano», il nuovo cocktail analcolico dedicato al «Donizetti Opera 2025», ideato da Tassino Eventi. Infine, proprio il 21 giugno si aprirà la vendita dei biglietti per gli spettacoli del «Donizetti Opera 2025» e, in occasione della giornata di festa, sarà possibile acquistare gli ingressi per assistere alle opere «Caterina Cornaro», «Il furioso nell’isola di S. Domingo» e «Il campanello / Deux hommes et une femme» con una speciale riduzione del 20 per cento sul prezzo intero, valida per tutte le recite e in ogni ordine di posto. Per coloro che parteciperanno all’esperienza «Donizetti Opera feat.HardCoro» la promozione sarà ancora più conveniente (pari al 45 per cento di sconto sul prezzo intero) e durerà eccezionalmente fino a domenica 22 giugno.

«Abbiamo scelto di celebrare quest’anno la “Festa della Musica” attraverso l’unione tra il pop contemporaneo e alcune partiture celebri di Gaetano Donizetti, per sottolineare quanta attualità c’è tutt’oggi nella musica donizettiana», afferma Riccardo Frizza, direttore artistico e musicale del festival «Donizetti Opera». «Inoltre, abbiamo voluto aprire le porte del Teatro per rimarcare il nostro obiettivo di fare del Donizetti sempre più il cuore pulsante della Bergamo creativa e Casa della Città, viva e accessibile anche oltre le rappresentazioni, per i turisti, i curiosi e la comunità tutta».

Il biglietto per l’evento «Donizetti Opera feat.HardCoro», dal costo di 5 euro, è acquistabile presso la biglietteria del Teatro Donizetti o su Vivaticket.it La serata è organizzata in collaborazione con Associazione Borgo Tasso Pignolo - Rete di Quartiere Centro Pignolo. Infine, la visita guidata gratuita al teatro, che verrà effettuata su tre turni con partenza alle 19, 19.20 e alle 19.45, è prenotabile sul sito Eventbrite.it

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