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Giocare insieme rende amici? «Bergamo Ludens Vol.3» ci crede

Intervista. Per il terzo anno consecutivo torna allo spazio Daste «Bergamo Ludens», la due giorni (12 e 13 aprile) dedicata al gioco come strumento di apprendimento e di socialità universale

Lettura 4 min.

Se fino a qualche decennio fa le persone che sostenevano teorie basate sul gioco come strumento utile alla comprensione di nozioni venivano guardate con sospetto, oggi è ormai assodato come l’interazione a scopo ludico - se ben veicolata - possa innescare e potenziare il processo stesso di apprendimento in modo rapido e, soprattutto, efficace. L’ambiente stesso di gioco diventa per il soggetto, bambino o adulto che sia, un laboratorio in cui i meccanismi di «trial and error» - traducibile con «tentativo ed errore» - non comportano danni reali e, anzi, premiano in caso di risoluzione di un problema, creando nel giocatore la necessità di apprendere una nuova nozione o strategia per arrivare alla vittoria finale.

Proprio l’utilizzo del gioco come strumento propedeutico all’apprendimento è alla base di «Bergamo Ludens», una due giorni organizzata dalla Cooperativa San Martino e dal progetto Game Masters all’interno dello spazio Daste dedicata al gioco nelle sue varie forme. La rassegna, giunta alla sua terza edizione, offrirà nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 aprile una panoramica sull’ambiente ludico con ospiti, laboratori e, ovviamente, spazi dedicati a giochi da tavolo e videogiochi per tutte le fasce d’età.

Uno spazio per riflettere sul valore del gioco

Come detto, al timone della manifestazione c’è la Cooperativa San Martino, nata nel 1990 da un gruppo di educatori e familiari uniti per attivare progetti legati alla tema della disabilità. Nel tempo, la cooperativa ha diversificato la sua offerta sino a far nascere Game Masters, progetto costituito con l’intenzione di studiare e promuovere il gioco come strumento al servizio delle fragilità. Per capire qualcosa di più su «Bergamo Ludens», abbiamo quindi parlato con Simone Pezzotta, presidente della Cooperativa San Martino e Responsabile del progetto Game Masters.

GT: Cos’è «Bergamo Ludens»?

SP: «Bergamo Ludens» è il festival dedicato al gioco da tavolo come strumento educativo, promosso dal progetto Game Masters, nato all’interno della Cooperativa San Martino. Siamo un gruppo di educatori che lavorano in Val Seriana su diversi servizi per le nuove generazioni e per l’inclusione. Il festival si terrà per due giorni a Daste Bergamo, dalla mattina alla sera, e offrirà tantissime proposte: giochi da tavolo, giochi di ruolo, videogiochi, arcade con cabinati anni ’80, giochi di legno, Lego e molto altro. Insomma, tante esperienze per tutte le età. Oltre alla parte ludica, abbiamo anche un fitto calendario di proposte formative dedicate a insegnanti, educatori, genitori e adulti, per approfondire il gioco come risorsa educativa e formativa.

GT: Da cosa nasce l’idea di «Bergamo Ludens»?

SP: Nasce dall’esigenza di dare visibilità al potenziale educativo del gioco. Volevamo creare uno spazio dove, per due giorni, le persone potessero non solo giocare, ma anche fermarsi a riflettere sul valore del gioco. Volevamo offrire un’occasione gratuita alla città e alla provincia per scoprire come il gioco da tavolo, il gioco di ruolo o il videogioco possano essere strumenti importanti per l’educazione, sia in famiglia che nei servizi scolastici o nelle biblioteche.

GT: Perché, secondo voi, il gioco è uno strumento di istruzione?

SP: Perché il gioco coinvolge mente e corpo, e ci permette di imparare facendo. Ci ispiriamo al principio del pensare con le mani: giocando si impara. Il gioco rende attivi, partecipi, e facilita l’acquisizione di concetti e conoscenze, sia nei bambini che negli adulti. Un aspetto fondamentale è il valore dell’errore: a scuola spesso è visto come qualcosa da evitare, ma nel gioco è parte integrante dell’esperienza. L’errore diventa occasione per migliorare, per cambiare strategia, per osservare se stessi e gli altri. Questo è un valore enorme. In più, molti dei giochi che proponiamo sono inclusivi: ci teniamo a offrire esperienze accessibili anche a persone con disabilità, sia cognitive che motorie. E lavoriamo anche su competenze esecutive e soft skills, utili non solo nella crescita ma anche nel mondo del lavoro.

GT: Rispetto alla scorsa edizione, ci sono novità significative?

SP: Sì, quest’anno abbiamo potenziato le proposte formative e abbiamo invitato ospiti di rilievo. In particolare sarà con noi Fabrizio Silei, due volte vincitore del Premio Andersen per la letteratura per l’infanzia. Avremo anche Will_Ita, noto canale social d’informazione politica, che presenterà il gioco da tavolo «Querelle» pensato per sensibilizzare sui temi della cittadinanza attiva. È un grande piacere averli con noi. Un’altra presenza molto speciale sarà lo svedese Mikkel Bertelsen, l’autore dello sport da tavolo «Klask», che sarà in nostra compagnia per due giorni interi. Con lui organizzeremo tornei aperti al pubblico. Infine, avremo Luca Raina, docente ed esperto di didattica ludica, conosciuto anche per la partecipazione al programma «Il Collegio». Con lui ci concentreremo su come portare il gioco in classe come strumento didattico.

Giocare su più «livelli»

È importante sottolineare come «Bergamo Ludens» sia dedicato al gioco in tutte le sue forme, perché il rischio di cadere nella trappola dei temi importanti come apprendimento e accessibilità visti come agli antipodi rispetto al divertimento è alto. L’ingresso all’evento è libero e gratuito. Nel corso della giornata ci si potrà semplicemente sedersi ad un tavolo e giocare con altre persone, perché anche la «semplice» socialità è parte integrante dell’esperienza ludica, ma con un po’ di curiosità in più non sarà difficile trovare un workshop stimolante o un laboratorio in grado di farci vedere un argomento sotto una prospettiva diversa. Un esempio potrebbe essere l’appuntamento «Le carte Dixit come strumento in psicoterapia» di sabato 12 dove la psicologa Elena Tazzioli spiegherà l’utilizzo delle carte del pluripremiato gioco Dixit nel trattamento dell’ansia, oppure «L’accessibilità nei Giochi da Tavolo» in cui l’educatore ludico Luigi Coccia parlerà delle operazioni di modifica di regolamenti e materiali di gioco per rendere le esperienze ludiche accessibili e coinvolgenti anche per persone con criticità motorie, sensoriali o cognitive. La particolarità di questi eventi è che, essendo tenuti da professionisti, sono adatti anche per gli educatori o operatori sociali che cercano spunti di riflessione per poter portare metodi alternativi di intrattenimento e apprendimento in contesti come scuole o ambienti per la gestione di fragilità di varia natura. Non stiamo quindi parlando del classico «festival nerd», ma di una vera e propria occasione per divertirsi dialogando sulla necessità di comprendere le diversità e le fragilità degli individui, siano esse dovute all’età o a condizioni psicofisiche, usando il gioco come ponte di collegamento tra le diverse realtà che ci circondano e come solida base su cui instaurare una collaborazione basata sull’apprendimento e il rispetto reciproco

«Bergamo Ludens» si terrà sabato 12 e domenica 13 aprile allo spazio Daste di Via Daste e Spalenga 13 a Bergamo è un evento di Cooperativa San Martino e progetto Game Masters patrocinato dal Comune di Bergamo, da CSI Comitato di Bergamo, dal Consorzio Il Sol.Co del Serio, dal Consorzio sociale Ribes e da Bancaetica.

Per info e programma completo visitare i canali social o il sito di «Bergamo Ludens».

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