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«Senza Far Rumore Fest», l’estate della musica inizia a Cisano Bergamasco

Intervista. Dal 21 al 24 maggio torna all’area feste il festival che da 25 anni apre la stagione estiva dei concerti all’aperto a Bergamo e provincia

Lettura 5 min.

Nonostante il meteo piuttosto incerto, maggio è idealmente il mese che apre le porte della stagione estiva. Per i più giovani comincia ad intravedersi la fine dell’anno scolastico, mentre per gli adulti, dopo mesi di cappotti e gelo, inizia ad accendersi la voglia di uscire la sera, per passare un po’ di tempo in compagnia, magari ascoltando della buona musica. A tal proposito, uno degli appuntamenti classici del maggio orobico è il «Senza Far Rumore Fest», il festival musicale di Cisano Bergamasco che per tradizione apre la stagione dei festival all’aperto della provincia di Bergamo. Una quattro giorni di musica dal vivo gestita da volontari dell’associazione culturale Senza Far Rumore, che promuove la musica e il senso di comunità come strumenti di aggregazione di solidarietà.

Il programma

L’edizione 2025 del «Senza Far Rumore Fest», che si svolgerà dal 21 al 24 maggio nell’area feste di Cisano Bergamasco, propone una line up di artisti eterogenea, che spazia dal cantautorato al punk per poi concludersi in serata in stile clubbing. Ad aprire le danze il 21 maggio sarà Filippo Cattaneo Ponzoni , cantautore bergamasco classe 1999 che, negli anni, si è fatto conoscere tanto per i suoi lavori quanto come chitarrista per il rapper Ghemon. Headliner della serata saranno invece i Gotto Esplosivo , band orobica che dal 2007 imperversa nel panorama musicale indipendente italiano proponendo la propria visione del folk rock.

La serata del 22 maggio sarà invece dedicata alla musica al femminile. A salire per prima sul palco del «Senza Far Rumore Fest» sarà Camilla Pnk , artista eclettica che vede in questo 2025 l’anno di debutto come solista. Il suo stile misto tra console e chitarra la rende un perfetto «punto di rottura» sia della tradizione rock, sia di quella del clubbing. L’evento principale della serata sarà però il concerto delle Bambole di Pezza , formazione che viaggia a cavallo tra punk e pop che, dalla sua rinascita nel 2022, sta raccogliendo sempre più consensi. In questo 2025, la pubblicazione dell’album «Wanted» – che tra i vari featuring comprende anche J – Ax –, un tour invernale quasi totalmente sold out, la partecipazione al concertone del Primo Maggio e un tour estivo che toccherà buona parte dello Stivale, rendono questa band una delle più interessanti da seguire nel mercato musicale.

Cambio totale di genere per il 23 maggio, con un inizio serata affidato alle cure dei The Howling Orchestra , band bergamasca il cui genere, da posizionarsi sotto il grande ombrello dell’alt rock, è difficilmente inscrivibile in singole correnti poiché frutto dell’esperienza e del gusto musicale di ogni componente della band. Il risultato di questa commistione è un prodotto talvolta folk, talvolta rock, con picchi più classici e altri più sperimentali. Insomma, un’esperienza che vale la pena di vivere live . Evento principale della serata sarà invece l’esibizione di Cisco , lo storico cantante dei Modena City Ramblers, attualmente impegnato con il suo «Riportando tutto a casa tour 30 anni dopo», ovvero uno spettacolo in cui il cantante e molti dei componenti storici della formazione si ritrovano per celebrare e ripercorrere i grandi successi di quella pietra miliare della musica italiana che è l’album «Riportando tutto a casa».

Infine, sabato 24 maggio il «Senza Far Rumore Fest» si cambierà per l’ultima volta d’abito, diventando una discoteca a cielo aperto grazie ai dj di Magikabula che animeranno la festa dalle 16 del pomeriggio sino alle 22.30, orario in cui cederanno i piatti in console ad Alex Rubino , nome di punta dell’esperienza clubbing italiana, e ai resident dj del Bolgia, locale bergamasco tra i più noti nel circuito techno a livello Europeo.

Cosa è rimasto e cosa è cambiato nel tempo del festival

Edizione dopo edizione, questo festival è riuscito a conquistarsi l’approvazione delle band – cosa riscontrabile andando, ad esempio, a cercare le line up delle passate edizioni – e del pubblico, che ormai vede in questo primo appuntamento estivo una sorta di segnale di apertura dei cancelli dell’estate. In questi ultimi anni, però, abbiamo imparato a conoscere anche le difficoltà degli organizzatori di questi eventi di promozione sociale (il caso «Filagosto» ad esempio) che, oltre a dover far fronte al problema del ricambio generazionale non sempre presente, sono spesso costretti a ridimensionare l’offerta per sostenere le spese sempre più elevate del mercato musicale e della gestione associativa. Abbiamo parlato del lato organizzativo del «Senza Far Rumore Fest 2025» con Stefano Balossi, presidente dell’associazione Senza Far Rumore.

GT: Qual è lo scopo di Senza Far Rumore?

SB: Senza Far Rumore è un’associazione che nasce venticinque anni fa con il doppio scopo di creare aggregazione e contemporaneamente sostenere progetti di volontariato in Africa. Nel corso degli anni, con budget più contenuti, ci siamo concentrati maggiormente su progetti locali, supportando associazioni di tutela delle persone disabili e collaborando con varie realtà dedite all’aiuto in situazioni di difficoltà sul territorio italiano.

GT: Cosa dobbiamo aspettarci da questa edizione del festival?

SB: Quest’anno il festival cambia un po’ volto, grazie anche a un nuovo direttivo più giovane. Il mercoledì ci sarà la partecipazione dei ragazzi dell’associazione Gulliver, che lavorano con persone disabili e ci daranno una mano. Per quanto riguarda gli ospiti musicali, il venerdì avremo Cisco, che continua il tour con le vecchie canzoni dei Modena City Ramblers, accompagnato da alcuni membri storici della band. Ci aspettiamo una serata speciale, che attirerà anche un pubblico più maturo. Infine, il sabato abbiamo deciso di eliminare la parte rap che aveva caratterizzato gli anni scorsi e di puntare su un pomeriggio e una serata a tema disco-techno house, per coinvolgere i più giovani e seguire le tendenze attuali.

GT: Negli ultimi anni molti festival stanno affrontando difficoltà economiche crescenti. Voi come state gestendo questi aspetti?

SB: È una domanda a cui saprò rispondere meglio l’anno prossimo. Quest’anno per noi è una sorta di “anno di prova”: ci siamo adeguati iscrivendoci al RUNTS (Registro Unico del Terzo Settore), anche se non è ancora obbligatorio. A partire da gennaio, lo diventerà, e quindi siamo già dotati di partita IVA e di tutta la struttura amministrativa necessaria. Stiamo lavorando molto per trovare sponsor e sostenitori: senza di loro, oggi un festival indipendente non può reggere. I costi della musica sono molto elevati e non avendo un biglietto d’ingresso, possiamo sostenerci solo attraverso il consumo durante le serate.

GT: Quanti volontari lavoreranno al festival?

SB: Abbiamo chiuso le iscrizioni proprio a quota 110, un buon numero che ci permette di non appoggiarci a nessuna azienda esterna. Gestiamo tutto internamente, dalla cucina alla birreria, dalle casse all’organizzazione generale.

GT: Quali sono i vostri obiettivi per l’edizione 2025?

SB: Riuscire a fare tutto il festival con il bel tempo! (Scherza il presidente. Ndr) Spesso abbiamo avuto sfortuna con la pioggia. Per il resto, abbiamo cercato di creare quattro serate equilibrate, ognuna con una proposta musicale diversa per attrarre un pubblico diverso ogni volta. Speriamo in una buona affluenza ogni sera, in modo da poter raccogliere fondi sufficienti per sostenere nuovi progetti di volontariato e migliorare sempre di più anche la proposta artistica. Una buona annata ci permetterebbe di investire nel futuro con ancora più entusiasmo.

Perché andare ai festival estivi

Per quanto sembri quasi banale concludere un articolo dedicato a un festival di zona dicendo «andate a visitarlo, ve lo consiglio!», in realtà credo ci sia bisogno di una piccola riflessione a riguardo. A quasi tutti piace andare a bersi qualcosa in compagnia ad una festa, magari ascoltando qualche gruppo che suona a tutto volume e crea un po’ di sano baccano. Spesso però diamo queste serate per scontate e iniziamo a snobbarle, dando come motivazione il «tanto se non vado a questa festa, posso andare alla prossima», partecipando poi a manifestazioni private che nulla portano al contesto in cui si trovano.

Nulla di male nel selezionare a proprio piacimento le serate a cui partecipare e ancor meno nel partecipare ad eventi privati, però dobbiamo ricordarci che scegliendo di investire in determinate realtà, spesso gestite da volontari e utili sui territori, stiamo impiegando il nostro denaro in qualcosa che ce lo restituirà sotto forma di opere di bene o servizi alla persona. Il mio consiglio personale è quindi quello di selezionare, quando possibile, almeno una delle tante serate inserite in festival come «Senza Far Rumore Fest». Non ve ne pentirete.

L’edizione 2025 del «Senza Far Rumore Fest» si terrà dal 21 al 24 maggio nell’area feste di Cisano Bergamasco. Oltre agli spettacoli musicali, saranno presenti zone dedicate a food and beverage. Per maggiori informazioni consultare le pagine social di «Senza Far Rumore Fest».

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