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La parmigiana di pollo e altri piatti “italiani” famosi solo negli States

Articolo. Portate a noi sconosciute o quasi sono considerate la “vera” tradizione italiana. In Italia spesso neanche esistono ma è facile trovarli in alcune liste di ristoranti all’estero, di solito in luoghi molto turistici. Eccone alcune, magari vi viene voglia di mettervi ai fornelli

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Chicken parmesan

Sono molti i piatti che all’estero, in particolare nei paesi di cultura anglosassone, Stati Uniti in testa, vengono considerati italiani, quando in realtà nel Belpaese sono assolutamente sconosciuti. Piatti che probabilmente sono stati nel tempo raccontati e re-interpretati. Frutto dell’invenzione di persone che nei secoli si sono spostate, grandi viaggiatori o migranti in cerca di fortuna. Proprio come avviene anche in Italia con piatti provenienti da lontano, spesso vengono riproposti assecondando i gusti locali, ma sono lontani dalle caratteristiche originarie. Tradizione è acculturazione, dunque ben vengano tutti i processi che fondono culture diverse, dando così vita a nuovi orizzonti.

Tuttavia nonostante alcune ricette facciano rabbrividire possono essere uno stimolo nel cercare di mettersi in discussione davanti ai fornelli e porre attenzione ad abitudini che a volte diamo per scontato, ma che invece così scontate non sono.

Partiamo ad esempio dal cappuccino a tutte le ore, in accompagnamento a qualsiasi tipo di piatto. Capita in alcuni bar di chiedere un cappuccino per merenda e si è subito bersaglio di sguardi interrogativi. Ebbene negli Stati Uniti il cappuccino ci va anche con la pizza o con un piatto di pasta alla carbonara. Così come il celebre aperitivo Aperol Spritz: lo si trova ormai in tutto il mondo a cifre davvero folli, eppure viene consumato come fosse acqua, ovviamente accompagnando una pietanza qualsiasi.

Entrando invece nel merito delle ricette, basta interpellare le più famose testate internazionali per percepire quanto le preparazioni e le ricette italiane siano diverse dalle originali. Ad esempio, sulla sezione dedicata alle ricette del New York Times (registrazione obbligatoria) ricorre spesso la ricetta delle lasagne, rigorosamente con pezzi di carne, pomodoro e ricotta, ma anche il sugo alla Bolognese: non si tratta del ragù per come lo intendiamo noi, ma di una sorta di stufato di manzo a cui viene aggiunto del pomodoro e il prezzemolo. Anche sul sito web Good Food della BBC compaiono spesso ricette che riportano il nome “Bolognese”, senza alcuna logica coerente con la cultura gastronomica italiana.

Esistono però molte riviste e blog specializzati dedicati a un pubblico di appassionati che propongono invece ricette preparate secondo i canoni della cultura italiana, ma sono una piccola nicchia.

Di seguito trovate 6 preparazioni pop che all’estero (e in particolare negli USA) vengono considerate vere preparazioni della cucina italiana, di cui voi probabilmente non avete mai sentito parlare.

Spaghetti con le polpette ovvero gli spaghetti meatballs

Le orecchiette con le polpettine al sugo si trovano facilmente in alcune zone del sud Italia, ma gli spaghetti con le polpette non sono diffusi nelle nostre case. Dubito che la vostra nonna vi abbia mai preparato un piatto di spaghetti con le polpette al sugo. Un po’ anche per la difficoltà pratica del mangiarli, un po’ perché molte persone inorridiscono a pensare agli spaghetti con le polpette (sbagliando, perché sono buonissimi).

Gli spaghetti meatballs sono uno dei piatti che negli Stati Uniti vanno per la maggiore e sono uno dei simboli di italianità al pari della pizza, celebrati anche in una scena di “Lilli e il Vagabondo”: famosa è la cenetta cucinata dall’italianissimo chef Luigi in cui Lilli e Biagio condividono il piatto fino all’ultimo spaghetto. Negli States è davvero facile trovarli in scatola sugli scaffali del supermercato. Semplici polpettine di carne che potrete preparare a vostro piacere, cotte in salsa di pomodoro, vengono servite con abbondanti spaghetti.

La ricetta del New York Times

Mac and cheese: la cacio e pepe rivisitata

La pasta con il formaggio non è nulla di strano. Se non che nella versione americana rappresenta una preparazione veramente golosa ma pesante. Insomma l’esatto opposto della cucina leggera mediterranea. In Europa non è difficile trovare piatti a base di pasta conditi con il formaggio, ma Macaroni and cheese è una ricetta definibile come assoluta, in cui la crema di formaggio viene preparata con diverse tipologie di cheddar fusi. Una volta pronta e condita, è necessario un passaggio in forno per creare la gustosa crosticina in superficie. Semplice da preparare e appetitosa, soprattutto per chi ama il formaggio.

La ricetta del New York Times

Fettuccine Alfredo, chi le ha mai sentite?

Questo, come gli spaghetti con le polpette, è un piatto simbolo di italianità, ma solo all’estero. Perché, se la pasta con le polpette in alcune zone d’Italia viene preparata, le fettuccine Alfredo molti non le hanno nemmeno mai sentite nominare. In realtà si tratta essenzialmente di una pasta condita con abbondante burro e formaggio grattugiato che, una volta ben sciolto, crea la gustosa salsina tanto amata soprattutto oltreoceano.

Si dice che questo piatto sia stato assaggiato a Roma attorno agli anni ’20 del scorso secolo da due divi del cinema muto nel ristorante di Alfredo Di Lelio, Alfredo alla Scrofa, ubicato nell’omonima via romana. I due lo portarono in America e il piatto venne dedicato proprio ad Alfredo. Ovvio che come per molte creazioni, ci sono anche altri personaggi che rivendicano la paternità della ricetta. Ma non importa: le fettuccine Alfredo sono una pasta lunga molto sottile, mantecata nella sua acqua di cottura e poi condita con una crema a base di abbondante burro e Parmigiano Reggiano DOP. Il segreto risiede nella capacità di mantecare la pasta alla perfezione.

La ricetta del New York Times

Pizza pepperoni, ma con il salame piccante

Pizza pepperoni sembra essenzialmente un errore linguistico e non solo per la doppia p. In realtà non si tratta di una pizza con i peperoni, ma di una pizza con il salame piccante. L’errore presunto risiede nel fatto che la parola pepperoni è facile da dire ed è una delle parole più conosciute.

In realtà esiste la pepperoni sausage, un salame a base di carne suina tritata molto fine e davvero piccante. La pizza pepperoni è una delle pizze in assoluto più consumate negli Stati Uniti. Per capire quanto sia diffusa, basta visitare ricettari e blog dedicati alla cucina deli Stati Uniti e la troverete ovunque, oppure, cercate l’hashtag in Instagram: è subito facile capire quanto sia amata nella cultura oltreoceano.

Parmigiana di pollo, mica era di melanzane?

La chicken parmesan è un piatto che in molti di noi sicuramente non hanno mai assaggiato. È una via di mezzo tra la parmigiana di melanzane e il pollo alla pizzaiola. La fetta di carne viene infatti impanata e fritta, poi condita in superficie con salsa di pomodoro e formaggio come il cheddar o la mozzarella: il passaggio successivo in forno farà rapprendere la salsa e fondere il formaggio. La parte del piatto che ai più farà storcere il naso è che la parmigiana di pollo viene quasi sempre servita con un contorno di fettuccine o spaghetti.

La ricetta del New York Times

Garlic bread o la versione strong della bruschetta

Il pane all’aglio o garlic bread viene molto consumato non solo oltre oceano, ma anche in Germania e Inghilterra. Lo si trova spesso nei pub e le persone ne vanno ghiotte.

Si tratta di pane tagliato a fette, tostato e poi passato nel burro con l’aglio. Insomma, un piatto tutt’altro che leggero che in Italia non è praticamente conosciuto da nessuno. L’assurdo è che all’estero si pensa sia un piatto italianissimo.

La ricetta del New York Times

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