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L’irresistibile vasocottura delivery dello Spazio Polaresco

Articolo. Dall’esperienza estiva alla nuova chiusura autunnale, si conferma la collaborazione tra Spazio Polaresco, Doc Servizi e Casa Molloy. Sinergia che ha prodotto un ecosistema dove la bontà gastronomica incontra un servizio impeccabile. Dallo scorso 6 novembre, anche a domicilio

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Una cosa che ha accomunato il panorama locale, durante il primo lockdown e in questa seconda fase di chiusura, è stata la grande fecondità di soluzioni che si sono affacciate sul territorio. Perché andando a scavare (neanche troppo a fondo) è possibile imbattersi in iniziative che vogliono riportare un senso di normalità nella quotidianità, accompagnando il tutto a soluzioni qualitativamente impeccabili. Non solo sul lato della sostenibilità economica dei singoli esercizi, ma anche in termini di livello della proposta e delle relazioni ad essa connesse.

Ed ecco che il parallelismo con il cosmo dello Spazio Polaresco cade inevitabilmente a fagiolo, in un momento in cui vediamo la ripartenza del suo delivery service, cominciato lo scorso venerdì. Una formula a domicilio che era già stata rodata e messa in pratica durante la prima fase del lockdown, con ottimi risultati.

A proporla, troviamo Alberto Magistro e Lorenzo Trentin di Doc Servizi, che insieme al capoprogetto Filippo Cecchini gestiscono la parte di ristorazione del Polaresco. Una collaborazione feconda, a cui partecipa un altro attore fondamentale: Casa Molloy.

La stagione estiva

Legame che si rinsalda ora dopo l’esperienza dei mesi passati, come sottolinea Alberto: “Già quest’estate avevamo iniziato una collaborazione con casa Molloy, e quindi con Luca Borsetti e Alice Cassa”.

Una scommessa che, dopo una bella stagione partita molto in ritardo a causa degli inevitabili problemi logistici legati alla situazione post lockdown, si è rivelata vincente: “Ci siamo attrezzati definendo iniziative e collaborazioni e abbiamo aperto la parte estiva. Dal pubblico c’è stata una risposta importante, ci sono state molte presenze di famiglie, ragazzi, giovani e meno giovani che hanno cominciato a rivivere il parco del Polaresco”.

Tale partecipazione ha riguardato sia la parte di ristorazione, con un susseguirsi di sagre deliziose che hanno attraversato tutte le cucine tipiche – come dimenticare i deliziosi pizzoccheri e la goduriosa cucina pugliese? – sia la proposta culturale e musicale: “La collaborazione con Molloy ha portato una programmazione variegata, in molte forme a seconda di come procedevano le varie normative adottate. Siamo andati dai concerti in live streaming a veri e propri live con pubblico a sedere, con tutte le precauzioni della situazione. Abbiamo avuto molti ospiti importanti, come Davide Van de Sfroos, oltre ad un percorso molto bello con nomi importanti della stand up comedy, tra cui Luca Ravenna”.

Esito che non può prescindere dalla proficua rete di contatti venutasi a creare: “Una delle cose che mi affascina molto di Polaresco è la possibilità di vivere un contesto vario, in cui intorno allo spazio gira il mondo della gastronomia, insieme a quelli dello spettacolo, della musica, dell’associazionismo. È bello vedere tanti argomenti, tante identità di sinergie e relazioni che girano attorno allo stesso fulcro”.

Attenzione al cliente e nuove mansioni

Il periodo ha offerto la possibilità di sperimentare nuove mansioni e forme di attenzione alla clientela. Durante la bella stagione al progetto Polaresco hanno lavorato tra i venti e venticinque ragazzi e ragazze, che si sono occupati di ogni aspetto del servizio: dalla cucina all’accoglienza. Proprio su quest’ultimo punto, le normative anticovid hanno fatto emergere ruoli nuovi e fondamentali come sottolinea Alberto: “L’attenzione all’accoglienza al cliente si è estesa. Molti ragazzi sono stati impegnati in questo, per assistere e aiutare il cliente illustrandogli le modalità di ordine, guidandoli dalla prenotazione al telefono fino a muoversi nel parco”.

Allo stesso tempo, sono cambiati i modi di vivere l’ambiente: “Le persone hanno risposto molto bene, si è tornati a vedere i ragazzi che giocavano nel parco con i genitori che mangiavano, pur avendo tutta una serie di problematiche legate alla chiusura dei campi e dello skate park, che purtroppo non abbiamo potuto mantenere attivo, con grande dispiacere”.

Il servizio di delivery

Ma passiamo al sodo: il servizio di delivery. Un’offerta che spazia molto, come ricorda Alberto: “Portiamo avanti l’esperienza di Distilleria Molloy sul lato mixology e nella preparazione dei cocktail abbiamo la possibilità di consegnare a casa i drink come se fossero fatti dal nostro bartender”. Si va così dall’aperitivo classico con lo spritz aperol o campari al coca e rum, passando per una vasta scelta di gin premium che si possono consumare sia in purezza che con una tonica: “Siamo riusciti a portare avanti il discorso della degustazione e all’educare al bere bene iniziato questa estate proprio con il delivery, attraverso proposte di gin premium da tutte le parti del mondo”.

Sul lato food la proposta non è da meno: “Abbiamo tutta la parte dei fritti e dell’hamburgeria, spaziando dai classici hamburger con cheddar, bacon e carne di scottona, all’hamburger vegano con la farinata di ceci, fino a gusti particolari con burrata e friarielli”.

Tra salute e qualità, la novità della vasocottura

Infine, per chi non rinuncia a piatti gustosi e sani c’è la vasocottura. Un trattamento dei piatti riproposto da casa Molloy che “consiste nel trattare gli alimenti in vasi sottovuoto di vetro, cotti a basse temperature. Questo permette di lavorare il piatto con una bassa quantità di sale e di olio, all’interno di un vaso chiuso che viene aperto solo al momento dell’impiattamento. Gli aromi e i sapori restano molto presenti, rendendo l’alimento gustoso e allo stesso tempo leggero, salutare, digeribilissimo e facile da preparare”. Basta infatti un giro da due minuti o poco più in microonde per avere subito un pasto delizioso.

La selezione di ricette proviene da Foodlab 3.0, un produttore della Franciacorta con una particolare cura nella scelta dei prodotti stagionali. Il risultato: “Menù con una buona varietà, che cambieranno settimanalmente. Si va dai primi come il risotto mantecato ai funghi o le mezzemaniche cacio e pepe, un piatto molto saporito e perfetto per l’inverno, fino ai secondi come il filetto di salmone in gratin o la rosa di branzino con letto di spinaci. Non mancano proposte vegane e vegetariane, come lo stufato di soia con salsa di pomodorini e patate, mentre per chi ama la carne abbiamo il pollo con carciofi marinati e pepe rosa, un piatto molto profumato e saporito”.

Spedizioni e consegna

Ogni piatto viene consegnato a domicilio e, nel caso della vasocottura, correlato con dettagli sulla modalità di trattamento del prodotto e tutte le accortezze per gustarlo al meglio.
La consegna è gratuita senza limite di prezzo entro i 10 km e fino a 20 km con un minimo di 40 € di spesa, con un sovrapprezzo di 2 € per importi inferiori e consegne oltre i 10 km, o di 5 € oltre i 20 km.

Inoltre, da segnalare anche un impegno sul lato ambientale: “Per le vasocotture stiamo cercando di mantenere una linea che vada il più possibile verso l’ecosostenibilità. Questo prodotto è ottimo, perché conservato in vasetti di vetro riutilizzabili, quindi con impatto inferiore rispetto ad altri packaging. Noi mettiamo una cauzione di 2 euro per vasetto. Al momento della consegna ci si può accordare per il ritiro dei vasetti, che vengono poi sanificati e sterilizzati per il nuovo utilizzo”.

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