La mia famiglia si è costruita negli anni un menù di Natale tanto immutato nel tempo quanto variabile (dipende un po’ “da come ci gira”). Insomma, ci sono dei piatti must – come le lasagne di mia mamma e l’arrosto della nonna – e ci sono piatti che ogni anno cambiano e vengono rivisitati: pollo arrosto, coniglio al forno, un secondo primo che accompagna le lasagne.
Ma su una tavola natalizia, tradizionale e bergamasca non troveremmo nessuno di questi piatti. Dopo avervi dato qualche spunto per gli antipasti e gli stuzzichini, ecco quindi cosa dovremmo cucinare, per un autentico Natale a Bèrghem.
I casoncelli
Forse un primo piatto scontato, ma mai banale. Soprattutto se fatto a mano, seguendo la ricetta originale. Conditi con burro, salvia e pancetta, i casoncelli sanno essere una portata saporita e gustosa, che farà partire con il piede giusto il menù di Natale.
Gli scarpinòcc
Dire che gli scarpinòcc sono la versione senza carne dei casoncelli sarebbe un sacrilegio. È giusto trattarli per quello che sono: un piatto della tradizione locale, semplice e al contempo squisito. Sono inoltre un’ottima soluzione se tra gli invitati al pranzo ci dovesse essere qualche vegetariano.
La loanghìna
Mi rendo conto che la situazione inizia a farsi pesante, ma come si fa a dire di no alla loanghìna? Vi lasciamo una ricetta semplice, per preparare un piatto – che in altre occasioni potremmo considerare unico – che sa di casa.
La polenta
È vero, la polenta non è una vera e propria portata. È più che altro un contorno. Accompagna arrosti, stufati, brasati, spezzatini. Ma se preparata nel modo corretto, può diventare un tutt’uno con il piatto principale, dandogli una marcia in più. Non diamo per scontato che tutti sappiamo come si prepara la polenta, ecco qualche dritta per chi è alle prime armi.
