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«Il grande sentiero», un festival per due città tra paesaggio, ambiente e montagna

Articolo. La rassegna si compone di 24 eventi culturali, 13 luoghi, 12 proiezioni cinematografiche e 12 appuntamenti speciali a ingresso gratuito. Fino al 7 settembre il festival, promosso da Laboratorio 80 tra Bergamo e Brescia, apre spazi di riflessione, poesia e spettacolo dedicati alle terre alte, tra cambiamento climatico, storia, memoria e il futuro di un ambiente da tutelare

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Un unico tracciato, due città, piccoli paesi di montagna, parchi archeologici, ex conventi, giardini, baite e rifugi alpini. Un dislivello positivo di 1796 metri, tra i 149 sul livello del mare di Brescia – Bergamo è a 249 – e i 1945 metri del rifugio Campione del Passo dei Campelli in Val di Scalve, passando per Città Alta e Colere, toccando l’area camuna di Capo di Ponte, per poi arrivare al cuore del distretto dei musei della città gemella della Capitale della Cultura.

Un viaggio ideale tra proiezioni, incontri, spettacoli, mostre, eventi speciali cominciato ieri con l’anteprima del film «A passo d’uomo» di Denis Imbert, interpretato dal Premio Oscar Jean Dujardin e che si concluderà il 7 settembre a Brescia. Ecco «Il grande sentiero», una rassegna a ingresso libero dedicata a montagna, viaggi e ambiente, che unisce idealmente le due città senza passare dall’autostrada, ma scegliendo la via dei monti, tracciando un itinerario di oltre 210 chilometri.

«Con l’edizione 2023, grazie all’impulso di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura – spiega Sergio Visinoni di Laboratorio 80si compie un processo di evoluzione che porta da una rassegna cinematografica tradizionale a una sorta di pellegrinaggio culturale, “Il grande sentiero”, che unisce proposte cinematografiche e artistiche di alta qualità a un’esperienza di fruizione diversa e di un modo diverso di muoversi e vivere il territorio».

Il programma

Doppio appuntamento per la giornata di oggi nel raggio di poco più di 15 minuti a piedi: prima tappa alle 17.30, con la visita guidata alla mostra «Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie» in Accademia Carrara a Bergamo. Un viaggio per immagini tra gli scatti della fotografa giapponese e la pittura paesaggistica dell’Ottocento, che si arricchisce anche di un’opera d’arte contemporanea di Matteo Rubbi e della video-audio installazione dei Masbedo. La seconda tappa è in programma alle 21 al giardino «La Crotta» di Città Alta, a due passi da Colle Aperto, con la messa in scena di «Ombrello Rosso», uno spettacolo di poesia, musica e teatro, che racconta la storia dell’esploratore bergamasco Costantino Beltrami, tra i primi europei a raggiungere le sorgenti del Mississippi oltreoceano.

La rassegna di Laboratorio 80 proseguirà domani con un aperitivo in realtà virtuale con le proposte della chef Veronica Panzeri e con i visori VR da indossare che ne ampliano l’esperienza sensoriale. Il tutto alla Ripa di Albino, un affascinante ex-convento dove a seguire è previso il film «Movimento fermo» della regista Silvy Boccaletti, presente per incontrare il pubblico del festival. Il fine settimana della rassegna si aprirà a Ponte Nossa in Val Seriana venerdì 25 agosto, con la visita alle Sorgenti Nossana, da cui parte uno degli acquedotti che porta l’acqua all’intera città di Bergamo. Seguirà, nello splendido anfiteatro naturale delle Baite del Möschel di Valzurio, lo spettacolo «Il partigiano Piuma», ispirato al libro di Italo Calvino «I sentieri dei nidi di ragno». In programma anche la proiezione del corto «La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo» di Paolo Bonfadini, che intreccia tradizioni goliardiche e memorie della resistenza, protagonista dell’incontro con lo storico della Resistenza Mario Pelliccioli.

«Il grande sentiero» resterà in quota anche sabato 26: appuntamento al rifugio Albani con la proiezione del film «Gino Soldà - Una vita straordinaria», dedicato al grande alpinista italiano. A ricordarlo insieme al pubblico ci sarà Simone Moro. In programma anche il documentario «Paesaggio rifugio. Visioni e incontri da un altrove alpino», che concluderà la serata. Durante la mattinata, nei dintorni del rifugio, è prevista una passeggiata alla scoperta delle erbe di alta montagna, seguite da una degustazione.

Gli ultimi appuntamenti di agosto saranno in Val di Scalve: «Diga del Gleno: tragedia di una valle», un monologo in programma domenica 27 alla Baita del Nóno a Bueggio, con le parole di Elena Ferri e le note di Giorgio Cordini, polistrumentista a lungo collaboratore di Fabrizio De André. Segue la proiezione del film «Gleno - Dove finisce la valle», in occasione del centenario del cedimento della diga, crollata il 1° dicembre 1923. Da segnare in agenda anche il 31 agosto, alla «Cà di Ach» di Schilpario in Val di Scalve, al confine tra Valtellina, Val Camonica e Val Seriana, dove è prevista la proiezione di «Akeji, le souffle de la montagne», un film sulla vita in altura di un noto pittore giapponese e di sua moglie.

La rassegna a Brescia

La rassegna inaugurerà il 1° settembre la sua sezione bresciana a quota 1889 metri, al Rifugio Campione in località Passo dei Campelli tra Val Camonica e Val di Scalve, dove trascorrere la serata e la notte. L’appuntamento sarà alle 21 con la proiezione di «In the Name of Wild» di Phillip e April Vannini, un viaggio nella natura selvaggia dei siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO; seguirà un incontro tra geografie letterarie e cura del territorio con la geografa Margherita Cisani dell’Università di Padova e Giacomo Zanolin dell’Università di Genova, autore del recente volume «Geografia dei parchi nazionali italiani», che verrà presentato durante la serata. La mattina lungo il Sentiero Italia, scendendo dal rifugio, sarà previsto un laboratorio itinerante alla scoperta di bosco e montagna.

Sabato 2 settembre protagonista assoluto della giornata sarà il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina a Capo di Ponte, un affascinante sito UNESCO coperto da incisioni rupestri da scoprire con una visita guidata o da vivere come paesaggio che accompagna «Un Suono in Estinzione», uno spettacolo audiovisivo immersivo di Sergio Maggioni, che porterà il pubblico tra i ghiacciai dell’Adamello in scioglimento: un modo inedito e poetico di riflettere sul cambiamento climatico. Protagonista sempre il ghiaccio la sera con «Into the ice», un film che punta dritto verso le nevi sempre meno perenni della Groenlandia.

Domenica 3 settembre sarà invece l’azienda agricola «L’OCO! Orco che orto!» a ospitare un workshop culinario con cibo a chilometro zero in compagnia della chef Veronica Panzeri e una doppia proiezione: il cortometraggio «Strana-mente» di Adelio Gregori, con i ragazzi della Cooperativa Azzurra di Darfo Boario Terme e realizzato grazie al progetto «Effetto Cinema», e «One Day One Day» di Olmo Parenti, uno sguardo sulla vita di oltre 500 mila migranti giunti in Italia in clandestinità, sfruttati come braccianti agricoli nelle campagne.

Saranno ancora proiezioni gli ultimi due appuntamenti in programma per «Il grande sentiero»: «Romanistan», un diario visivo dedicato allo storico cammino di Rom e Sinti dall’India nordoccidentale fino all’Italia, in programma il 5 al Parco Guidi di Fiumicello e il fortunato «Le otto montagne», tratto dal libro di Paolo Cognetti e proiettato nel Parco del Viridarium del Museo di Santa Giulia il 7 settembre. Tutte le proiezioni e tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito, ad eccezione di «Le otto montagne».

Informazioni e prenotazioni sul sito di Lab80.

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