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Le «Quattro Stagioni» di Vivaldi risuoneranno a Cologno grazie all’Ensemble Locatelli

Articolo. Le note del barocco veneziano saranno protagoniste del concerto in programma sabato 3 maggio alle 21 presso la chiesa Parrocchiale, in un appuntamento che mira a valorizzare le bellezze e i gioielli del territorio

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L’Ensemble Locatelli

La pianura diventa il palcoscenico della grande musica veneziana: a Cologno al Serio rivivranno infatti, sabato 3 maggio, i capolavori strumentali di Antonio Vivaldi, il musicista italiano barocco più celebre e apprezzato al mondo. Un veneziano a Bergamo? E perché mai? Portare, o meglio, riportare Venezia nel nostro territorio significa riallacciare un legame che è durato per più di due secoli, andando a costruire ponti anche dal punto di vista artistico: i grandi musicisti che da Bergamo andavano a fare fortuna a Venezia furono tantissimi, in un reciproco scambio di conoscenze e tradizioni.

Oggi questa relazione territoriale non esiste più, ma l’eredità culturale che ha rappresentato e che ci ha lasciato vive in tutte le nostre manifestazioni: Venezia, a Bergamo, si respira ovunque, anche nella musica.

Quest’anno, per Vivaldi – il grande violinista, il «prete rosso» dalla folta chioma arruffata – rappresenta una ricorrenza importante: la sua composizione più conosciuta, i quattro concerti per violino denominati «Le Quattro Stagioni», compie 300 anni: fu pubblicata infatti, per la prima volta, nel 1725. Ed è proprio in occasione di questo anniversario che Cologno al Serio, sabato alle 21 presso la chiesa Parrocchiale, farà rivivere il capolavoro vivaldiano grazie all’Ensemble Locatelli, un punto di riferimento nel panorama concertistico italiano per il repertorio barocco.

L’appuntamento è organizzato dall’amministrazione comunale e realizzato grazie al bando del Distretto Castelli e Fontanili della Bassa Bergamasca 2022, con l’obiettivo di promuovere la bellezza del luogo, favorendo la frequentazione e la conoscenza del paese, valorizzandone la cultura e le bellezze, soprattutto grazie alla partecipazione musicisti profondamente legati al territorio. Quella del prossimo 3 maggio non sarà infatti una semplice esibizione musicale: si rivelerà un’esperienza completa per vivere nel profondo il capolavoro di Vivaldi, capace ancora oggi di emozionare ogni generazione, soprattutto quelle più giovani.

Le mura settecentesche della chiesa – costruita nel periodo di composizione delle «Stagioni» – contribuiranno a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, capace di far avvicinare l’ascoltatore – turista e le nuove generazioni non solo alla musica, ma anche alle bellezze del territorio: «Investire in bellezza per il nostro Comune – spiega Renato De Franceschi, assessore agli Eventi, al Lavoro e al Commercio di Cologno al Seriosignifica anche investire in una crescente attrattività, con l’obiettivo di aumentare la frequentazione del nostro borgo e dei suoi dintorni da parte di un turismo “consapevole”, a beneficio delle strutture ricettive e delle attività commerciali locali. Questo concerto ha un duplice obiettivo: offrire al pubblico un momento di ascolto di alto livello e presentarsi per progetti di più ampio respiro, coinvolgendo anche i Comuni limitrofi e valorizzando le dimore storiche di cui il nostro territorio è costellato».

A condurre l’ascolto attraverso il meraviglioso viaggio di sentimenti e sensazioni che solo le «Stagioni» sanno regalare, ci sarà l’Ensemble Locatelli, realtà bergamasca nata nel 2014 dal musicista bergamasco Thomas Chigioni e costituita da giovani musicisti, già affermata a livello internazionale. Nata come omaggio a un grande nome del barocco bergamasco (quasi un Vivaldi “nostrano”), il violinista e compositore Pietro Antonio Locatelli, l’Ensemble è stata infatti ospite in diversi festival in tutta Italia e all’estero e, dal 2019, organizza ogni anno una propria stagione di concerti a Bergamo. Il gruppo ha registrato quattro dischi e un quinto verrà pubblicato quest’anno e sarà dedicato alla prima incisione di concerti inediti e mottetti di Lodovico Ferronati. Lo scorso anno, l’Ensemble ha avviato altri due progetti pluriennali: la stagione «Il barocco a Cantù» e la collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti per creare una stagione all’interno dei due teatri orobici. Inoltre, la formazione nel corso del 2025 debutterà su alcuni prestigiosi palcoscenici, come il «Festival Monteverdi» di Cremona, il «Festival della musica antica» di Innsbruck e la stagione «Vzlet di Collegium 1704» di Praga.

In questo quadro, Antonio Vivaldi si conferma ancora un protagonista del nostro tempo: «Antonio Vivaldi fu un innovatore nel suo tempo – spiega Jeremie Chigioni, fratello di Thomas e membro dell’Ensemble sperimentando nuove forme e colori musicali. In tutto il mondo le sue note risuonano quotidianamente, ed è questa la cartina tornasole che risponde con i fatti: se infatti la musica di questo grande protagonista del barocco italiano continua a vivere e ad essere apprezzata dal pubblico di tutte le età, è sicuramente grazie alla sua potenza comunicativa, resa dal suo modo di comporre diretto, semplice ma mai banale». L’Ensemble Locatelli farà avvicinare il grande repertorio al pubblico, soprattutto quello giovane: «Il nostro obiettivo è da sempre quello di raggiungere il giovane pubblico, educandolo all’ascolto e alla conoscenza di questo repertorio, aspetto non facile. Da insegnante quale sono, credo che i giovani si avvicino alla musica classica quando gli viene proposta viva e vicina, presente nella quotidianità: non è una questione di età, ma di come la musica arriva a noi», afferma Jeremie.

In un contesto come quello di Cologno, dove viene posta attenzione al mondo dei giovani, il successo della serata sarà assicurato. «Nel nostro paese – spiega De Franceschi – si tengono già varie manifestazioni di stampo musicale in occasione di feste e ricorrenze locali, grazie anche alla presenza di un’associazione molto attiva che si occupa di avvicinare i giovani alla musica. I nostri eventi sono ben frequentati per l’esibizione e l’ascolto. La nostra amministrazione comunale, inoltre, ha lanciato un progetto volto alla ricostruzione del Corpo musicale, coinvolgendo in primis i giovani musicisti del territorio ». Lo sguardo al futuro è quindi fondamentale nell’auspicio di poter siglare tante collaborazioni: «Credo sia necessario fare sempre più rete tra i vari Comuni del nostro territorio per creare iniziative strutturate, per sfruttare delle potenzialità che ancora non sono espresse, soprattutto nel turismo sostenibile e nel cicloturismo, e per valorizzare le nostre risorse in un contesto ricco di opportunità», conclude De Franceschi.

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