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Nuovo anno in musica con la nostra guida ai concerti di Capodanno

Guida. Dalla Sala Piatti al Teatro Sociale, fino ai Comuni della provincia: valzer, sinfonie e tradizioni saluteranno il 2026 all’insegna della grande musica

Lettura 4 min.
L’Orchestra Filarmonica Italiana (Foto di Nicola Grigis)

Con l’arrivo del nuovo anno, Bergamo e la sua provincia rinnovano una tradizione che unisce musica, comunità e bellezza: i «Concerti di Capodanno», non sono solo il momento dei buoni propositi e dei brindisi, ma anche l’occasione per lasciarsi avvolgere dalle note della musica classica, in contesti diversi ma accomunati dallo stesso desiderio di iniziare l’anno all’insegna dell’armonia. Dagli appuntamenti cameristici ai grandi eventi sinfonici, non dimenticando il repertorio bandistico: Bergamo diventa palcoscenico della grande musica, festeggiando il nuovo anno all’insegna della bellezza.

La Società del Quartetto

Capodanno, in Città Alta, si festeggia prima: domenica 28 dicembre, alle 17 presso la Sala Piatti, si terrà il «Concerto di fine anno» organizzato dalla Società del Quartetto di Bergamo. La splendida sala sarà protagonista di un appuntamento dedicato alla famiglia Strauss – di cui, quest’anno, ricorre il bicentenario della nascita di uno dei suoi più illustri rappresentanti, Johann Strauss – che per decenni ha fatto “danzare” l’intera Europa con i loro valzer, le loro polke divenendo un simbolo culturale dell’Ottocento mitteleuropeo.

Il concerto proporrà un viaggio musicale che unirà prospettive contemporanee legate all’universo del valzer assieme a riletture cameristiche, pensato per valorizzare la ricchezza stilistica e la sorprendente versatilità di una delle forme più iconiche divenute emblema del XIX. Protagonista sarà il Quartetto Adorno (Edoardo Zosi, Liù Pelliciari, violini; Benedetta Bucci, viola; Maria Salvatori, violoncello) assieme ai pianisti Maria Grazia Bellocchio e Giorgio Lazzari.

La musica proporrà un intreccio tra il mondo sonoro del compositore contemporaneo Wolfgang Rihm e quello di Johann Strauss, attraverso l’esecuzione alternata dei « Mehrere kurze Walzer op. 314» di Rihm, nei quali la tradizione viennese viene riletta attraverso una sensibilità contemporanea, giocata su frammenti, sospensioni e slittamenti espressivi, divenendo un ponte ideale tra la tradizione e la modernità. L’universo sonoro di Johann Strauss sarà invece proposto nelle storiche trascrizioni di Arnold Schonberg, Anton Webern e Alban Berg, con l’obiettivo di offrire un ascolto più rigoroso, intimo e analitico dei repertori sinfonici, tornando all’essenziale della musica straussiana rivelandone la chiarezza e la freschezza.

In conclusione all’appuntamento, verrà proposta una composizione in prima assoluta del bergamasco Stefano Gervasoni, «Abyss Waltz», scritta ad hoc per questo appuntamento. L’appuntamento sarà anticipato da una conferenza, in preparazione all’ascolto nello stesso giorno, alle 15.30 sempre presso la Sala Piatti (ingresso libero) a cura di Roberto Iovino, autore del volume «Strauss - Una dinastia a tempo di valzer», e Nicole Olivieri, per comprendere a pieno il contesto storico e culturale della famiglia nell’Ottocento e le trascrizioni proposte in concerto. L’ingresso per la conferenza è libero. Il biglietto per il concerto ha un costo di 30 euro, per i giovani 5 euro.

Al Teatro Sociale di Bergamo

Bergamo aprirà il 2026 con uno degli appuntamenti più attesi e consolidati. Il «Concerto di Capodanno», ospitato al Teatro Sociale, rappresenta da anni un punto di riferimento per il pubblico cittadino e non solo. L’atmosfera sarà quella delle grandi occasioni: il teatro che si riempirà lentamente, il brusio prima dell’inizio, l’orchestra pronta a dare il primo segnale musicale dell’anno appena cominciato. Il programma del concerto del 1° Gennaio alle 11 guarderà omaggerà la famiglia Strauss e a quel repertorio di valzer, polke e marce che richiamerà immediatamente l’eleganza dei concerti viennesi e una tradizione importante che, ormai da decenni, rappresenta il simbolo del nuovo anno.

Protagonista sarà l’Orchestra Filarmonica Italiana, attiva da più di quarant’anni anni e presente nei maggiori festival lirici, nelle programmazioni dei teatri nazionali e in tante manifestazioni musicali trasmesse dalla RAI, dalla Rete Vaticana ma anche in mondovisione. L’orchestra è diretta da Davide Catina, diplomato in trombone e, in seguito, perfezionatosi in direzione d’orchestra presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Quella della famiglia Strauss è una musica che parla a tutti, capace di essere raffinata senza risultare distante, festosa senza perdere profondità: un inizio d’anno solenne ma allo stesso tempo leggero, ideale per chi desidera concedersi un momento culturale di alto livello dopo i festeggiamenti della notte precedente.

Tradizioni europee a Zanica

Uscendo dal centro cittadino e spostandosi nella provincia, il Capodanno musicale assume sfumature diverse ma altrettanto affascinanti. A Zanica ad esempio, il concerto si svolgerà in un contesto raccolto e suggestivo come la splendida Chiesa Parrocchiale di S. Nicolò, il 1° gennaio alle 16. L’ingresso è libero. Qui la musica diventerà anche occasione di incontro e condivisione: protagonisti saranno il duo formato da Marco Ruggeri (organo) e Lina Uinskyte (violino), tra le più affermate formazioni per questo organico a livello italiano grazie ad un repertorio molto ampio, che spazia dal Barocco al Novecento, sia con brani originali che trascrizioni dal pianoforte e dall’orchestra.

Il dialogo tra violino e organo accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale attraverso l’Europa, con un repertorio pensato per valorizzare l’acustica dello spazio sacro e creare un clima intimo e meditativo, esplorando autori del Seicento e del Settecento francese (come Louis Daquin o Jean-Jaques Charpentier), per arrivare al vivo Romanticismo di Niccolò Paganini («Cantabile op. 17» e la celebre «Campanella») e all’Ottocento austro-tedesco di Franz Schubert («Konzertstuck D. 345»), non dimenticando però anche il «figlio prediletto» di Zanica, l’organista e compositore Padre Davide da Bergamo (1791-1863) del quale verrà eseguita la «Preghiera» per organo solo.

Non sarà solo un concerto, ma un pomeriggio che inviterà all’ascolto profondo e alla riflessione, senza rinunciare alla dimensione conviviale: il tradizionale brindisi finale presso il Centro Socio Culturale Don Milani trasformerà l’appuntamento in un momento di augurio collettivo.

La Fanfara Alpina di Scanzorosciate

Il tradizionale «Concerto di Capodanno» della Fanfara Alpina di Scanzorosciate aprirà il nuovo anno con una serata di grande musica e convivialità. L’appuntamento è fissato per lunedì 5 gennaio, alle 20.45 nella cornice del Teatro di Rosciate. La serata, presentata da Francesco Brighenti, vedrà la Fanfara Alpina esibirsi sotto la direzione del Maestro Francesco Acerbis, che guiderà i musicisti in un programma ricco, vario ed emozionante, capace di unire tradizione, musica colta e colonne sonore amate da tutte le generazioni.

Il programma musicale accompagnerà infatti gli ascoltatori in un itinerario tra stili ed epoche: si partirà con «The Exodus Song» (arrangiamento di Johan de Meij), per poi omaggiare la grande lirica italiana con «Ricordanze» di Gaetano Donizetti e il famoso «Largo al Factotum» di Gioachino Rossini. Non mancherà il repertorio bandistico della tradizione inglese con la «First Suite» del britannico Gustav Holst, accanto ai colori della tradizione alpina con «La Bella del Cadore». Il programma proseguirà con le emozioni cinematografiche di «How to Train the Dragon» di John Powell, il rock progressivo italiano del medley «New Trolls in concerto» e l’energia travolgente del «Bud Spencer Medley». Gran finale, come da tradizione per ogni «Concerto di Capodanno» che si rispetti, con la festosa «Marcia di Radetzky» di Johann Strauss, per salutare il nuovo anno tra entusiasmo e applausi.

Questi appuntamenti, pur diversi per dimensioni, luoghi e proposte artistiche, racconteranno bene lo spirito con cui Bergamo e la sua provincia accoglieranno il nuovo anno. Da un lato ci sarà la grande tradizione della città, dall’altro le iniziative più intime e comunitarie dei centri della provincia: insieme comporranno un mosaico culturale da non perdere. Gli appuntamenti in programma però non sono solo questi. Vi lasciamo altre proposte che potete trovare nell’agenda di Eppen.

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