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Premi Ravasio, quando il Teatro di Figura legge la società contemporanea

Articolo. I Premi nazionali della Fondazione Ravasio verranno assegnati quest’anno a Sophie Hames, che a Bergamo presenterà «Ifigenia in Tauride», e a Mimmo Cuticchio, erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell’Opera dei Pupi. Il cantastorie sarà nella nostra città dal 31 agosto al 3 settembre con diversi appuntamenti da non perdere

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Mimmo Cuticchio

Il 25 agosto debutterà in anteprima nazionale «Ifigenia in Tauride», spettacolo di Sophie Hames, seguito dall’assegnazione del ventiseiesimo «Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio» all’artista belga. capace di fondere, in un connubio poetico straordinariamente espressivo, teatro di figura e ricerca sociologica. Venerdì 1 settembre sarà, invece, la volta del sesto «Premio nazionale alla Carriera», consegnato a Mimmo Cuticchio, unanimemente riconosciuto come la figura di spicco di una “rifondazione” dell’Opera dei Pupi.

Iniziati lo scorso giugno, arrivano così al culmine gli appuntamenti di «Borghi & Burattini», rassegna curata da Fondazione Ravasio e Museo del Burattino, tra le più prestigiose dedicate al Teatro di Figura a livello nazionale. Fino al 30 settembre si susseguiranno trenta spettacoli, incontri e dialoghi, un film, una mostra, due premi, per un totale di undici compagnie coinvolte e diciannove comuni aderenti. Anche questa edizione si conferma di grande rilevanza culturale e un’opportunità per esplorare il mondo del teatro di figura.

«L’obiettivo primario della Fondazione è promuovere maggiore consapevolezza della tradizione del Teatro di Figura e dei burattini attraverso la creazione di narrazioni che riflettano sulla collettività e sulle tematiche contemporanee», racconta Luca Loglio, direttore del Museo del Burattino e di Fondazione Ravasio.

Il «Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio»

Venerdì 25 agosto, alle 20.45 presso l’ex refettorio del Monastero di Astino, Teatro Mon Cœur de Bois - Sophie Hames debutta con «Ifigenia in Tauride». Come sempre, specialmente nel Teatro di Figura, prima di parlare dell’opera è necessario raccontare chi la anima. Mon Cœur de Bois è uno spazio immaginario e concreto, creato da Sophie Hames, dove le marionette dell’artista prendono vita. Hames nasce in Belgio e si forma nel teatro e nella scenografia. Affascinata dall’energia del teatro di strada, trascorre anni praticandolo in compagnie belghe e italiane. Le sue abilità artistiche sono inoltre influenzate dalla pratica del «Bharata Natyam», una forma di teatro-danza indiana. In collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo e Alilò Futuro Anteriore, Hames ha creato spettacoli basati su studi e ricerche sociologiche, concentrandosi in particolare sugli stereotipi di genere maschili e femminili.

Negli ultimi anni ha sentito il desiderio di approfondire ulteriormente la costruzione di marionette, dedicandosi alla scrittura e sperimentando il loro utilizzo in spettacolo. L’assegnazione del premio a Sophie Hames, motivato dalla «capacità di indagare con leggerezza e delicatezza temi quali il dolore, la fragilità, il femminile e il maschile, indicando percorsi d’arte e di liberazione», avverrà all’interno del suggestivo ex refettorio del Monastero di Astino. In questa occasione due eventi la vedranno protagonista: lo spettacolo sarà infatti preceduto da un incontro, alle 17.30, per conoscere l’artista, il suo percorso e l’idea dietro la nuova produzione.

L’evento rappresenta un’anteprima nazionale per lo spettacolo, proposto dalla Fondazione Ravasio. La rassegna «Borghi & Burattini» affronta ogni anno un tema specifico, che quest’anno riguarda il rapporto tra il teatro di figura e il melodramma, mettendo in risalto il ruolo che il primo ha avuto nel rendere il teatro accessibile a un pubblico variegato. «Questa relazione tra teatro di figura e melodramma è un filo conduttore che si è sviluppato nel corso degli anni. Si è passati dai teatri pop al Teatro di Figura, mantenendo sempre una connessione tra tradizione e innovazione», spiega Luca Loglio, approfondendo la scelta dell’opera di Gluck: «Si basa su motivazioni tematiche e artistiche. Il legame con il melodramma è evidente, portando l’attenzione su un contesto sociale e artistico. La scelta è guidata dalla profonda relazione tra il tema e la ricerca artistica ed è nata dalla collaborazione tra Fondazione Teatro Donizetti, Fondazione Ravasio e Accademia Carrara».

Sophie Hames è stata riconosciuta come l’artista adatta a portare in scena l’opera: «L’entusiasmo e la generosità di Sophie hanno reso possibile l’evoluzione di questo lavoro, dimostrando una maturazione e una riflessione completa sotto ogni aspetto. Lo spettacolo è un “work in progress”, la sua evoluzione è continua e verrà presentato al pubblico come un processo in costruzione e sviluppo».

VI «Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio alla Carriera»

Mimmo Cuticchio è un cantastorie, attore teatrale e regista teatrale italiano, nonché il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell’Opera dei Pupi, oggi iscritti nei «Patrimoni orali e immateriali dell’umanità» dell’UNESCO.

Appena bambino Cuticchio lavora nel teatro di famiglia, successivamente affianca il cuntista e puparo Peppino Celano. Nel 1973 decide di dare vita al Teatrino dei Pupi Santa Rosalia e nel 1977 fonda l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio. Dal 1989 avviene una svolta: nel suo percorso unisce i modelli del cunto e dell’opera tradizionali ad un impegno civile e artistico che rispecchia la società contemporanea.

«Cuticchio è in grado di incarnare questa forma di teatro, sia nel passato che nel presente, non solo attraverso le sue performance. Lo fa in modo autentico, dando vita alla tradizione e restituendola alla contemporaneità. Attraverso la sua arte, Cuticchio riesce a portare il teatro dei Pupi in sintonia con i tempi attuali, utilizzando approcci e strategie di grande intelligenza e vitalità», spiega Luca Loglio.

Cuticchio sarà presente a Bergamo dal 31 agosto al 3 settembre in diversi appuntamenti. Il 31 Agosto presso il Museo del Burattino, per «A regola d’arte» – almanacco teatrale che ospita i protagonisti della scena – sarà intervistato da Francesca Cecconi. Lo stesso giorno, alle 18.30, avrà luogo l’inaugurazione della mostra «Cùntami. Mimmo Cuticchio». L’esposizione sarà aperta dal 31 agosto al 2 settembre e guiderà il pubblico attraverso un viaggio nei personaggi iconici del repertorio della Compagnia e del Teatro dell’Opera dei Pupi palermitani.

A seguire presso il cinema all’aperto Esterno Notte in via Torquato Tasso, in collaborazione con Lab80, verrà proiettato il documentario «Sulle vie dell’inferno»: un’immersione nelle atmosfere siciliane sulle orme di Dante e Virgilio attraverso gli occhi dei pupi di Cuticchio, che reinterpretano la Divina Commedia. Venerdì 1 e sabato 2 settembre, la Famiglia d’Arte Cuticchio presenterà «L’infanzia di Orlando» e «La pazzia di Orlando», al Cineteatro Qoelet di Redona. Gli spettacoli inizieranno entrambi alle 20.45 e venerdì seguirà l’assegnazione del «VI Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio alla Carriera».

Infine, «L’Epopea Garibaldina»: un dialogo tra Mimmo Cuticchio e lo storico Lorenzo Pezzica sull’Unità d’Italia, i Mille e il Teatro di Figura, con azione partecipata del pubblico. L’incontro, che promette di offrire un’approfondita riflessione su momenti cruciali della storia italiana, si terrà il 3 settembre alle 18 presso il Museo delle Storie di Bergamo, nel Convento di San Francesco in Piazza Mercato del Fieno.

Fondazione Ravasio ha una storia di trent’anni di attività, radicata nel territorio bergamasco ma aperta ai fenomeni globali, come racconta il direttore: «La costante attenzione verso la cultura si è manifestata nel consolidamento dell’offerta e nell’ampliamento delle attività. La Fondazione ha trovato stabilità e continuità nel museo, diventando un punto di riferimento per le diverse sfaccettature della società contemporanea. Negli ultimi anni, è emersa la capacità della Fondazione di percepire, accogliere e restituire input e stimoli, contribuendo al patrimonio artistico e culturale. Nel contesto del Teatro di Figura, si affronta la sfida di coniugare tradizione e attualità, mantenendo uno sguardo indispensabile verso l’evoluzione della società».

Sul sito ufficiale della Fondazione Ravasio sono disponibili tutti i dettagli degli eventi in programma, compresi quelli speciali dedicati alla Famiglia d’Arte Cuticchio.

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