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«Il 5 e il 10», quando il tragitto casa-scuola diventa un’occasione di socialità

Articolo. Dal 22 gennaio, per due volte alla settimana, gli educatori del C.A.G «Il Graffio» di Treviolo saranno presenti sui bus ATB nei tragitti di andata e ritorno da scuola. L’obiettivo è trasformare il viaggio in un’opportunità di crescita

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Un’idea e un’unione di forze mirate a offrire agli studenti un’esperienza differente durante il loro viaggio quotidiano da e per la scuola. Con il progetto «Il 5 e il 10» si avvia una nuova e innovativa iniziativa nel panorama delle politiche giovanili, frutto della collaborazione tra il Comune di Treviolo, la Cooperativa Il Cantiere e ATB, Azienda Trasporti Bergamo.

Gli educatori del Centro di Aggregazione Giovanile «Il Graffio» di Treviolo svolgeranno un ruolo chiave, salendo a bordo dei pullman di linea per entrare in contatto diretto con gli studenti. Il progetto si propone di trasformare il viaggio in un’opportunità di formazione e crescita, sfruttando il tempo prima e dopo le lezioni. Il periodo tra le 7 e le 8 del mattino e dopo la fine delle lezioni diventa così un momento strategico in cui gli autobus di linea diventano luoghi di riflessione e dialogo tra i giovani. In un contesto in cui le occasioni di incontro e discussione sono sempre più limitate, il progetto mira a rendere il viaggio da casa a scuola e viceversa un’occasione significativa di connessione e apprendimento.

«Una delle direttrici del nostro lavoro socioeducativo è andare dove stanno i ragazzi e le ragazze: nei parchi, nelle piazze e persino sui mezzi che trasportano gli studenti a scuola – afferma Giuseppe Pinto, educatore del C.A.G «Il Graffio»“Il 5 e il 10” è un progetto innovativo e inedito, mai sperimentato prima. A partire dal 22 gennaio, per due volte alla settimana, noi educatori saremo presenti sui bus nei tragitti di andata e ritorno da scuola. In una fase iniziale utilizzeremo strumenti ludici e animativi – compatibilmente con lo spazio a disposizione e con la presenza di altri passeggeri – con l’obiettivo di avviare il dialogo con i ragazzi. Sarà un work in progress da costruire giorno dopo giorno per rendere il trasferimento un tempo vitale, denso di scambi, confronti e relazioni».

Chiamato «Il 5 e il 10» in riferimento alle linee di collegamento tra Treviolo e le scuole superiori di Bergamo e Dalmine, il progetto cerca di valorizzare il ruolo del territorio nel favorire legami sociali e opportunità di sviluppo personale, con una proposta che potrebbe avere impatti positivi sulla vita degli studenti, offrendo loro un ambiente educativo informale durante il tragitto quotidiano. Il progetto si configura come un’iniziativa significativa volta a sensibilizzare e coinvolgere i giovani nell’apprezzare l’importanza della dimensione pubblica, collettiva e di bene comune all’interno del contesto dei mezzi di trasporto pubblici. L’obiettivo primario consiste nell’informare gli studenti su progetti e iniziative appositamente progettati per rispondere alle loro esigenze e interessi.

«Ci siamo resi conto che, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19, le abitudini di ragazzi e ragazze sono notevolmente cambiate. Si fa sempre più fatica a concretizzare una educativa tradizionale. Ecco che abbiamo pensato ad un’attività “di strada”, più adatta ai tempi che stiamo vivendo: saranno gli educatori ad andare dai giovani nei luoghi in cui è possibile incontrarli. I bus sono molto di più di un mezzo di trasporto. Possono essere anche un mezzo di confronto quotidiano», spiega Martina Locatelli, Assessora alle Politiche giovanili, comunicazione e innovazione del Comune di Treviolo.

Gli educatori del Centro di Aggregazione Giovanile «Il Graffio» di Treviolo estenderanno la loro presenza sia sugli autobus che nelle vicinanze delle fermate. Tra gli obiettivi delineati, si auspica la facilitazione di primi avvicinamenti e interlocuzioni con i giovani utenti, creando uno spazio aperto al dialogo e alla condivisione di pensieri. L’intento è altresì quello di stimolare riflessioni e suscitare domande, promuovendo una consapevolezza critica che va oltre la mera esperienza di viaggio. La presenza degli educatori non è soltanto osservativa ma si traduce anche nella raccolta attiva di informazioni, stimoli, bisogni e desideri. Questa raccolta di dati non solo fornisce un quadro dettagliato delle esigenze della comunità giovanile, ma costituisce anche il fondamento per la costruzione di progetti mirati e significativi. Inoltre, l’approccio del progetto si distingue per la volontà di costruire riconoscimenti, affidamenti e coinvolgere i giovani in azioni concrete e progetti specifici. Questo contribuisce a promuovere un senso di responsabilità concreta, trasformando il semplice atto di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici in un’esperienza formativa e comunitaria più ampia.

In stretta collaborazione con ATB, gli educatori che parteciperanno al progetto «Il 5 e il 10» riceveranno appositi tesserini di riconoscimento, garantendo così una chiara identificazione durante le loro attività. Questa misura mira a instaurare un ambiente di fiducia e riconoscimento tra gli educatori e gli studenti, contribuendo a consolidare la presenza del progetto nelle dinamiche quotidiane. Da pochi giorni, le pensiline del Comune di Treviolo ospitano bacheche speciali, realizzate con la creatività dei ragazzi frequentanti il C.A.G. «Il Graffio». Queste bacheche sono destinate a accogliere locandine informative attentamente studiate per gli studenti pendolari, offrendo una spiegazione dettagliata del progetto.

Questa iniziativa va oltre la semplice comunicazione online, portando il progetto direttamente nelle aree fisiche frequentate dagli studenti. Le fermate dei pullman, quindi, assumono un ruolo attivo come strumento di comunicazione offline e di sensibilizzazione. «Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta del Comune di Treviolo. Investire sui ragazzi è l’arma più potente che abbiamo per costruire il futuro. Ci piace l’idea che l’autobus venga riconosciuto come spazio sociale a tutti gli effetti dove trascorrere momenti con altre persone, scambiarsi confidenze e fare nuove conoscenze. Iniziative come questa sono meritevoli, per questo siamo al fianco del Comune di Treviolo e della Cooperativa Il Cantiere in un progetto così sfidante», commenta Liliana Donato, Direttore Generale ATB Mobilità S.p.A.

In conclusione, «Il 5 e il 10» non è solo un progetto di trasporto, ma piuttosto un’iniziativa che mira a plasmare la percezione e l’esperienza dei giovani nei confronti dei mezzi pubblici, promuovendo l’educazione, la partecipazione attiva e la costruzione di una comunità consapevole e coinvolta.

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