Chi, da piccolo, non ha mai giocato con le trottole? Se siete cresciuti tra gli anni Novanta e i primi Duemila, avrete sicuramente stretto tra le mani un Beyblade: in quel periodo, un popolarissimo cartone animato giapponese aveva riportato in auge il giocattolo tradizionale, per l’occasione convertito in una specie di sport competitivo con elementi fantasy e fantascientifici. Ma la storia della trottola è lunghissima: le sue origini, addirittura, risalgono alla Mesopotamia del 4.000 a.C.!
Anche la bergamasca ha contribuito a questa storia millenaria, con un gioco che è recentemente entrato nel patrimonio immateriale dell’umanità protetto dall’Unesco. Stiamo parlando del Pirlì, un passatempo dalle origini antiche, ritrovato quasi per caso in una soffitta polverosa e che oggi è al centro delle celebrazioni di «Tutti in Gioco 2025 - il Pirlì, passato presente e futuro!!», che fino a novembre attraverseranno i borghi della bergamasca (e non solo) con l’obiettivo di far riscoprire un divertimento dal sapore antico… feudale, persino.
La lunga storia del Pirlì
«Il Pirlì è un gioco tradizionale della bergamasca: era giocato soprattutto nelle osterie, nelle taverne, davanti a un bicchiere di vino. È un gioco da tavola, con un tavoliere dalle dimensioni medie di 70 cm di larghezza per 1,50 di lunghezza, con le sponde rialzate. La particolarità del campo di gioco è che varia molto a seconda della zona: al suo interno, infatti, sono rappresentate varie architetture: castelli, palazzi, giardini, ponti e altre strutture che ricordano l’antica divisione feudale del territorio », ci racconta Lodovico Patelli, presidente della Cooperativa Sociale L’Innesto Onlus di Gaverina Terme, capofila di un partenariato di oltre cento soggetti fra istituzioni, enti culturali, associazioni, imprese ,che organizza il festival itinerante dedicato al Pirlì. In una sorta di plastico tridimensionale, il costruttore-artigiano ricostruiva – più o meno, con qualche licenza creativa – una mappa del territorio, che diventava il percorso nel quale i giocatori lanciavano le loro trottole – i Pirlì, insomma.
E poi? «Le strutture fanno da ostacoli, che fermano e deviano le trottole. Lungo il percorso ci sono dei birilli che rappresentano le pedine del gioco. L’obiettivo del giocatore è lanciare il Pirlì e abbattere i birilli: a ciascuno è assegnato un valore, che aumenta man mano che ci si allontana dal punto di partenza», continua Patelli. L’obiettivo del giocatore è semplice: abbattere quanti più birilli possibile per aumentare il proprio punteggio rispetto a quello degli avversari. Vince chi fa più punti e arriva alla dimora del «Titola» (nome dialettale con cui si indica il feudatario, il principe, il re): solo i più bravi e fortunati riescono a raggiungere il castello posizionato alla fine del percorso con un buon tiro. Non a caso, L’Innesto parla del gioco come di un antenato del flipper a cui tutti abbiamo giocato almeno una volta.
Una pratica di gioco patrimonio dell’Unesco
Per molto tempo, il Pirlì è stato uno dei passatempi più amati nelle osterie bergamasche: «merito delle sue regole semplici e del fatto che per vincere non era necessario essere esperti: spesso si trattava di una questione di fortuna», spiega il presidente della Cooperativa L’Innesto. Poi, però, nuovi giochi sono arrivati e le trottole sono passate in secondo piano. Questo almeno fino alla fine del secolo scorso: «Nel 1999, per puro caso, lo abbiamo riscoperto mentre stavamo sgomberando la soffitta di una vecchia osteria a Gaverina Terme. Abbiamo trovato il tavoliere a pezzi, lo abbiamo ricomposto e restaurato e abbiamo iniziato a proporlo nelle feste di paese della nostra zona», ricorda Patelli.
«Nel 2002 siamo entrati in contatto con AGA (Associazione Giochi Antichi di Verona) contribuendo nel 2008, come Cooperativa L’Innesto- Comunità Ludica del Pirli, a scrivere il manifesto nazionale delle Comunità Ludiche Tradizionali. In questo contesto collaborativo si è arrivati, nel 2017, con capofila il Ministero della Cultura italiano, ad avanzare la candidatura per il riconoscimento UNESCO del progetto “Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia dei giochi e degli sport tradizionali”. La candidatura è stata promossa da una rete multinazionale con i Ministeri della Cultura di Belgio, Cipro, Croazia e Francia, oltre che da 26 comunità ludiche nazionali tra cui quella del Pirlì ». Cosi, «Tocatì», ha riscosso grande successo e viene considerato un esempio di valore nel settore della conservazione dei giochi e degli sport tradizionali in tutto il mondo e dal 1° dicembre 2022 è iscritto ufficialmente al Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (UNESCO).
Quando posso giocare al Pirlì ?
…e voi potete giocarci! Sì, perché gli eventi di «Tutti in gioco!» stanno portando il passatempo tradizionale in giro per la bergamasca nell’ambito di una serie di feste locali, occasioni ludiche e momenti aperti a tutta la cittadinanza. Il programma è partito il 14 giugno e si concluderà il 15 novembre, ma anche in questa torrida estate potete provare con mano il Pirlì. «C’è un torneo itinerante che vuole celebrare il riconoscimento che abbiamo ottenuto dall’Unesco, ma che ha anche lo scopo di riportare all’attenzione dei bergamaschi un pezzo della nostra cultura tradizionale che alcuni hanno dimenticato. Il Pirlì non è solo un gioco: è un momento di incontro tra le persone, un’occasione di recupero di antichi spazi ludici come piazze, oratori e bar e un momento di interazione tra generazioni», conclude Patelli.
Al momento della pubblicazione di questo articolo, il programma di «Tutti in gioco!» prevede diverse tappe – una a settimana, più o meno, fino a metà novembre. Di seguito, tutte le date dei prossimi incontri del torneo (non dimenticatevi della tappa durante la «Millegradini»!):
- 14 agosto, Monasterolo del Castello – «Mercatino di Via Loj»
- 16 agosto, Rota d’Imagna – «Notte Bianca»
- 23 agosto, Albino – «Festa di S. Alessandro»
- 30 agosto, Seriate – «Festa del Pirlì»
- 5 settembre, Oggiono (LC) – «Rock in Ora»
- 6 settembre, Pradalunga – «Festa di Comunità»
- 7 settembre, Cavernago – «Caverpaga»
- 7 settembre, Scanzorosciate – «Festa del Moscato di Scanzo»
- 17 e 18 settembre, Gaverina Terme – workshop informativo
- 19, 20 e 21 settembre, Verona – «Festival Tocatì»
- 20 settembre, Luzzana – «Mercatino in Corte»
- 20-21 settembre, Bergamo – «Millegradini»
- 25 settembre, Bergamo (auditorium Olmi) – Convegno
- 27 settembre, Antegnate – «Festa di San Michele Arcangelo»
- 1° ottobre, Levate – «Festa della Pace»
- 5 ottobre, Palosco – «Palosco e… ghera öna olta»
- 11 e 12 ottobre, Gaverina Terme – semifinali e finali del torneo
- 15 ottobre, Gaverina Terme – formazione e capacity building