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Fotografie, libri e Torball per la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità del Comune di Bergamo

Articolo. Sul Sentierone la mostra “Con le mani. Con l’anima” di Alessandro Villa. Venerdì 10 la presentazione del libro “Goccia dopo goccia l’oceano”. Sabato 11 e domenica 12 dirette dei campionati italiani di Serie A di Torball

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Un’immagine della mostra Con le mani. Con l’anima

V enerdì scorso è stata la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità . Una data adatta a verificare a che punto siamo per quanto riguarda l’inclusione – parola utilizzatissima negli ambiti più disparati, ma che a volte inciampa insieme ad un disabile su un marciapiede dissestato: insomma, c’è ancora molto da fare, parola di disabile – e a continuare a “combattere ogni forma di discriminazione delle persone con disabilità” come si legge dal comunicato del Comune di Bergamo che annuncia varie iniziative collegate al 3 dicembre.

Alcune di queste si sono già svolte, come l’incontro “ Via le mani dagli occhi ” all’ExSa - Ex Carcere Sant’Agata Bergamo di giovedì 2 dicembre (un laboratorio esperienziale di danza contemporanea a cura di Roboante ); mentre venerdì 3 dicembre in tutte le scuole della città si è svolto l’evento “ Sport per tutti ”, con la distribuzione alle alunne, agli alunni e alle loro famiglie di alcuni volantini riguardanti le attività delle Associazioni del territorio che si occupano dello sport come relazione, gioco e socializzazione per la crescita personale, l’autonomia e la piena inclusione per tutti.

La disabilità ha mille facce

La disabilità non solo è alla base di episodi di discriminazione e di bullismo (a scuola, per strada, etc.), ma di strategie di distanziamento più sottili : eri “normale”, diventi disabile e gli amici, i conoscenti cominciano ad allontanarsi, a guardarti strano (non tutti per fortuna), perché magari cammini male o parli male e sei imbarazzante. Oppure, a un livello psicologico (e fobico) più profondo, come i migranti che cercano aiuto da noi, i barboni, i tossicodipendenti, gli alcolisti, anche tu disabile prefiguri la morte , ne sei un annuncio e quindi meglio evitarti, meglio liquidarti con un facile “mi dispiace” o con uno “spero che” . Quando non è vero che con la disabilità la speranza è l’ultima a morire, è la prima. Non esistono disabilità a tempo determinato, attraverso la medicina magari è possibile migliorare, ma se nasci così, disabile, così rimani. E se ci diventi, idem.

Per questo la disabilità è un fenomeno dalle mille facce , tante quante possono essere le disabilità (che è una parola generica, e come tale può voler dire tutto o niente), e provoca dolore non solo fisico, neurologico e psicologico, ma anche sociale. Di conseguenza le iniziative del Comune di Bergamo sono importanti, perché vanno ad infilarsi negli aspetti sociali della disabilità, quelli su cui si può sempre fare qualcosa – mentre per gli altri spesso non è così – tenendo presente che le situazioni di disabilità sono tante intorno a noi, magari più di quanto pensiamo: quando ad esempio camminiamo per strada, a volte possono essere evidenti, altre decisamente meno (l’avresti detto che quello lì , quello che ci sta venendo incontro ora e che cammina un po’ strano, è un disabile?). In fondo accettarle (parola sbagliata), tollerarle (parola sbagliata), comprenderle (giusta!) è una questione di educazione . Che magari parte anche da qualche numero per capire meglio il fenomeno.

Numeri disabili

Ad oggi nella città di Bergamo sono 473 le persone seguite dai Servizi sociali , di cui 412 adulti e 61 minori, che sono, questi ultimi, inseriti in progetti domiciliari e nelle iniziative estive previste all’interno del progetto cittadino sull’inclusione “ Estate insieme per tutti ”. Gli adulti sugli adulti invece sono differenti fra loro, a seconda del progetto personalizzato.

Ci sono poi 85 cittadini con disabilità complesse nei servizi socio assistenziali e socio educativi diurni, come i Centri Diurni Disabili e Centri Socio Educativi. Sono 150 quelli coinvolti nei progetti socio occupazionali, nei laboratori delle autonomie, nel progetto Senzacca per il tempo libero, negli appartamenti della città all’insegna della residenzialità leggera. Altre 54 persone con disabilità sono inserite nelle strutture residenziali, di città e provincia.

Assistenza educativa scolastica

Il Comune di Bergamo, per ciò che concerne l’assistenza educativa scolastica, organizza interventi integrati e personalizzati “in grado di favorire il raggiungimento dell’autonomia personale e sociale della persona con disabilità” (cito sempre dal comunicato). Obiettivo: l a costruzione di opportunità in grado di aprire scenari per un progetto di vita . Nell’anno scolastico 2021, sono circa 570 gli alunni con assistenza educativa scolastica, nel 2020 erano 506.

Fotografie contro l’emarginazione

La mostra fotografica “ Con le mani. Con l’anima ” (titolo assai bello) è la prima fra le iniziative che il Comune di Bergamo ha pensato per la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità. La troverete sul Sentierone fino al 9 dicembre (è iniziata il 2), e raccoglie gli scatti del fotografo Alessandro Villa , che raffigurano alcuni ragazzi disabili durante la quotidianità delle loro diverse esperienze di inserimento e integrazione nelle associazioni, nelle cooperative e nelle scuole del territorio bergamasco.

Il centro di Bergamo in questi giorni è bello più che mai: le luci di Natale, la grande ruota panoramica, la Capanna; le immagini di volti e sguardi fieramente seri , i gesti e le mani nella concentrazione del fare per vivere sono un bel dono di Natale che vi potete regalare.

La mostra affianca un bel progetto che nasce dalla collaborazione con la Commissione Volontariato del Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo e riguarda l’ Odissea . Vi hanno partecipato alcuni ragazzi delle Associazioni Costruire Integrazione e Spazio Autismo, e sono quattro degli scatti più significativi dell’esposizione.

“Con le mani. Con l’anima” è presentata anche in versione Braille ed è stata curata dall’agenzia di marketing territoriale del sistema Orobie Oros.

Libri e Torball

Venerdì 10 dicembre, dalle 20.30 alle 22.30, presso l’Auditorium di via Largo Guglielmo Rontgen, 4A a Bergamo (Zona Loreto) verrà presentato il libro “ Goccia dopo goccia l’oceano ” di Manuela Bona, Giovanni Pellegrino e Domenico Tripodi (parteciperà anche l’Assessora alle Politiche sociali Marcella Messina).

Il libro parte dalla domanda “ Può il teatro trasformare la realtà? ” e riflette su come provare a fare teatro o assistere ad uno spettacolo voglia dire assumere punti di vista diversi dal proprio . Ciò permette di incontrare modi di essere o pensare diversi, con maggiore indulgenza ed umanità. In altre parole “Goccia dopo goccia l’oceano” è la storia di un gruppo di persone che inizia a ritrovarsi per darsi reciprocamente un aiuto, un sostegno. All’inizio sono gesti semplici come piccoli laboratori, ippoterapia, bancarelle, fino ad arrivare al teatro e al racconto di un’esperienza particolare che si fa universale .

Il palco diventa strumento di incontro, luogo di sperimentazione, accoglienza, crescita. Come rito collettivo e tempo delle potenzialità, spazio del sentire e dell’essere. Il gruppo Gocce nell’Oceano è un esempio reale e concreto di inclusione, nel senso di “ stare dentro senza differenze ”. Coerentemente a ciò, il libro sarà accessibile anche per persone non vedenti e ipovedenti su supporto digitale (per info e prenotazioni: [email protected] – 347.1022652).

Sabato 11 dalle 15.00 alle 19.00 e domenica 12 dalle 8.00 alle 12.00 sarà invece l’occasione di assistere alle dirette dei campionati italiani di Serie A di Torball ( a questo link il collegamento, cliccando sulla voce “Diretta”).

Disciplina sportiva per non vedenti , nel Torball si affrontano due squadre composte da 3 giocatori (e 3 riserve) ciascuna – dotati di una benda oculare che impedisce completamente la vista e come punto di riferimento un tappetino che consente l’orientamento. Una palla dotata di campanellini permette attraverso il suono di intuire la traiettoria del pallone . Tre cordicelle tese dotate anch’esse di campanellini dividono il campo di gioco, che è lungo 16 metri e largo 7 metri, come la porta che è alta 1,30 metri.

L’obiettivo è di fare gol tirando con le mani la palla verso la porta avversaria e facendola passare sotto le cordicelle che dividono il campo. Nel caso in cui il pallone tocchi le cordicelle si commette un fallo . Il giocatore che ha commesso il fallo esce momentaneamente dal campo, fino all’azione successiva. Ogni tre falli si assegna un rigore agli avversari (punizione di squadra a tempo fermo con un solo giocatore per squadra in campo).

La partita dura 10 minuti effettivi ed è divisa in due tempi, le punizioni si eseguono a tempo fermo. Vince chi segna il maggior numero di reti . Ad oggi il Torball non è disciplina paralimpica. Peccato.

Associazionismo

Le iniziative in programma per la Giornata internazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità sono realizzate in collaborazione con le Associazioni che partecipano al Tavolo di co-progettazione del Comune di Bergamo: ANFFAS Bergamo, Omero, Associazione Genitori Presolana Acca, Phb, Spazio Autismo, Uici, Associazione Genitori Costruire Integrazione, Uildm, San Paolo In Bianco, Aipd, Cbi, Aatc, I Pellicani, Adb, Dinamico, Ens.

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