Non era un legno di lusso, quello da cui Geppetto fabbricò Pinocchio, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. Eppure, nonostante ciò, l’intagliatore dalla parrucca color polenta riuscì a trarne una bellissima marionetta. Da sempre, del resto, questo tessuto vegetale, pregiato o no, rivela l’ingegno dell’artigiano che l’ha lavorato, testimoniando la connessione profonda che intercorre fra la natura e l’uomo e simboleggiando il legame fra quest’ultimo e il territorio. Un legame millenario, che può essere riscoperto con «Serio Art ti racconta… Le Valli del Legno»: un percorso diffuso in ValSeriana e Val di Scalve all’insegna dell’arte del legno, fra storia, natura, cultura (e quindi tradizione) che, inaugurato lo scorso aprile, durerà fino a dicembre.
Un’iniziativa multidisciplinare (ricchissima di appuntamenti) promossa da Promoserio nell’ambito del tavolo «Serio Art», in collaborazione con le Comunità montane, con il patrocinio oneroso di Regione Lombardia e grazie all’organizzazione delle amministrazioni, le biblioteche, i musei e le associazioni de Le Magnifiche Valli.
«“Le Valli del legno”, oltre a rappresentare un contributo importante per l’offerta turistica dei nostri paesi, è il frutto di un’azione di rete non sempre immediata ma indispensabile per dare vita a progetti condivisi – spiega Patrizia Azzola, consigliere CdA Promoserio – Il ruolo di Promoserio è proprio questo: facilitare collaborazioni e costruire opportunità, consci che la cultura, come detto, può rivelarsi grande strumento strategico di promozione turistica per le nostre splendide valli e valore aggiunto per residenti e visitatori».
Otto aree tematiche per più di 50 appuntamenti
Sono 52 gli eventi che, articolati su 32 Comuni e 14 musei, esploreranno le molteplici sfaccettature del legno, coinvolgendo il pubblico alla scoperta dei saperi di un tempo e che, parlando di comunità e bellezza, gettano un ponte fra memoria e innovazione. Il tutto grazie alle aree tematiche in cui viene suddiviso il calendario che offrono occasioni di approfondimento e scoperta a pubblici differenti, non solo appassionati di arte e cultura ma anche bambini, amanti delle attività outdoor e delle tradizioni locali. Il programma infatti si snoda come un sentiero che attraversa i boschi, entra nelle botteghe, si affaccia sui roccoli, risuona nei musei e anima le piazze dei borghi. Le esperienze in natura sono le protagoniste della proposta: si camminerà tra i castagneti del Misma a Pradalunga (18 maggio, con ritrovo alle 8.30 presso il Laboratorio delle Pietre coti) o lungo il «Sentiero delle Piante Parlanti» a Colere, si ascolteranno storie ai piedi dei grandi cedri del Monte Farno e si esplorerà la bellezza silenziosa dei roccoli, accompagnati da musica jazz e degustazioni a chilometro zero.
Luoghi apparentemente ordinari si trasformeranno in teatri di emozioni e conoscenza, dove alberi, sentieri e panorami diventeranno compagni di viaggio. A fare da contrappunto, i laboratori e workshop offriranno occasioni preziose di apprendimento e creatività: corsi di intaglio e decorazione del legno, disegno naturalistico, illustrazione botanica al Parco Paleontologico di Cene, artigianato per bambini e adulti a Valgoglio, Vilminore di Scalve e Schilpario, mandala vegetali, carta riciclata, legno scolpito a Fino del Monte e Albino. La manualità si intreccerà con l’immaginazione e ogni gesto diventerà un modo per entrare in contatto con la materia, con la natura, con se stessi.
Al cuore del programma c’è anche la dimensione del saper fare tradizionale, che si ritrova in eventi iconici come la celebrazione del Màs tra Ardesio e Ponte Nossa, una pratica secolare che coinvolge tutta la comunità e si rinnova ogni primavera tra mostre, cortei e riti collettivi. Le botteghe storiche, come la Segheria Fornoni di Villa d’Ogna, si apriranno al pubblico, mentre la Ciodera di Gandino – ultimo esempio del suo genere in Italia – diventa testimonianza viva di un uso del legno legato alla tradizione tessile. Anche eventi fortemente identitari, come le aperture delle Cascate del Serio, diventeranno occasioni per valorizzare usi e costumi legati a questa tematica.
Non mancheranno anche le occasioni per approfondire il patrimonio artistico delle valli, con numerose visite dedicate all’opera della famiglia Fantoni – nella «loro» Casa Museo di Rovetta –, protagonista dell’intaglio ligneo bergamasco tra Quattrocento e Settecento. Le visite guidate e i percorsi tematici saranno proposti anche a Gandino, tra il Museo della Basilica e altre chiese sussidiarie (25 maggio, 1 e 2 giugno alle 15 con ritrovo al Museo della Basilica), e sono pensati per valorizzare la bellezza e la spiritualità racchiuse nelle opere d’arte del territorio, tra musei, oratori e basiliche. La materia viva del legno diventerà anche uno strumento di suono e narrazione. Il programma proporrà spettacoli teatrali ad Alzano Lombardo, letture sceniche itineranti, concerti tra le montagne e performance musicali inedite, come quelle del progetto «Controvento» a Cerete o del quintetto di legni che chiuderà l’anno a Cene. La cultura si fa così esperienza multisensoriale, dove vista, tatto, suono e gusto si tessono continuamente.
A completare l’offerta, mostre personali, esposizioni collettive e rassegne fotografiche a Gandellino, Valgoglio, Colere e Cene, che racconteranno il legno come ispirazione artistica e soggetto narrativo, mentre le conferenze affronteranno il legno da una prospettiva storica, industriale, ambientale. Dalla lavorazione tradizionale alla sfida dell’innovazione tecnologica, ogni evento è l’occasione per riflettere sul ruolo di questa risorsa naturale nella costruzione di comunità resilienti, consapevoli e creative.
Sei tour guidati (con bus navetta)
Sono proprio le visite guidate a fare de «Le Valli del Legno» un’esperienza immersiva e a confermarne la ramificazione sul territorio: sei nuovi itinerari (da percorrere con bus navetta) accompagneranno i partecipanti attraverso l’articolata produzione artistica della Bottega dei Fantoni, ma anche alla scoperta dei polittici, opere d’arte di grande pregio che caratterizzano e connotano molti luoghi sacri delle due valli. Dopo le date del 26 aprile (sagrestie di Alzano Lombardo, chiesa Parrocchiale di Vertova, basilica di Santa Maria Assunta di Clusone e Oratorio dei Disciplini) e del 10 maggio (polittico di Cima da Conegliano a Olera di Alzano Lombardo, ancona del Bussolo in San Bartolomeo ad Albino e polittico di San Pietro nella chiesa di San Pietro a Desenzano di Albino), alle 14.30 di domenica 13 luglio un tour porterà gli iscritti a conoscere il polittico del Santuario della Madonna delle Lacrime a Ponte Nossa, quello della Visitazione al Santuario della Madonna del Frassino di Oneta e quello della Trinità nella Santissima Trinità di Casnigo (ritrovo all’Infopoint ValSeriana di Ponte Nossa, costo: 12 euro).
Si proseguirà venerdì 8 agosto con la Casa Museo Fantoni di Rovetta, la chiesa Parrocchiale di Onore e la Chiesa parrocchiale di Castione della Presolana (ritrovo alle 16, presso la Casa Museo Fantoni di Rovetta; costo: 20 euro). Sabato 6 settembre, invece, sarà la volta del polittico di San Bartolomeo (nella chiesa di Boario, a Gromo), della Pala di Ognissanti (chiesa di Gromo) e dell’ancona di Santa Maria Assunta nella chiesa di Valgoglio (ritrovo ore 14.30, al parcheggio del Borgo, a Gromo; costo: 12 euro). Infine, venerdì 14 novembre tappa alle chiese Parrocchiali di Rovetta, di Ardesio e di Gandino (ritrovo alle 14.30, presso la chiesa Parrocchiale di Rovetta; costo: 15 euro). La prenotazione, per ogni visita, è obbligatoria.
«Le Valli del Legno» sono un invito a rallentare, osservare, ascoltare e lasciarsi guidare da una materia che parla la lingua del tempo, della cura e dell’essenzialità. Un viaggio corale che unisce borghi, artisti, artigiani, famiglie e visitatori in un racconto condiviso che affonda le radici nel passato ma che guarda con coraggio al futuro. Tra le molte proposte del calendario della rassegna è disponibile anche una bibliografia tematica, curata dal Sistema Bibliotecario della Valle Seriana, che offrirà interessanti spunti di approfondimento. Un’attenzione particolare sarà riservata anche all’arte delle giovani generazioni, che saranno chiamate a ideare progetti artistici grazie alla prima call per artisti e designer delle «magnifiche valli». Nel corso dei prossimi mesi, in collaborazione con enti e associazioni del territorio, saranno definite e pubblicate le linee guida di questo nuovo progetto. L’obiettivo? Implementare il patrimonio culturale con nuove opere funzionali e sostenibili ispirate al legno e al paesaggio naturale.
Tutte le informazioni sulla rassegna e sugli appuntamenti in programma, con tutti gli aggiornamenti, sono disponibili sul sito ufficiale.