Prendete un pomeriggio d’autunno, di quelli scaldati dalle note ottobrate che sempre di più caratterizzano le nostre latitudini. I raggi del sole che riflettono il giallo e l’arancio degli ippocastani pronti al letargo, il rumore delle foglie che si spezzano sotto i vostri piedi, il calore che si appoggia sui vostri cappotti. Aggiungete a tutto ciò qualche fragranza orientale, il dolce profumo delle frittelle provenienti dal Nord Europa e l’intenso odore del vin brulé: avrete così la ricetta per il fine settimana perfetto.
A regalarvelo ci penseranno i «Mercatanti in Fiera», un evento unico che da oltre due decenni anima il Sentierone con le sue specialità e le sue tradizioni che sanno mischiare la cultura italiana con quelle provenienti da tutto il mondo. Un viaggio colorato e variegato in giro per il mondo giunto alla ventitreesima edizione e che si prepara a vivere una serie di novità in programma da giovedì 16 a domenica 19 ottobre, lungo il centro di Bergamo dalle 9 alle 24.
L’iniziativa, promossa da Anva Confesercenti in collaborazione con Promozioni Confesercenti Bergamo, è diventato ormai un appuntamento fisso per i bergamaschi e non solo che, dalle Colonne di Prato alla Chiesa di San Bartolomeo, possono in pochi metri raggiungere qualsiasi località del mondo, dall’Austria alla Francia passando per Spagna, Germania, Grecia, Lituania, Inghilterra, Olanda, Eritrea, Brasile e Messico. Come si suol dire, ce ne sarà veramente per tutti i gusti con lo street food che la farà da padrona grazie ai numerosi banchi che affiancheranno il percorso più celebre di Bergamo e provincia.
Vi sarà infatti l’opportunità di assaggiare cibi completamente differenti, dalle mini crepes olandesi, che ormai rappresentano un caposaldo per i «Mercatanti», ai formaggi francesi con il loro gusto accesso e impossibile da non riconoscere. Al loro fianco emergeranno i piatti della cucina tex-mex con tacos e quesadillas, per non parlare delle birre bavaresi e delle delizie polacche proposte da Domagala Marcin che, anche quest’anno, ha deciso di fare tappa a Bergamo durante il suo viaggio in Italia.
«Siamo venuti la prima volta a Bergamo circa vent’anni fa, quando portammo la nostra griglia rossa rotonda che è famosa in tutta la Polonia e con cui abbiamo una foto anche con Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II. Da allora ci siamo modernizzati e ora siamo presenti con attrezzi più nuovi e più belli. Quando siamo qui, durante i quattro giorni, siamo sempre pieni di clienti che tornano da noi per assaggiare le nostre delizie, dalla kiełbasa, che è una salsiccia tipica polacca, al gulash senza dimenticare il bigos che noi produciamo con una carne molto tenera – spiega Marcin – Dopo che ce li hanno chiesti per tanti anni, presenteremo per la prima volta anche i pierogi, ravioli riempiti di patate e formaggio, che possono essere cotti o fritti, ma noi consigliamo quest’ultima versione».
Fra le novità provenienti dall’estero ci sarà un banco dedicato alla cucina cinese dove gustare i tipici ravioli, così come non potrà mancare lo stand di «Clem It Epics and Love», che permetterà di allenare l’olfatto anche dei più esperti con flagranze ricercate provenienti da paesi esotici: «Da diversi anni che provo a partecipare a questa manifestazione, ma ho dovuto aspettare che si aprisse un posto. Quest’anno ci siamo riusciti e ci aspettiamo che vengano a trovarci in molti – sottolinea Clement Abadie, titolare dello stand – Proporremo innanzitutto spezie per té provenienti da tutto il mondo, dall’India così come dal Marocco. Ci sarà il té di Natale che va già molto di moda in questo periodo, così come il karkadè dell’Egitto che ha un sapore molto fruttato e piace particolarmente agli italiani; e il fior di mele che unirà tipologie diverse di mele con anice stellato e cannella. Sul fronte spezie ci sarà il satè che è un mix di flagranze provenienti dall’Indonesia e che serve per accompagnare la cottura di patate e arrosto».
L’Italia non poteva mancare all’appuntamento ed ecco che saliranno così a quattordici le regioni coinvolte sul fronte food, con la Valle d’Aosta che presenterà per la prima volta una serie di prodotti tipici come l’inconfondibile fonduta e la celebre fontina, con cui non potranno mancare le tegole valdostane, dolci a base di nocciole, mandorle, zucchero, uova, farina e vaniglia. Dal Nord al Sud, il viaggio nell’Italia culinaria non potrà mancare di far tappa in Puglia con un nuovo stand dedicato ai dolci del «Tacco dello Stivale» con i pasticciotti leccesi e «tette delle monache» al centro dell’attenzione.
Per la prima volta ci sarà anche l’occasione di gustare piatti della cucina vegetariana e vegana proposti da Artisan Cafè, che amplierà l’offerta provenienti dai laboratori di via San Bernardino 53: «Saremo presenti per il secondo anno. Lo scorso anno eravamo presenti soltanto con i nostri gin e toniche artigianali, le uniche made in Bergamo che produciamo a Bagnatica. Quest’anno Confesercenti ci ha coinvolto anche con uno stand completamente vegano, che proporrà sia dolci che cibi salati – aggiunge Marty Van De Kamp, titolare di Artisan Cafè – Proporremo infatti le “pettole”, note in bergamasco con il nome di “fritole”, che sono delle palle di pasta della pizza fritte con dentro olive o pomodori secchi a cui si aggiungono salse a scelta. Lo scorso anno è stata la prima volta per la casetta dei gin e la risposta è stata ottima. Ora proviamo con la cucina vegana, ma già nel nostro cocktail bar offriamo prelibatezze di questo genere e sono molto apprezzate non solo da chi ha scelto di fare questa scelta etica».
I «Mercatanti in Fiera» non saranno soltanto cibo, ma anche oggetti di artigianato che consentiranno di conoscere ancora più altre culture. Ci saranno tessuti pregiati, ceramiche, decorazioni, oggetti handmade e pezzi unici, ideali per chi ama portare a casa un ricordo originale o anticipare i regali. Fra i nuovi oggetti a disposizione ci saranno manufatti provenienti dall’Egitto e in sughero dal Portogallo. Insomma, se volete animare il vostro autunno, dovete fare un salto ai «Mercatanti in Fiera», l’unico luogo dove è possibile conoscere il mondo senza lasciare la città.