93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Alcuni consigli per accendere con successo il fuoco del camino. Il segreto dell’accensione dall’alto

Articolo. Scegliere la legna giusta (che deve essere asciutta): le essenze dure come faggio, quercia o frassino hanno una resa più alta e bruciano lentamente. E poi mettete i pezzi grandi sotto e i piccoli sopra

Lettura meno di un minuto.

Nelle case di montagna, il calore del Natale ha un solo nome: quello del fuoco, che sia della stufa o del camino. Curarlo, accenderlo e mantenerlo «come si deve», significa consumare meno legna, produrre meno fumo (e quindi meno inquinanti) e scaldare di più. I nostri nonni lo sapevano: impariamo da loro. Il primo passo è scegliere la legna giusta.

Le essenze dure come faggio, quercia o frassino hanno una resa più alta e bruciano lentamente. È fondamentale che la legna sia asciutta: deve stagionare da 6 a 12 mesi, perché la legna umida brucia male, scalda poco e produce molto più particolato.

Poi c’è il metodo di accensione. La tecnica “dall’alto”, la più consigliata, prevede di mettere i pezzi più grossi sotto e accendere i piccoli sopra. La fiamma scende lentamente, brucia in modo più pulito, genera meno fumo e riduce l’accumulo di fuliggine nella canna fumaria. È un gesto semplice che può migliorare l’efficienza di camino e stufa senza alcun investimento.

La manutenzione è altrettanto importante: canna fumaria pulita, prese d’aria libere, stufe controllate periodicamente. Un impianto ben curato consuma meno e riduce il rischio di dispersioni e fumi nocivi.

Accendere il fuoco può essere un gesto di maggiore cura per l’ambiente, se fatto con i giusti accorgimenti. E mentre la casa si scalda e il crepitio accompagna l’avvicinarsi del Natale, ritroviamo il calore di una tradizione che unisce responsabilità e intimità.

Approfondimenti