Botanica degli affetti
Dal 20 giugno al 31 agosto sarà visitabile presso la sezione di Città Alta dell'Orto Botanico la mostra temporanea dell'artista Meri Gorni.
Un'esplorazione poetica e visiva del legame profondo tra l’essere umano e il mondo vegetale, tra anatomia e paesaggio interiore. La mostra invita a guardare agli alberi non solo come presenze silenziose nella natura, ma come specchi del nostro corpo e della nostra memoria. Degli alberi sappiamo ancora poco, ma ho sempre immaginato la loro presenza in noi: il tronco-spina dorsale e le radici-osso sacro. We still know little about trees but I have always imagined their presence within us: the trunk-spine and the roots-sacral vertebra. Mostra nel ciclo «Le Piante e l'Arte».
Inaugurazione venerdì 20 giugno alle 17,30. Incontro con l'artista Meri Gorni con accompagnamento poetico di Giusi Quarenghi.
La mostra sarà aperta fino al 31 agosto 2025, negli orari di apertura dell’ Orto Botanico.
Meri Gorni
Meri Gorni (Milano, 1958) è artista visiva, scrittrice e filmmaker. La sua ricerca attraversa la scrittura, il disegno, la fotografia e il video, con una forte impronta poetica e narrativa. Laureata in Filosofia, vive e lavora tra Milano e Paderno Dugnano. Al centro del suo lavoro ci sono la parola e l’immagine, la memoria e lo spazio intimo: oggetti, stanze, gesti quotidiani diventano materiali di riflessione visiva e affettiva. Ha esposto in importanti spazi e istituzioni italiane e internazionali, tra cui la Nuova Galleria Morone (Milano), il Museo PAV, la GAM di Torino, il Garage Museum (Mosca) e il Mart di Rovereto. I suoi libri d’artista fanno parte di collezioni come la J. Watson Library del Metropolitan Museum (New York).
