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«Musica Mirabilis», a Clusone il primo Concorso internazionale dedicato a Giovanni Legrenzi

Articolo. Oltre ai concerti, l’edizione 2025 del festival si distingue per la selezione dedicata ai musicisti emergenti del panorama europeo di musica barocca

Lettura 4 min.

È un autunno vivace, profondo e ricco di scoperte quello che si vivrà a Clusone in questo 2025: è da poco iniziata infatti – con una piccola anteprima estiva – la nuova edizione del festival «Musica Mirabilis», in programma fino al 25 ottobre e organizzato dal Comune di Clusone con il Collegium Vocale et Instrumentale Nova Ars Cantandi in collaborazione con Promoserio. La rassegna riporta nella splendida perla della ValSeriana la musica del grande compositore barocco Giovanni Legrenzi, un autore che – grazie anche lungimirante attenzione dei direttori artistici di questa kermesse, i maestri Giovanni Acciai e Ivana Valotti – oggi è vivo più che mai.

«Legrenzi – spiega Acciai – è un compositore che non merita assolutamente l’oltraggio dell’abbandono e il silenzio assordante della sua musica negli scaffali delle biblioteche: un autore come lui, che ha fatto sua la lezione di Monteverdi e l’ha condotta ad un ulteriore livello, deve vivere attraverso le esecuzioni, ed è proprio quello che “Musica Mirabilis”, ancora una volta, si pone come obiettivo centrale, ovvero recuperare tutto il patrimonio di Legrenzi ed eseguirlo nella sua Clusone».

Giunti al quarto anno di questo appuntamento, ci si avvicina sempre di più al momento clou, il 2026, quando si celebrerà il 400esimo anniversario dalla nascita del celebre autore clusonese. Quest’anno, però non ci si limiterà ai concerti. «Musica Mirabilis» ha infatti voluto andare oltre, proponendo non solo diversi capolavori legrenziani in prima esecuzione moderna – come la «Messa Lauretana» o il «Vespro della Beata Vergine op. 5», eseguito il 14 agosto nella Basilica di Santa Maria Assunta: «un autentico successo, con un pubblico attentissimo», confessa Acciai) – e allargando la proposta si giovani musicisti con un concorso specifico, il primo Concorso internazionale «Giovanni Legrenzi». «Il concorso nasce dalla volontà di proseguire il percorso di valorizzazione dell’opera musicale del compositore clusonese – dichiara il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini e di favorire la conoscenza e la diffusione dell’opera musicale fra i giovani cantanti e musicisti. Sin dall’esordio nel 2022, abbiamo ideato il festival non come semplice evento ma come progetto culturale interdisciplinare dal forte valore artistico e dalla profonda connotazione territoriale. Perciò siamo davvero orgogliosi di ospitare, nel 2025, il primo concorso del festival che richiamerà l’attenzione di giovani musicisti e cantanti internazionali».

Il concorso è stato riservato alle nuove generazioni di musicisti e cantanti (under 35) di provenienza europea, con lo scopo di individuare talenti vocali ed ensemble strumentali emergenti da avviare alla carriera concertistica e da coinvolgere nella programmazione artistica del festival internazionale «Giovanni Legrenzi» e di altre iniziative legate al genio clusonese.

Il concorso

Partecipare a un concorso, innanzitutto, vuol dire mettersi in gioco puntando all’eccellenza tenendo sempre al centro lo scambio positivo con gli altri concorrenti: «Un concorso musicale – racconta Giovanni Acciai non è soltanto la celebrazione del talento del musicista che vi partecipa, ma è un’opportunità preziosa per la sua crescita e per il suo riconoscimento artistico, individuale e collettivo. Colui che prende parte a una competizione, porta con sé una storia unica di dedizione e di passione, un crescendo continuo scandito da ore e ore di pratica alla ricerca dell’eccellenza. Il concorso deve incarnare lo spirito comunitario, dove ogni nota risuona come emblema dello sforzo mentale e fisico che ogni musicista mette nel suo percorso. Tutti sono convinti che questa iniziativa lascerà qualcosa in più dentro di loro».

Inoltre, la perla artistica e culturale che rappresenta Clusone è sicuramente un punto a favore per una bellissima esperienza: «Clusone è un borgo che ti accoglie, ti fa sentire già parte del suo tessuto culturale», conferma il direttore artistico di «Musica Mirabilis». Il concorso, di cui le prove eliminatorie e i concerti dei vincitori si svolgeranno tra settembre ed ottobre (canto barocco dal 23 al 27 settembre; ensemble strumentali dal 23 al 25 ottobre), vedrà le splendide chiese di Clusone come location delle fasi finali della selezione, con i concerti che si terranno nella Chiesa del Paradiso. Le adesioni sono state molteplici: «Per quanto riguarda il canto barocco, abbiamo avuto 29 candidature, provenienti da tutta Europa: di queste ne abbiamo selezionate 27, tutte di altissimo livello artistico. Per quanto riguarda i gruppi strumentali abbiamo ammesso 6 partecipanti, composti da giovani promesse nel mondo della musica antica, anche questi di altissimo profilo. Sarà quindi difficile poter scegliere un vincitore», confida Acciai.

I finalisti avranno la possibilità di esibirsi in concerti conclusivi nella città, e i vincitori – oltre a un premio in denaro – parteciperanno alla prossima edizione di «Musica Mirabilis» in qualità di esecutori, e saranno ospiti in altre rassegne importanti nel territorio e non solo.

Due giurie d’eccezione

Il primo Concorso «Giovanni Legrenzi», oltre ad essere inserito in un contesto così prestigioso come il festival, vanta una giuria di altissimo profilo artistico e musicale, dalla direzione d’orchestra alla critica musicale. È ancora una volta Giovanni Acciai a presentarci i giurati: «Per rendere autorevole la nostra proposta, abbiamo coinvolto in qualità di giudici alcuni tra i più importanti musicisti del panorama italiano ed europeo: per quanto riguarda il canto barocco, il presidente di giuria sarà Lionel Meunier, direttore dell’ensemble Vox Luminis. Tra i giurati, oltre a me, ci saranno il soprano Marinella Pennicchi, l’organista Gianluca Ferrarini e Sandro Cappelletto, musicologo e musicista raffinato. Per quanto riguarda gli ensemble strumentali il presidente sarà Christophe Rousset, uno dei più acclarati musicisti internazionali, Luca Giardini, Alessandro De Marchi, Ivana Valotti, e il musicologo Angelo Foletto: una giuria dunque eterogenea, composta non solo da musicisti, ma da personalità anche “assuefatte all’ascolto” che possono dare molto al nostro concorso».

Clusone e l’amore verso Legrenzi

Concorsi partecipati e concerti affollati confermano ancora di più il fatto che la perla della ValSeriana, Clusone, abbia davvero a cuore uno dei suoi figli più famosi: «Clusone è ricchissimo di eccellenze artistiche e culturali, chiese ed edifici di grande fascino, capaci di incantare. Per noi di “Musica Mirabilis” è un onore e un piacere poterci esibire e proporre Legrenzi in luoghi così affascinanti. Inoltre, il pubblico è dalla nostra parte: abbiamo creato un ascolto attento durante tutti gli eventi, con spettatori provenienti anche da Napoli. L’attenzione, inoltre, dell’amministrazione comunale e di tutti gli enti che, anche quest’anno, hanno reso possibile ancora una volta questo festival, è sintomo di un interesse vero: ci riteniamo fortunati, in quanto c’è un team attivo che lavora a pieno regime per valorizzare un patrimonio. Patrimonio sul quale bisogna erigere l’arte di Giovanni Legrenzi, lontano dalle biblioteche ma a disposizione di tutti», conclude Giovanni Acciai.

Prima del concerto dei vincitori del concorso di canto barocco, in programma sabato 27 settembre, la quarta stagione concertistica proporrà sabato 20 settembre, alle 20.30 nella Chiesa di San Defendente, «Ardore e malinconia. Un viaggio strumentale veneziano attorno all’opera X (La Cetra) di Giovanni Legrenzi», eseguita dall’ensemble Sezione aurea con Luca Giardini, al violino e alla direzione.

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale di «Musica Mirabilis».

Il festival è reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana e BIM e al main sponsor BCC Milano. Ha il patrocinio del Comune di Bergamo, Ferrara e Venezia ed è realizzato in collaborazione con Fondazione MIA e La società del Quartetto di Bergamo.

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