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Tre ricette dal mondo per celebrare Ognissanti e il giorno dei defunti

Articolo. Le tradizioni popolari di queste feste cristiane in Messico, in Spagna e nelle Filippine hanno a che fare anche con il cibo. Paste di mandorla e patate dolci, torte di riso e snack di mais: siete sicuri di voler continuare con le fave dei morti?

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Archiviato il cambio dell’ora e chiuso il mese di ottobre, arriva la settimana in cui si celebrano le festività di Ognissanti e della commemorazione dei defunti. Queste ricorrenze fanno parte della tradizione di diverse culture, non solo della nostra. E se per quest’anno volete cimentarvi in qualcosa di nuovo, mettendo da parte le tipiche fave dei morti, ecco alcune idee per voi.

Dìa de los Muertos in Messico

Tra le festività della cultura messicana e di altre comunità sudamericane, il Dìa de los Muertos è forse quella più nota. Si crede che per questa festa le anime dei defunti tornino a far visita al mondo dei vivi, ed è una ricorrenza tanto tradizionale da essere stata dichiarata nel 2008 dall’UNESCO «Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità».

Durante questa giornata, celebrata tra il 1° e il 2 novembre, le persone si riuniscono per onorare i propri cari con una serie di tradizioni e rituali. Vengono allestiti gli altari dei morti, decorati con delle offerte come fiori, candele, cibi e oggetti personali dei defunti. Ci si veste con gli abiti tradizionali e si sfila per strada in onore delle persone care.

Il cibo riveste un ruolo molto importante per il Dìa de los Muertos. Simbolo per eccellenza di questo giorno sono le calaveras, dei teschi decorati realizzati con zucchero o con cioccolato, che si mangiano e regalano proprio in questo periodo dell’anno. Un altro piatto tradizionale è il Pan de Muerto, un pane dolce preparato con latte, farina, uova, burro e zucchero, aromatizzato con semi di anice e scorza d’arancia. Per il giorno dei morti, i messicani preparano anche i tamales, involtini di mais ripieni di carne, formaggio e salse e cotti al vapore all’interno di una foglia di mais.

La ricetta dei tamales

Iniziate mescolando 500 gr di farina di mais con 2 cucchiaini di lievito. In una ciotola mettete 250 gr di olio di semi e unite le polveri poco alla volta, mescolate fino ad ottenere una massa omogenea. Aggiungete qualche mestolo di brodo di pollo caldo, continuando a mescolare fino ad ottenere un impasto morbido (ma non liquido) e aggiustate di sale.

Ammorbidite delle foglie di mais in acqua calda, asciugatele e tenete da parte. Preparate il ripieno utilizzando gli ingredienti che preferite: carne trita di maiale o di pollo cotta in un soffritto e aromatizzata con delle spezie, verdure, e formaggio. Prendete una foglia di mais ammorbidita, mettete una porzione dell’impasto di mais al centro e aggiungete il ripieno. Arrotolate la foglia di mais intorno alla miscela in modo che sia ben sigillata e legate con uno spago da cucina. Cuocete i tamales in una pentola a vapore per almeno un’ora. Serviteli caldi: aprite l’involucro della foglia di mais e abbinateli alla vostra salsa preferita.

Dìa de Todos los Santos in Spagna

Il 1° novembre è festa anche in Spagna, dove si celebra Ognissanti. Come in altri paesi cattolici, questa giornata serve ad onorare tutti i santi che non hanno una giornata specifica nel calendario liturgico. Durante questa giornata, gli spagnoli fanno visita ai cimiteri, portano fiori freschi e accendono candele sulle tombe dei propri cari defunti.

La tradizione continua poi a tavola, in compagnia della famiglia, dove si mangiano dolcetti come gli huesos de Santo (ossa dei santi) e i buñuelos (frittelle). I primi sono cilindri di pasta simili a cannoncini e ripieni di marmellata, crema alla vaniglia o al cioccolato. I secondi sono frittelle dolci ricoperte di zucchero a velo e farcite con crema o cioccolato.

Nelle regioni della Catalogna, nella Comunità Valenciana e alle Isole Baleari si preparano anche i panellets, golosi dolci a base di pasta di mandorla, zucchero e patate dolci che vengono modellati a forma di piccoli dischi. In alcuni casi sono farciti con frutta candita o marmellata, e vengono accompagnati da altri ingredienti stagionali: le castagne arrostite, i dolci con la zucca e un calice di vino dolce.

La ricetta dei panellets

Per preparare i panellets catalani, cominciate cuocendo 200 gr di patate dolci finché sono ben cotte e fate raffreddare a temperatura ambiente. Schiacciatele con una forchetta e unite 200 gr di mandorle macinate, 200 gr di zucchero a velo, un tuorlo d’uovo e aroma di vaniglia a piacere. Mescolate bene gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo, morbido ma non troppo appiccicoso.

Con le mani infarinate, date all’impasto la forma di piccole palline. Tradizionalmente, i panellets hanno la forma di piccole ciambelle o cordoncini. Dopo aver formato i panellets, fateli rotolare in granella di pinoli o nocciole. Disponete i panellets sulla teglia da forno foderata e cuoceteli a 180° per circa 15-20 minuti, o fino a quando diventano dorati. Assicuratevi di girarli a metà cottura per ottenere una doratura uniforme.

Undas nelle Filippine

I giorni dei Santi e dei Morti (Undas) sono ricorrenze cattoliche molto sentite nelle Filippine, dove per tradizione le famiglie si riuniscono per onorare i cari defunti e visitare i cimiteri. Le tombe dei propri famigliari vengono pulite e addobbate, in una pratica che si chiama paggagandir. Non mancano i fiori freschi, ma anche le candele e le lanterne colorate che – accese durante la notte – creano un bellissimo spettacolo di luci. Questa usanza rappresenta l’illuminazione del cammino per le anime dei defunti.

La tradizione culinaria di Undas non si consuma a tavola, ma direttamente nei cimiteri, dove le famiglie organizzano dei picnic commemorativi attorno alle tombe dei propri cari. Nel menù troviamo la bibingka, una torta di riso cotta nel forno a legna e servita con uova e formaggio, oppure i kakanin, termine che indica dei dolci a base di riso preparati in diverse versioni a seconda della regione in cui vengono cucinati.

La ricetta del kakanin

In una pentola mettete 300 gr di farina di riso, 200 gr di zucchero, 400 ml di latte di cocco e 100 ml di acqua. Mescolate bene gli ingredienti con una frusta fino a ottenere una miscela liscia e senza grumi. Aggiungete una presa di sale. Mettete la pentola sul fuoco a fiamma media-bassa e cuocete il composto, mescolando costantemente per evitare che si attacchi al fondo della pentola, fino ad addensare. Serviranno circa 15 minuti.

Versate ora il tutto in una teglia foderata e livellate la superficie. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente fino a quando il kakanin è solidificato. Tagliatelo a quadrotti e spolverate con il cocco grattugiato.

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