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Con «MADE Film Festival» Bergamo diventa capitale della cultura d’impresa

Articolo. Questo fine settimana, presso «Lo Schermo Bianco» di Daste Bergamo, andrà in scena la prima edizione della rassegna che intende valorizzare il patrimonio imprenditoriale attraverso proiezioni, approfondimenti e incontri con registi. Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso libero e gratuito

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Gandini, After Work

Il legame tra la nostra terra e il mondo del lavoro è talmente forte che possiamo tranquillamente dire che nel dna di ogni bergamasco c’è il lavoro. La nostra provincia è da sempre conosciuta e apprezzata infatti come una terra di «gran lavoratori». Un patrimonio di valori che ha attraversato generazioni di donne di uomini e che oggi si respira ancor più grazie all’esempio di tante eccellenze imprenditoriali, realtà industriali e medie piccole imprese che, ogni giorno, accolgono nelle loro sedi migliaia e migliaia di lavoratori.

Una vera e propria cultura d’impresa che sarà al centro di «MADE Film Festival», la rassegna ideata da Camera di Commercio di Bergamo che questo fine settimana a Bergamo (da venerdì 22 a domenica 24 settembre) permetterà di raccontare, analizzare e valorizzare il “saper fare” attraverso uno sguardo particolare sul mondo della manifattura: nuovi mezzi, nuove prospettive e nuovi linguaggi per coglierne sfumature e complessità.

Il programma

La tre giorni sarà ricca di spunti ed appuntamenti che si focalizzeranno in modo particolare sul linguaggio audiovisivo con proiezioni gratuite per tutto il pubblico presso la sala cinematografica «Lo Schermo Bianco» di Daste Bergamo.

La prima edizione della rassegna scatterà ufficialmente venerdì alle 17.30 con i saluti delle autorità e con le prime pellicole che “coccoleranno” i presenti con le più belle immagini del mondo dell’impresa. Le opere in concorso per «MADE Competition» sono ventisette e provengono da tutta Italia. Le proiezioni si susseguiranno sul grande schermo di Daste anche nella giornata di sabato, quando la giuria del festival – composta dal Presidente di Museimpresa Antonio Calabrò, dal docente di Storia dell’economia dell’industria dell’Università Bocconi di Milano Andrea Colli e dalla regista e fondatrice del «Muse Factory» Francesca Molteni – si riunirà per decidere i vincitori.

Nella serata di sabato, a partire dalle 20.30, la giuria assegnerà infatti il Premio «MADE Film Festival» al miglior Corporate Movie del concorso. A conferire l’ambito riconoscimento sarà la Camera di Commercio di Bergamo, mentre la Camera di Commercio di Brescia assegnerà il Premio Speciale «FUTURA» all’opera che si sarà distinta sui temi della sostenibilità e di un’attenzione green. A decidere il riconoscimento sarà un’altra giuria, composta dal presidente di Fondazione Symbola Ermete Realacci, dal docente di Cinema, Fotografia e Televisione al DAMS dell’Università Cattolica di Miano Massimo Locatelli e dalla filantropa Umberta Gnutti Gussalli Beretta.

La serata sarà inoltre impreziosita dalla presentazione e dalla premiazione dei lavori di «MADE IN», la residenza artistica che ha permesso ai partecipanti di creare un’opera audiovisiva originale a partire dal materiale d’archivio messo a disposizione dai partner del progetto. In particolare, i quattro artisti selezionati – Niccolò Beretti, Davide Minotti, Giovanni Montagnana e Joe Piras – riceveranno un riconoscimento da parte di Confindustria Bergamo.

Nel pomeriggio di sabato ci sarà anche uno spazio dedicato ad approfondimenti e dibattiti sullo storytelling del mondo del lavoro. La sezione «MADE Talks» offrirà così, a partire dalle 14 con i saluti del presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni, due panel particolari. Il primo, dal titolo «Benfatto, an artisan story – case study», sarà dedicato alla promozione dell’eccellenza artigiana Made in Italy ed è a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con Confartigianato Imprese. Il secondo invece, alle 15, si concentrerà grazie a Storyfactory su «Audiovisivo e Purpose: raccontare l’anima delle imprese». Al termine della sezione, alle 16, proseguiranno le proiezioni delle opere in concorso.

Tra i lavori in concorso, il pubblico potrà conoscere la storia, l’evoluzione e il tessuto imprenditoriale di diverse realtà del territorio locale, italiano e internazionale: dalla Sangalli Spa di Mapello ai Vinaioli del Friuli, da Lovato Electric di Gorle al Gruppo Brescia Mobilità, passando per Maserati, Bmet Srl di Noale, per il produttore mondiale giapponese di fotocopiatrici Konica Minolta e Gewiss.

Grandi classici

L’ultimo giorno di festival, domenica 24 settembre dalle 17.30, sarà dedicato alla proiezione di grandi classici con alcuni corti di Ermanno Olmi e a una retrospettiva che vede protagonisti Olmi e Godard con la proiezione di «La diga del ghiaccio» di Olmi e «Opération Béton» di Jean-Luc Godard. «La diga del ghiaccio» è un documentario realizzato durante la costruzione della diga di Sabbione, lo sbarramento artificiale situato a 1460 metri sul livello del mare in alta Val Formazza e il più grande bacino idroelettrico Enel del Piemonte. Il corto, della durata di 10 minuti, è stata la prima opera del regista bergamasco, che ha saputo trasferire sullo schermo non solo l’evoluzione dei lavori, ma anche le fatiche degli uomini impegnati in quota, divisi tra la paura di uno scoppio di mine e la nostalgia di casa. «Opération Béton» ha segnato invece il debutto registico di Jean-Luc Godard, che ha impresso su pellicola la costruzione della più alta diga d’Europa, la Grande Dixence in Svizzera.

Tutte le serate della manifestazione si chiuderanno con tre capolavori d’autore: venerdì 22 alle 21.30 con «L’apprendistato» di Davide Maldi, sabato 23 alle 22.30 con «After Work» di Erik Gandini e domenica 24 alle 21 con «Il Posto» dei registi Gianluca Matarrese e Mattia Colombo, che sarà presente alla proiezione presso «Lo Schermo Bianco». Anche Davide Maldi sarà presente nella serata di venerdì per incontrare il pubblico.

Sempre per quanto riguarda i film di impresa che hanno fatto la storia, durante la rassegna verranno proiettate altre opere di Ermanno Olmi, materiali concessi da Edison e conservati e restaurati dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea: tra questi «La pattuglia di Passo San Giacomo», «Cantiere d’Inverno», «Venezia città moderna», «Tre fili fino a Milano», «Il grande paese d’acciaio» e «Un metro è lungo cinque».

Il progetto

«MADE Film Festival» è un progetto della Camera di Commercio di Bergamo, realizzato da Lab 80 film in collaborazione con GAMeC, Museo delle Storie di Bergamo, Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo. Alla sua prima edizione, la rassegna punta a diventare un appuntamento fisso per rappresentare, narrare e divulgare il patrimonio culturale d’impresa in una prospettiva che dal locale si apre al mondo in un contesto internazionale. La pluralità di linguaggi e le forme innovative vogliono essere uno strumento particolare per promuovere il mondo manifatturiero e valorizzarne la memoria storica e la dimensione operativa.

L’iniziativa si distingue in una doppia componente: quella di produzione «MADE in», che ha permesso a quattro artisti - Niccolò Beretti, Davide Minotti, Giovanni Montagnana e Joe Piras – di dar vita a un progetto di residenza artistica, e una festivaliera, composta da cinque sezioni: il concorso internazionale per Corporate Movies «MADE competition», i film d’impresa storici «MADE classics», uno sguardo autoriale sul mondo del lavoro con «MADE cinema», la proiezione delle produzioni audiovisive «MADE in» e gli approfondimenti e i dibattiti di «MADE talks».

Inserito nella programmazione ufficiale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, «MADE» ha un comitato scientifico formato da Maria Paola Esposito per Camera di Commercio di Bergamo, Andrea Zanoli per Lab 80 film, Micaela Deiana per GAMeC, Daniela Pacchiana per Museo delle Storie di Bergamo e Giuseppe De Luca per Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo.

Sito ufficiale di «MADE Film Festival».

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