93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Il grande melodramma italiano nell’Isola Bergamasca: in Villa Scotti a Mapello con «Turandot»

Articolo. L’ultimo grande capolavoro di Giacomo Puccini andrà in scena il prossimo 26 luglio alle ore 20:45, da quest’anno nella splendida location di Villa Scotti, a Mapello. Torna l’appuntamento con «Opera in Villa» organizzato da PromoIsola in collaborazione con il Ducato di Piazza Pontida.

Lettura 4 min.
Una delle passate edizioni di Opera in Villa

In Italia siamo abituati ad assistere alle rappresentazioni delle grandi opere negli splendidi teatri all’italiana che adornano il nostro Paese; più raramente capita invece di poter vivere le intense storie di palcoscenico in contesti diversi, lontani dalle centralissime realtà urbane, favorendo così una nuova connessione con il territorio e con la provincia.

È questo uno degli obiettivi che, da diversi anni, persegue PromoIsola sul suo territorio, in collaborazione con il Ducato di Piazza Pontida di Bergamo, con l’appuntamento «Opera in Villa», che quest’anno - il 26 luglio alle ore 20:45 - metterà in scena l’ultima opera di Giacomo Puccini, ovvero «Turandot», in versione integrale in forma scenica.

Il cast per questa splendida rappresentazione è assolutamente d’eccezione: Roberta Salvati sarà Turandot, Sergio Rocchi sarà Altoum, proseguendo con Ezio Bertola (Timur), Vitaliy Kovalchuk (Calaf), Gabriella Locatelli (Liù), Angelo Lodetti (Ping), Livio Scarpellini (Pang) e Aronne Rivoli (Pong); sul palcoscenico sarà protagonista anche il Coro del Ducato di Piazza Pontida e l’Orchestra «Gianandrea Gavazzeni», diretto dal M° Antonio Brena; i costumi sono curati da Franz Cancelli assieme alla Scuola di Moda Silv (Bergamo), le scenografie dal Ducato di Piazza Pontida mentre la regia è affidata a Mario Binetti.

Protagonista, oltre alla musica del grande compositore lucchese, sarà - ovviamente - una villa del territorio dell’Isola Bergamasca. Fino allo scorso anno la location scelta era stata Villa Gromo a Mapello, ma quest’anno il testimone è passato ad un’altra splendida dimora di delizia: stiamo parlando di Villa Scotti, sempre nel territorio di Mapello, un gioiello incastonato alle pendici del Monte Canto che emana arte, storia e cultura, in dialogo con il proprio territorio nel segno della musica.

«Questa iniziativa è cominciata, alcuni anni fa, con il Trovatore di Giuseppe Verdi a Villa Gromo - afferma Silvano Ravasio, presidente di PromoIsola - proseguendo negli anni successivi fino ad Aida: quest’anno saremo a Villa Scotti, anche con l’obbiettivo di far conoscere il patrimonio delle ville padronali diffuse nel territorio dell’Isola, attraverso un importante connubio tra gli spazi e gli ambienti storici e la grande musica».

La famiglia Scotti, il territorio e la musica

Villa Scotti è di proprietà dell’omonima famiglia, da sempre legata al comune di Mapello: «il legame con il territorio - afferma Giovanni Guffanti Pesenti Scotti - è forte: la mia famiglia, ad esempio nel corso degli anni, grazie alla magnanimità di mio nonno Gianmaria Scotti, ha donato diverse delle sue terre per permettere la costruzione del bellissimo Viale di Prada, oggi un simbolo del paese di Mapello. La mia famiglia è felice di aver continuato un rapporto di reciproca fiducia e stima con la popolazione e con le amministrazioni che nel tempo si sono succedute».

Ma la famiglia Scotti, oltre al territorio, è legata in modo indissolubile alla grande musica bergamasca: nel corso dell’Ottocento, infatti, Giovanna Rota Basoni (moglie di Giovanmaria Scotti) durante la sua vita ebbe un forte legame con Gaetano Donizetti. La famiglia Scotti, infatti, fu tra le sostenitrici delle “Lezioni Caritatevoli” fondate nel 1806 da Giovanni Simone Mayr a Bergamo (la prima scuola di Gaetano), oltre ad ospitare spesso il grande compositore bergamasco nella loro residenza in città ed accoglierlo negli ultimi suoi giorni di vita, ritornato malato dalla Francia: sarà proprio tra le mura di Palazzo Scotti, nell’antica Contrada di San Cassiano a Bergamo, che Gaetano Donizetti morirà, l’8 aprile 1848.

L’opera diventa “popolare”

Ciò che rende vincente il progetto di «Opera in Villa» è proprio l’offrire il grande melodramma al di fuori dei contesti urbani e teatrali, mettendola al centro del territorio: «Portare l’opera fuori dal Teatro - afferma Mario Binetti, regista teatrale che ha curato l’allestimento di Turandot di quest’anno, oltre a quelli degli anni precedenti - rappresenta una mission molto interessante: il Ducato persegue da anni questo obiettivo per rendere l’opera sempre più popolare. Villa Scotti, inoltre, nonostante le difficoltà, è predisposta per accogliere un’opera, ponendo anche direttamente a contatto il pubblico con la scena e ciò che viene proposto. La scelta di de-contestualizzare il melodramma permette, inoltre, di far avvicinare le nuove generazioni al repertorio».

La regia scelta per quest’edizione, è tradizionale: prosegue Binetti «Per la regia di quest’anno, abbiamo voluto restare molto fedeli alla partitura e al libretto. È stato fatto un lavoro di ricostruzione e ri-creazione, senza sminuire dal punto di vista scenico ciò che già la Villa è capace di offrirci: abbiamo cercato un connubio tra la realtà naturalistica dell’ambiente e la regia dello spettacolo».

Anche i costumi seguono questa linea filologica, con quale approfondimento quasi psicologico dei personaggi: «I costumi, realizzati in collaborazione con Franz Cancelli, membro del Ducato di Piazza Pontida, seguono anche loro in primo luogo la fedeltà rispetto al libretto, offrendo però anche una chiave di lettura più approfondita sulle caratteristiche singole di ogni personaggio in scena: è come se si leggesse il carattere di ognuno sul costume che indossa», conclude Binetti.

La musica per scoprire l’Isola Bergamasca

Villa Scotti è un perfetto “trait d’union” tra musica e arte, a diretto contatto con la realtà più vera del territorio di Mapello e di tutta l’Isola: «Opera in Villa rappresenta un percorso doppiamente culturale: da un lato permette di valorizzare gli spazi e le realtà del nostro territorio, dall’altro propone al pubblico le grandi opere del melodramma italiano. Pubblico che, da qualche anno, registra una buona presenza di giovani: ciò significa che, nel nostro obiettivo, abbiamo centrato perfettamente sia attraverso la scelta dei titoli, sia attraverso le splendide location» dichiara Ravasio.

PromoIsola crede fermamente nella musica come strumento per far conoscere il territorio: secondo Silvano Ravasio infatti «la musica è un filo conduttore che connette il mondo giovanile alle nostre bellezze: ad esempio, anche la Rassegna Organistica dell’Isola Bergamasca, che si svolge in autunno, permette di valorizzare i gioielli degli strumenti presenti in tutto il territorio e diffondendo il ‘bello’ della nostra terra, attirando anche giovani musicisti e studenti».

L’opera, la musica e la cultura, nell’Isola Bergamasca, rappresentano una vera chiave per confrontarsi con le nuove generazioni. Mario Binetti è fiducioso: «Il motivo che ci spinge a portare l’opera al di fuori di un teatro è la volontà di avvicinare un nuovo pubblico giovane a questo repertorio. Gli anni scorsi ciò ha funzionato molto bene, anche tramite l’ausilio di risorse tecnologiche, riscuotendo un ottimo successo. Con l’esperienza degli ultimi anni, stiamo raccogliendo qualche piccolo frutto, invogliandoci a continuare su questa strada».

Il costo del biglietto per l’opera «Turandot» il prossimo 25 luglio è di 20 euro; per assistere alla rappresentazione (dati i posti limitati) è obbligatoria la prenotazione sul sito, oppure presso la Biblioteca di Mapello.

A partire dalle ore 19:45 sarà previsto un servizio di trasporto a partire dagli impianti sportivi di Mapello (via Lazzarino) fino a Villa Scotti.

In caso di maltempo l’opera verrà rinviata a domenica 27 luglio 2025.

Approfondimenti