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Torna «Un viaggio nella musica bergamasca», cinque concerti alla scoperta della tradizione

Articolo. La rassegna curata da William Limonta trasforma la Valle Imagna in un palcoscenico per scoprire il panorama musicale orobico

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La musica bergamasca ritorna protagonista in Valle Imagna, con la terza edizione della rassegna «Viaggio nella musica bergamasca», che offrirà cinque appuntamenti in programma nel periodo autunnale, da oggi fino al 13 dicembre, in diversi luoghi storici e culturali della valle. La rassegna, ideata e diretta dal pianista, compositore e musicologo William Limonta, è organizzata dal Centro Studi Valle Imagna con il contributo di Fondazione ASM Gruppo A2A e in collaborazione con le parrocchie di Almenno San Salvatore e Rota Imagna.

«La rassegna – spiega William Limonta vuole riportare in luce un vasto mondo musicale perlopiù sconosciuto, ma non per questo meno importante o poco interessante, anzi. Il panorama sonoro orobico è tra i più ricchi e rappresentativi in ambito italiano, costituito da una vasta rete di testimonianze e realtà che provengono dal mondo popolare, vantando anche una grande presenza di musicisti che, tra ieri e oggi, hanno regalato e regalano molto alla nostra terra».

Da questo punto di vista, la novità di questa edizione sta nella varietà degli appuntamenti proposti: «Abbiamo pensato ad una programmazione che permetta di mettere pienamente in luce il variegato orizzonte sonoro orobico, dal mondo popolare del baghét alla musica sacra dell’Ottocento, passando per il pianoforte di Gaetano Donizetti fino alla musica barocca del XVII secolo», precisa il direttore artistico. Se la rassegna negli scorsi anni ha toccato solo il Centro Studi Valle Imagna, quest’anno i cinque concerti abbracceranno diversi luoghi storici del territorio.

«Oltre al Centro Studi Valle Imagna, dove si svolgeranno due appuntamenti – conferma William Limonta – la rassegna toccherà altri tre luoghi della valle: il 18 ottobre il concerto di apertura sarà a Rota Imagna nella Chiesa di San Siro, l’8 novembre l’appuntamento si svolgerà ad Almeno San Salvatore nel meraviglioso Santuario della Madonna del Castello e, infine, il 22 novembre presso la chiesa di San Rocco della Contrada Capassero a Berbenno. Mettere in rilievo anche i luoghi del nostro territorio, oltre alla musica, permette di apprezzare ancora di più e di valorizzare il contesto ambientale e territoriale in cui abitiamo, preservandolo e avendone profondamente cura».

Gli appuntamenti di questa edizione

La rassegna verrà inaugurata oggi, sabato 18 ottobre alle 20.45 nella chiesa di San Siro di Rota Imagna, località Rota Fuori, con il concerto dal titolo «Suoni e voci di cantoria: percorsi sacro nell’Ottocento bergamasco», con protagonista l’ensemble vocale Padre Davide, diretta da Ilaria Magrini ed accompagnata all’organo da Daniele Colombi. L’appuntamento metterà in luce il grande repertorio sacro orobico dell’Ottocento, attraverso un viaggio sonoro tra musica e liturgia, in un viaggio nel tempo: protagonista sarà il repertorio vocale di Padre Davide da Bergamo (1791-1863), tra le più importanti figure del mondo organistico bergamasco. Oltre a Padre Davide, protagonisti saranno anche Giacomo Cantù (1806-1878) - musicista che collaudò l’organo Serassi di Rota Fuori - Gaetano Donizetti (1797-1848) e Angelo Gallizioli (1878-1946), protagonista sconosciuto nativo di Leffe, la cui musica verrà proposta per la prima volta in tempi moderni proprio in questa sede.

Gaetano Donizetti rappresenta il «nume tutelare» della musica bergamasca e tra i più importanti rappresentanti del melodramma italiano: i suoi capolavori come «L’elisir d’amore», «Lucia di Lammermoor», «Anna Bolena» sono entrati stabilmente nel repertorio operistico di tutto il mondo. A fianco al vasto panorama operistico, però, Donizetti fu autore di molto altro: musica strumentale e musica sacra, in particolare. Nel secondo appuntamento, dal titolo «Le composizioni per pianoforte di Gaetano Donizetti», in programma sabato 25 ottobre sempre alle 20.45 presso il Centro Studi Valle Imagna a Sant’Omobono Terme, il pubblico potrà apprezzare un intreccio tra parole e musica curato dal pianista William Limonta, alla scoperta del mondo pianistico di Donizetti – costituito da più di 60 brani (per due e quattro mani) – ancora tutto da svelare, tra aneddoti, legami con importanti famiglie e nuove riscoperte.

Il terzo appuntamento sarà un «gioiellino» che troverà il giusto palcoscenico nella cornice storica del Santuario della Madonna del Castello ad Almenno San Salvatore. Il concerto si svolgerà sabato 8 novembre alle 20.45 e avrà come titolo «Arie, balli, canzoni, correnti et una bergamasca» e come protagonisti l’ensemble Arte del Pizzico e il soprano Bianca Beltrami. In questo appuntamento si indagherà la tradizione musicale orobica tra XV e XVI secolo attraverso gli strumenti a plettro, come chitarre e mandolini. Che il mandolino abbia delle solide radici nel territorio orobico è un fatto ormai avvalorato non solo dalla moltitudine di strumenti a pizzico raffigurati, ad esempio, dalla bottega seicentesca di Baschenis, ma anche dalla sua presenza in diversi momenti della vita culturale bergamasca: dall’inaugurazione del Teatro Riccardi (oggi Donizetti) alle lettere di Lady Montagu incantata dal suono dei mandolini arrivati a Lovere, fino alle attività dello storico gruppo dell’Estudiantina.

Il programma, proposto e curato dall’ensemble Arte del Pizzico (costituita da giovani musicisti che condividono l’interesse per il repertorio originale di strumenti a pizzico), proporrà un viaggio musicale all’interno delle sonorità intime e intriganti della musica da camera bergamasca del ‘600 - vicine anche al nascente dramma in musica - con autori come Terzi, Rognoni Taeggio, Legrenzi, Cazzati, Roncalli, Gastoldi e Marino.

Una vera novità è rappresentata dall’appuntamento di sabato 22 novembre alle 20:45 nella suggestiva Chiesa di San Rocco presso la Contrada Capassero di Berbenno. Il quarto appuntamento, dal titolo «Sperimentazioni sonore: dialoghi musicali inediti fra baghét, flauti e pianoforte», vedrà infatti protagonista il baghetér Carlo Musitelli, che da trent’anni si occupa di musica tradizionale, oltre a dedicarsi da qualche anno alla costruzione di baghét e flauti che utilizza nelle sue esibizioni, con l’intento di ampliare e migliorare le possibilità espressive di questi strumenti. Musitelli dialogherà con William Limonta per offrire un’esperienza al di fuori dei soliti cliché che circoscrivono il baghét- la cornamusa bergamasca - e i flauti della Valle Imagna nei confini della pura tradizione. Liberati dalla nomea “semplici” oggetti musicali, si esprimeranno accompagnati dal pianoforte affrontando repertori che andranno dal Canto Gregoriano al Rinascimento, dalla musica classica a quella moderna passando, per citare alcuni autori, da Monteverdi a Bach, da Padre Davide da Bergamo a Donizetti fino a Morricone.

L’ultimo appuntamento rappresenterà un incontro tra la tradizione musicale bergamasca e quella letteraria vernacola: sabato 13 dicembre alle 20.45 al Centro Studi Valle Imagna, il concerto conclusivo della rassegna «L’é öna müsica à la bùna: il dialetto bergamasco e la musica», rifletterà a fondo sul dialogo tra i suoni orobici e i suoi protagonisti e la letteratura dialettale che, nel corso dei secoli, si è via via arricchita di importanti esempi. Il patrimonio linguistico orobico vanta infatti una tradizione secolare ed è diventato un simbolo della nostra cultura, legato dal 1500 anche alla musica. Il dialetto, in questo evento, diverrà co-protagonista della serata, mostrando i suoi rapporti con i compositori del territorio. Protagonista di questa chiacchierata sarà Michele Poli, studioso ed esperto della letteratura dialettale bergamasca e autore di una pubblicazione dedicata alla sua storia. Poli accompagnerà la narrazione di come la musica il dialetto si siano intrecciati: le esecuzioni musicali saranno curate del soprano Valentina Fassi e William Limonta al pianoforte.

Gli appuntamenti del 18 ottobre, 8 novembre e 22 novembre saranno ad ingresso libero, mentre quelli presso il Centro Studi Valle Imagna (25 ottobre e 13 dicembre) saranno ad offerta libera, con prenotazione consigliata visto il numero limitato di posti disponibili. Per prenotarsi è possibile contattare i promotori allo 035.850066 o al numero di cellulare 347.4230761, oppure scrivendo una mail a [email protected].

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