Mentre passeggiavo tra gli stand del «Comicon» di Bergamo, a fine giugno, mi sono imbattuto in un gazebo decisamente particolare. Era una delle (poche, purtroppo) realtà che non cercavano di vendermi fumetti, videogiochi, carte collezionabili e action figure. Proprio per questa sua vocazione non-profit, per giunta in un padiglione stracolmo di rivenditori e fumetterie, mi ha colpito profondamente. Lo stand di cui sto parlando era quello del Gruppo di lavoro sui fumetti della Rete bibliotecaria bergamasca. Ammetto di non essere un assiduo frequentatore della biblioteca del mio paese: non mi è mai neppure passato per la testa che tra i suoi scaffali potessero annidarsi gli albi dedicati ai miei supereroi preferiti, i migliori manga giapponesi e persino alcune acclamate graphic novel europee.
«Qui non vendiamo nulla», mi hanno detto i ragazzi dello stand al «Comicon»: «Tutto quello che vedi in esposizione puoi richiederlo gratuitamente in biblioteca, basta avere una tessera ». Questo approccio al fumetto - che non viene considerato un prodotto di consumo, ma un’opera letteraria degna di essere conservata e diffusa gratuitamente - mi ha stupito: non perché la «nona arte» sia inferiore alle altre, ma perché la consapevolezza del valore culturale di manga e comics è ancora poco diffusa nel nostro Paese.
Ne ho subito voluto sapere di più: a coordinare il gruppo di lavoro della Rbbg è Giovanni Bonini, bibliotecario di Ranica, che mi ha raccontato come è nata l’iniziativa e quante realtà già fanno parte del progetto. «Fino a quattro-cinque anni fa, nessuna biblioteca aveva una sezione fumetti ben fornita», ammette Bonini. Che però mi racconta che qualcosa, durante la pandemia, è cambiato: «Alcuni centri, come quello di Ranica, hanno iniziato a investire in questo genere durante il periodo del Covid. Siamo andati al “Comicon” con l’obiettivo di promuovere il servizio di prestito dei fumetti, che è identico a quello dei libri ma resta sconosciuto alla maggior parte dei nostri utenti».
Il «Comicon» era dunque l’occasione perfetta per fare autopromozione: «Tanti giovani non frequentano la biblioteca, oppure smettono di farlo quando entrano nell’adolescenza. Fumetti e manga ci permettono di intercettare questo pubblico che altrimenti si allontanerebbe, ma occorre che tutti sappiano che la biblioteca non è solo il luogo dove si prendono in prestito i romanzi e si va a studiare prima degli esami».
L’attività promozionale non riguarda solo i potenziali avventori: anche tra i bibliotecari permangono delle reticenze nei confronti dei fumetti, talvolta considerati secondari rispetto alla narrativa tradizionale e della saggistica. Alcuni operatori, inoltre, lamentano la mancanza di strumenti di catalogazione pensati appositamente per questo supporto: «dietro le quinte, c’è un lavoro enorme nella definizione di standard nuovi per etichettare tutti i volumi e metterli sugli scaffali in un ordine sensato», mi spiega il bibliotecario di Ranica. Il gruppo di lavoro sul fumetto è stato istituito dalla Rbbg un paio d’anni fa, e oggi ne fanno parte nove bibliotecari e altrettante biblioteche sparse per la provincia di Bergamo: tra di esse ci sono quelle di Ranica, Nembro, Romano di Lombardia, Pagazzano, Boltiere, Ponte San Pietro, Dalmine, Sarnico e Cerete.
Altre sedi, come quella di Cologno al Serio, hanno attivato dei progetti sulla «nona arte», ma ancora non fanno parte del gruppo di lavoro: anche tra i loro scaffali, però, troverete una buona scelta di fumetti e manga da richiedere in prestito gratuito. «Il problema più grande che stiamo affrontando internamente è che i fumetti vengono associati a un singolo codice identificativo: “Dragon Ball” viene parificato agli “X-Men” e ai fumetti di Zerocalcare. Questo sistema funziona finché gli albi da catalogare sono pochi, ma quando aumentano occorre diversificare. Finora, nessuno in Italia si è occupato di risolvere questo cortocircuito: noi ci stiamo lavorando, altrimenti si rischierebbe di trovare un minestrone di libri sugli scaffali», continua Bonini.
L’altra parte del lavoro è quella promozionale: per la maggior parte dei lettori in biblioteca i fumetti semplicemente non ci sono, perciò a chiederli in prestito sono ancora (relativamente) poche persone. Per risolvere il problema, le iniziative messe in campo sono numerose: da una parte c’è stata la partecipazione al «Comicon» di Bergamo - la Rbbg ha montato il suo stand sia quest’anno che nel 2024 - e dall’altra è stata realizzata una bibliografia su manga e fumetti che raccoglie e organizza i principali titoli disponibili in bergamasca. Bonini mi ha spiegato che si tratta di una bibliografia particolare: «È pensata per un pubblico giovane, perciò ha un formato perfetto per la consultazione da smartphone. Si può scorrere per passare da una sezione all’altra, tutte impaginate dal nostro illustratore. Per prenotare un manga o un fumetto basta toccare la copertina», continua l’intervistato.
Non solo: i volumi sono organizzati secondo un sistema di tag che vi permetterà di orientarvi tra contenuti a tema supereroi, fantasy, horror e via dicendo, distinguendo tra manga, comics e graphic novel e indicando la presenza di tematiche delicate all’interno del testo e delle illustrazioni. Insomma, se volete iniziare a leggere fumetti, la bibliografia della Rbbg è il punto di partenza perfetto!
Tre fumetti da portare sotto l’ombrellone
La bibliografia è certamente utile, ma ipotizziamo che partiate proprio da zero. Ho chiesto a Bonini di indicarmi tre fumetti del catalogo della Rbbg che tutti dovrebbero leggere… e che potreste portarvi in vacanza sotto l’ombrellone!
Per la precisione, gli ho chiesto di propormi un fumetto americano, una graphic novel e un manga giapponese. «La mia scelta nel settore dei manga è un’uscita recente, dell’ultimo anno: non aspettatevi “Dragon Ball” o “One Piece”, insomma. Un appassionato alle prime armi dovrebbe leggersi “Tokyo Higoro - Giorno per Giorno” di Taiyo Matsumoto: in Giappone è stato pubblicato una decina d’anni fa, ma in Italia è arrivato solo di recente. Racconta il processo di realizzazione di una rivista di manga: è una riflessione sul mercato dei fumetti. Il modo in cui Matsumoto riesce a narrare i personaggi è unico: non puoi non affezionarti ai protagonisti, e talvolta persino alle comparse. Lo stile grafico, inoltre, è particolarissimo».
Nel settore graphic novel, invece, la scelta del bibliotecario è ricaduta su «Entra.» di Will McPhaill, distribuito in Italia da Tunué e di cui potete leggere un estratto direttamente dal sito web dell’editore. «È una storia sull’aprirsi con le persone, sul tentare di relazionarsi con gli altri e di trovare un punto di contatto con loro. Adotta degli espedienti grafici molto originali». Non ci si poteva aspettare nulla di diverso, da un volume illustrato da un vignettista del New Yorker e definito il «miglior fumetto del 2021» dal Guardian. In Italia, l’opera è arrivata nel 2024 e ha vinto il Premio «Comicon» per la miglior graphic novel straniera.
Per concludere, un fumetto americano. Magari di supereroi. «Consigliarne uno è impossibile. Ne voglio indicare due: per chi ama i mondi della Marvel e della DC, proporrei “Enigmista: Anno Uno” di Paul Dano e Steven Subic, portato in Italia nel 2024 da Panini Comics. È un’opera interessantissima, anche perché a scriverla è Paul Dano, che non è un fumettista, bensì l’attore che ha interpretato l’Enigmista nell’ultimo film di Batman», spiega Bonini. E l’altro? « È “The Nice House on the Lake - La Bella Casetta sul Lago”, di cui recentemente è uscito un secondo volume. È un bel libro americano, con tinte che vanno dalla fantascienza all’horror: è una lettura diversa, che ci mostra che gli USA non producono solo fumetti di supereroi ».