93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

The Games Market: il portale che trasforma i videogiochi in emozioni senza tempo

Articolo. In un mercato vasto come quello videoludico è sempre più facile perdere la rotta, tanto per i “vecchi” collezionisti quanto per quelli nuovi. Conscio di questo, Alberto Trussardi ha creato The Games Market, un sito che unisce le caratteristiche di una piattaforma di vendita specializzata a quelle di un portale divulgativo sul videogioco

Lettura 4 min.

Che il collezionismo si sia insinuato nelle maglie del mondo della cultura pop è ormai assodato. Non c’è ambito, dal mondo dei fumetti a quello della musica, che non sia popolato di persone a caccia di rarità e cimeli da poter aggiungere alla propria collezione. I motivi sono tra i più disparati, dalla ricerca di prodotti dal valore in ascesa al semplice ricongiungimento con oggetti che in qualche modo ricordano esperienze passate, sino ad arrivare al mero desiderio di sfoggiare memorabilie esotiche davanti agli occhi di amici e parenti.

In questo mondo, il mercato videoludico si è distinto negli anni sia per l’aumentare complessivo del proprio valore a livello mondiale - si parla di oltre 245 miliardi di dollari per quanto riguarda il solo 2024 - sia per le schiere di appassionati che, grazie alle loro predilezioni, hanno spinto gli sviluppatori e le case produttrici a diversificare il mercato a livelli difficilmente concepibili da chiunque non sia un addetto ai lavori.

Un lato positivo che, però, ha creato nei decenni un vero e proprio dilemma riguardo alla catalogazione e alla valutazione dei prodotti. Quale gioco\console ha il valore più alto? la più “antica”, la più rara o la più strana?

The Games Market

A porre un nuovo faro per tutti i marinai del mondo del collezionismo videoludico ci ha pensato Alberto Trussardi, imprenditore del mondo digitale e collezionista da più di 25 anni di titoli Nintendo, creando The Games Market, un sito che unisce le caratteristiche di un normale store di compravendita online a quello di un catalogo aggiornato con quotazioni di mercato e articoli d’approfondimento.

«The Games Market - ha spiegato Trussardi - è nato per unire collezionisti e venditori da tutto il mondo, creando un catalogo online che offre non solo chicche retrò, ma anche titoli di nuova generazione, soprattutto nelle edizioni limitate. La piattaforma accoglie negozianti, collezionisti, freelance e privati, offrendo strumenti per posizionare i loro prodotti al miglior prezzo, con commissioni tra le più basse del mercato. Ogni videogioco ha una storia da raccontare, e The Games Market mette al centro l’emozione di rivivere quei momenti unici, trasformando i videogiochi in veri e propri pezzi da collezione, con un valore pari a quello di opere d’arte e libri. In fondo, The Games Market non vende videogiochi, restituisce ricordi».

Uno sguardo al sito

Per capire meglio le potenzialità di The Games Market, mi sono aggirato tra le varie pagine del sito, cercando di comprenderne al meglio le potenzialità. La home page riesce subito a stupirmi, con in primo piano un box dedicato a vari approfondimenti su chicche videoludiche del passato curati da Simon Larocca di Retroedicola Videoludica. Sotto al box, fa bella mostra di sé un menù a scorrimento dedicato alle varie console trattate nello store, tra cui campeggia anche il mio amato Sega Dreamcast, compagno di mille avventure che ormai trascorre i suoi giorni in un cassetto del mobile della mia sala (prometto solennemente di ricollegarlo il prima possibile per farci una partita).

Infine, cominciando a scorrere la pagina, trovano spazio i vari giochi venduti dagli utenti del sito e i link di riferimento per iniziative esterne e promozioni sempre legate all’ambito videoludico. Una barra nella parte alta della schermata ci consente di avere un accesso rapido a varie sezioni del sito, di cui la più utile è certamente quella legata al proprio account personale. Da qui sarà infatti possibile non solo gestire acquisti e vendite, ma anche registrare la propria collezione per avere una quotazione reale dei propri titoli.

Il valore di un videogioco

Già, ma come si stima il prezzo di un videogioco sul mercato? È la classica domanda da un milione di dollari e, soprattutto in fase di acquisto, questo argomento può portare a scottanti fregature per il povero malcapitato tratto in inganno dai soliti titoli acchiappa like legati a console degli anni ‘90 vendute a cifre inutilmente spropositate. Un esempio su tutti è quello del classico Game Boy, console portatile per eccellenza made in Nintendo che negli anni avrebbe visto salire il proprio valore anche di decine di migliaia di euro secondo certi articoli sensazionalistici.

Purtroppo per il mio caro ed amato Game Boy Color (conservato nello stesso cassetto del Dreamcast a sfregio della guerra tra marchi combattuta da Sega e Nintendo) la portatile nipponica vendette a suo tempo quasi centoventi milioni di esemplari nel mondo nelle sue varie versioni, Color compresa. Considerando che nel 2003, ovvero l’anno in cui terminarono le vendite di questa gloriosa macchina da gioco, gli abitanti sul pianeta terra erano circa sei miliardi e presumibilmente solo poco più della metà di loro aveva effettivamente accesso a prodotti Nintendo, significa che solo vent’anni fa ben una persona su venticinque sul nostro pianeta era in possesso di una versione del Game Boy, un numero decisamente troppo alto per dare un valore genericamente alto alla console in questione.

Lo stesso The Games Market conferma questo fatto, valutando una semplice versione completa del classico Game Boy €60, salendo a circa €150 per un prodotto pari al nuovo (con tanto di scatola) e circa €250 per lo stesso prodotto “gradato”, ovvero valutato e certificato da un’azienda specializzata. Ovviamente le variabili sono molte, dall’esistenza di versioni da collezione al livello di grading ottenuto nella fase di valutazione ma, in linea di massima, i valori riportati sono già in grado di smentire le cifre da capogiro che troppo spesso vengono sbandierate per la rete (giusto per completezza, il mio amato Dreamcast ad oggi vale tra i €60 e i €100).

Perché The Games Market è uno strumento utile per i videogiocatori?

Sembrerà una domanda scontata, ma non lo è affatto. A cosa serve uno store online in grado di valutare dei videogiochi? Non converrebbe semplicemente rivolgersi ai rivenditori nelle fiere o cercare prezzi su internet? La risposta è “no” e per vari motivi. Innanzitutto, la vastità del mercato videoludico ad oggi rende impossibile diventare esperti di tutto il settore. Possiamo imparare a conoscere determinati ambiti, come l’evoluzione dei prezzi dei giochi Pokémon negli anni o il valore di determinati controller Sony nati per la prima Playstation ma, ragionevolmente, è impossibile che una persona possa ritenersi esperta dell’intero mondo videoludico.

The Games Market ha una banca dati relativa a quasi 300.000 titoli su cui è in grado di dare descrizione e – quasi - sempre dei valori di vendita (il “quasi” è riferito ad un mio tentativo di valutare il videogioco Planet Blupi, un titolo dalla storia bizzarra nato come gratuito e successivamente venduto in versione boxata. Purtroppo manca la valutazione ma, onestamente, non credo che qualcuno senta davvero il bisogno di una simile informazione).

C’è poi purtroppo da considerare l’ingente quantità di truffatori che spesso spacciano per rarità dei veri e propri RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche) creando così danni al mercato e, soprattutto, al portafoglio dell’ignaro acquirente. Nelle condizioni di utilizzo del sito sono invece riportate le regole su cui si basano le transazioni, comprese quelle relative a problematiche di danneggiamento o non conformità della merce. Infine, e questo lo dico da giocatore, è sempre bello sentirsi parte di una comunità che conosce e dà il giusto valore alla propria passione. Sapere di poter vendere in sicurezza a qualcuno che apprezzerà un gioco quanto lo abbiamo apprezzato noi è forse la più grande delle soddisfazioni per chi, per un motivo o per l’altro, si trova costretto a separarsi da un titolo su cui ha versato ore di emozioni e passione.

Non mi resta dunque che consigliare di visitare il sito The Games Market e, perché no, in particolare la pagina dedicata al Dreamcast. Magari qualcuno riuscirà a capire perché, a distanza di anni, non riesco a togliermi quella console dalla testa.

Approfondimenti