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A Cenate Sopra la leggenda di Carlo Magno incontra i sapori della tradizione

Articolo. Il 12 ottobre ci sarà «San Leone Magno e Bevo», la camminata che unirà la valorizzazione del patrimonio artistico con la promozione dei prodotti locali

Lettura 4 min.
La chiesa di Sant’Ambrogio

C’è un borgo alle porte della Val Cavallina pronto a raccontarsi attraverso un linguaggio antico quanto universale: quello del cammino, del cibo e della bellezza. Cenate Sopra, piccolo paesino incastonato tra le propaggini orientali bergamasche, il 12 ottobre inaugura «San Leone Magno e Bevo», una manifestazione che intreccia patrimonio artistico e tradizioni enogastronomiche in un variegato percorso esperienziale di dodici chilometri.

L’evento, sostenuto da Regione Lombardia attraverso il bando «Lombardia Style», realizzato in collaborazione con il Distretto del Commercio delle Torri, si inserisce nel più ampio progetto «I Sentieri del Gusto e della Tradizione in Val Cavallina», iniziativa che punta a valorizzare un territorio ancora custode di rara autenticità.

La camminata seguirà idealmente le orme di Carlo Magno, figura leggendaria che attraversò queste terre, in direzione Valle Camonica. Il mito si è sedimentato nella toponomastica, nell’architettura religiosa, nelle storie, tramandate di generazione in generazione: le chiese edificate sopra antichi castelli, i percorsi tra boschi e pascoli costituiscono l’ossatura narrativa dell’itinerario.Il territorio di Cenate Sopra si presta naturalmente a questo tipo di narrazione: il paesaggio alterna radure aperte a tratti boschivi, pendii coltivati a vigneto a sentieri che si inerpicano tra i rilievi. È proprio questo dialogo tra diversi elementi – terra, lavoro, fede, arte – a costituire il valore più autentico del luogo.

Quindici tappe tra arte e convivialità

Il percorso, articolato in quindici soste, partirà dall’oratorio di Cenate Sopra alle otto del mattino. I duecento partecipanti, suddivisi in quattro gruppi da cinquanta persone con partenze scaglionate ogni mezz’ora, si addentreranno in un itinerario che alternerà momenti di approfondimento culturale a esperienze culinarie pensate per restituire il senso del rapporto tra comunità e territorio.

La prima tappa sarà alla Cantina Nove Lune, dove i visitatori potranno muoversi tra gli spazi di produzione vinicola. Seguirà la sosta presso il dipinto del maestro Brunone, accompagnata da una spiegazione che ne illustrerà il valore artistico e storico. Il ristorante Baracca ospiterà quindi la colazione, momento di ristoro prima di procedere verso la chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce, nella frazione Valpredina, immersa in uno scenario naturale. L’azienda agricola Valpredina proporrà una degustazione di specialità tipiche, seguita dal ristoro presso «Non Solo Pane» e dall’assaggio di prodotti locali all’agriturismo Tenuta Maria.

La visita alla chiesa di Sant’Ambrogio costituirà un’ulteriore occasione per immergersi nel patrimonio religioso del borgo, prima di riprendere il cammino verso le tappe del rientro. La Cantina Valba accoglierà i camminatori con una visita alla tenuta e l’assaggio di un calice di vino, mentre l’agriturismo Sassi Della Luna offrirà un piccolo tour tra le produzioni aziendali. La Chiesetta di San Rocco, piccolo edificio di devozione popolare, precederà il ristoro presso il ristorante degli Olivi.

L’ultima tappa culturale sarà presso la chiesa Parrocchiale di San Leone Papa, dove i partecipanti potranno ammirare il capolavoro di Gian Battista Moroni recentemente restaurato, accompagnati da una visita guidata. Il ritorno all’oratorio, previsto entro le ore 18, coinciderà con un momento di festa collettiva: le prelibatezze della pasticceria Adriano e un intrattenimento musicale chiuderanno la giornata, restituendo alla manifestazione la distintiva dimensione comunitaria.

Come partecipare

La partecipazione è gratuita ma soggetta a iscrizione tramite Eventbrite (clicca qui per prenotare), con un limite massimo di duecento persone. Il percorso, lungo circa dieci chilometri con un dislivello di 315 metri su terreno misto urbano e rurale, non è adatto a passeggini. Sono ammessi cani di piccola taglia al guinzaglio. Si consiglia un abbigliamento sportivo con calzature adeguate. La manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia.

Il ritrovo è fissato all’Oratorio di Cenate Sopra entro trenta minuti dalla partenza del proprio gruppo; i parcheggi sono disponibili nelle vicinanze dell’oratorio. Sarà obbligatorio rimanere all’interno del proprio gruppo rispettando le tempistiche previste. L’esperienza culinaria non offre alternative per chi ha intolleranze alimentari.

Oltre l’evento

«San Leone Magno e Bevo» si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a ripensare il rapporto tra piccoli centri e flussi turistici. Non si tratta di attirare masse indistinte, quanto piuttosto di proporre un modello di fruizione lenta, attenta, capace di cogliere la complessità di un territorio attraverso molteplici chiavi di lettura.

In un’epoca in cui la velocità sembra essere diventata l’unico metro di giudizio, manifestazioni come questa rivendicano il valore del tempo dilatato, della scoperta graduale, dell’approfondimento. Il camminare diventa metafora di un approccio alla conoscenza che privilegia l’esperienza diretta, il contatto fisico con i luoghi, l’ascolto.

Il 12 ottobre, dunque, Cenate Sopra si proporrà come laboratorio di un nuovo modo di raccontare e raccontarsi, dove la leggenda di un imperatore carolingio si intreccia ai sapori di formaggi e vini, dove capolavori pittorici dialogano con il paesaggio, dove il camminare ritrova il suo significato più profondo di gesto conoscitivo e relazionale.

«Ci apprestiamo ad inaugurare una nuova proposta condivisa: la prima camminata tra sapori e arte di Cenate Sopra», dichiara il sindaco Claudia Colleoni. «Un laboratorio di cammini, gusto e cultura che unisce la bellezza del paesaggio, le tradizioni locali e l’arte in un percorso tutto da scoprire. È una tappa significativa di questa amministrazione per quanto concerne il progetto di valorizzazione del territorio, che passa attraverso la promozione delle produzioni locali, di itinerari che sostengono attività artigianali e ristorative, alla riscoperta delle opere d’arte, tutto questo sperimentando nuovi percorsi descrittivi e sensoriali».

Il primo cittadino sottolinea l’importanza della curiosità nell’approccio al territorio: «L’invito è di camminare con curiosità, di assaporare le eccellenze della nostra cucina locale e delle nostre cantine: vi invito ad aprire lo sguardo non solo verso il paesaggio verde che ci circonda, ma anche all’arte che impreziosisce i nostri luoghi». Un proposito che suona come monito a non dare per scontato ciò che si ha quotidianamente sotto i propri occhi, riscoprendo il valore di ciò che ci è prossimo.

Colleoni rivolge un ringraziamento ai consiglieri impegnati nell’organizzazione, alle imprese locali per la collaborazione e ai volontari che garantiranno la buona riuscita della manifestazione. «L’augurio è che questa camminata sia solo l’inizio di una tradizione che ci permetta di consolidare un appuntamento annuale capace di attrarre visitatori oltre i confini locali».

Accanto alla dimensione artistica e paesaggistica, l’enogastronomia occuperà un ruolo centrale nell’economia della giornata. Le aziende agricole, le cantine e i produttori locali accompagneranno i visitatori alla scoperta di prodotti che affondano le proprie radici in saperi antichi, tra vini, oli, formaggi, salumi, farine, miele e confetture. Sarà possibile acquistare questi prodotti presso i luoghi delle varie attività, con servizio di ritiro all’Oratorio al termine della camminata, a partire dalle ore 15.30.

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