Una passione può diventare un’occasione per aiutare gli altri, semplicemente divertendosi e condividendo l’amore per un settore con chi è più affine. La conferma arriva dalla «Festa Bikers», il motoraduno in programma a Cologno al Serio dal 19 al 24 agosto e giunto alla ventottesima edizione. L’evento, organizzato dall’associazione Bikers Cologno al Serio ETS, proporrà anche quest’anno una formula vincente che prevede l’incontro fra l’entusiasmo per le due ruote e l’unione tra musica e la solidarietà, il tutto condito da un lungo calendario di eventi e concerti.
«Da ventotto anni organizziamo questo motoraduno per raccogliere fondi a favore di associazioni no profit del territorio. In questa edizione sosterremo diverse realtà, tra cui l’associazione Cure Palliative ODV di Bergamo, storico ente che dal 1989 si occupa di prestare assistenza attiva a malati terminali ed inguaribili, e una serie di enti come La Pervinca Onlus, B.A.C.A (Bikers Against Child Abuse - Bikers contro l’abuso sui bambini) e il Consorzio Famiglie e Accoglienza, realtà che si occupano di reintegrare figure fragili nel mondo del lavoro o di minori che arrivano da situazioni familiari difficili», spiega Davide Aresi, portavoce dell’Associazione Bikers Cologno al Serio ETS.
«La cosa più bella – aggiunge Davide – è che dietro tutto ciò c’è una grande sensibilità che muove la “macchina” del nostro motoraduno: oltre ai dieci membri del nostro consiglio direttivo, supportato da una decina di responsabili d’area, possiamo contare sull’aiuto di un “manipolo” di trecento giovani (o meno) che ci danno una mano operativamente in quanto l’evento è davvero articolato. Copriremo infatti un’area di circa 60mila metri quadrati nella zona industriale di Cologno al Serio, dove ogni anno accogliamo una media di 50mila/52mila persone con una affluenza di 7mila/8mila moto».
Numeri che certificano come la rassegna abbia ormai da tempo superato i confini bergamaschi e sia diventato un appuntamento fisso a livello nazionale, con la presenza di alcuni motociclisti provenienti dall’estero. Un’occasione preziosa per approfondire cosa si nasconde dietro questo magico mondo e confrontarsi sulle novità provenienti dalle due ruote e sul lifestyle che accompagna i fan della moto.
«Avremo innanzitutto uno spazio dedicato ai costruttori di moto, dove saranno presenti le principali realtà del custom italiano e internazionale con la mostra delle nuove creazioni. Avremo un bike show curato da una nota rivista di settore, oltre all’area “Kustom Lab” dove performeranno i principali artisti del mondo delle decorazioni motociclistiche. Lì fotografi, disegnatori, illustratori esprimeranno tutta la propria arte», ricorda Aresi. «Proporremo inoltre dieci concerti metal divisi su due palchi. In più offriremo un grande spettacolo con diverse attrazioni, accompagnato dalla storica sottoscrizione a premi con oltre cinquanta premi offerti da sponsor e donatori e, come primo premio assoluto, una Harley-Davidson messa in palio dalla nostra associazione».
Fra le attrazioni più curiose vi sarà l’esibizione del «Muro della Morte», dove il pilota Davide Terrenghi sfiderà le leggi della fisica in sella ad una Indian Scout del 1929. «Avremo anche un’area dedicata al tatuaggio, arte particolarmente radicata nel mondo biker. Quello spazio sarà gestito dalla tatuatrice Monya Sutto, un’amica dell’associazione che coinvolgerà una decina di artisti e che si presteranno a tatuare durante la Festa, destinando il ricavato agli enti che andremo a sostenere», aggiunge il portavoce.
Durante la manifestazione sarà presente anche Moto E-Bike Bergamo, che lavorerà sull’avvicinare i giovani alla mobilità elettrica mettendo a disposizione un piccolo circuito all’aperto dove far provare ai bambini delle piccole moto elettriche. «È sempre un grande successo perché vediamo i più piccoli divertirsi su questo circuito con un primo approccio alla motocicletta. Inoltre, daremo risonanza a “Mobilità Sicura” progetto promosso dalla Provincia di Bergamo tramite UPI – Unione Provincie d’Italia – dove la Polizia Provinciale sensibilizzerà il pubblico sulla responsabilità della sicurezza stradale, con particolare focus sullo stato di alterazione della guida causato da alcool e droga». La «Festa Bikers» sarà un’occasione per conoscere a fondo il mondo dei motociclisti, andando oltre i cliché che da decenni si addensano sugli appassionati. Luoghi comuni duri a morire, ma che proprio grazie a questo evento si è riusciti pian piano a cancellare, dimostrando il cuore d’oro degli appassionati, un aspetto che a volte può storcere il naso a chi non sa andare oltre le apparenze.
«Costruire relazioni con altre associazioni – conferma il portavoce – è oggi un metodo consolidato, ma non posso nascondere che, nei primi anni, è stato molto difficile: lo stereotipo del biker tatuato, con capelli lunghi e la barba e che lo rendono un uomo pericoloso, è duro a morire. In realtà siamo persone normali che abbiamo una passione che ci accomuna e, citando il fondatore della “Festa Bikers” Fausto Fratelli, “in quanto uomini e donne fortunati e liberi, in quanto motociclisti, ci sentiamo in dovere di riversare sul nostro territorio un po’ della fortuna che ci accompagna”».
Un desiderio tutt’altro che scontato, reso possibile grazie al grande impegno che i volontari dell’associazione Bikers Cologno al Serio ETS mettono nell’iniziativa per farla riuscire al meglio. Un appuntamento che ha dato molto al territorio circostante in questi anni e che punta ad ampliarsi ulteriormente. «Alcuni anni fa, confrontandomi con il professor Giorgio Fiorentini, professore dell’Università Bocconi di Milano, ho raccolto spunti interessanti sul concetto di “extra-profitto” che, trasposto in chiave sociale ed unito al mondo del volontariato, genera a tutti gli effetti un valore “extra” che si riversa sul territorio – sottolinea Davide – Non tralasciamo che la buona riuscita della “Festa Bikers” è legata al coinvolgimento delle nostre famiglie, a cui sacrifichiamo tempo e risorse molto tempo prima per arrivare pronti ad agosto. Siamo consapevoli che questo impegno permetta al nostro tessuto sociale di arricchirsi a livello di valori umani concreti e lo stesso vale per noi».