93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Dalla «Soglia d’inciampo» agli spettacoli. Tutte le iniziative a Bergamo per il Giorno della Memoria

Articolo. Letture, mostre, film e conferenze. Come ogni anno, il 27 gennaio e nei giorni limitrofi, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, le istituzioni e le associazioni culturali della città propongono un fitto programma di appuntamenti. Perché ricordare e imparare dagli errori del passato diventa ogni giorno più necessario

Lettura 5 min.
La grafica immaginata dal Comune di Bergamo per il Giorno della Memoria 2024

Un giorno solo, forse, non basta. Eppure, come ha ribadito più volte Liliana Segre , tra le testimoni più attive e conosciute della Shoah, il punto non è quanto si esercita la memoria, ma come. Soprattutto, è decisivo «il nesso che le memorie stabiliscono con il presente e con la vita quotidiana delle persone». Se il 27 gennaio 2024 celebreremo ancora una volta il Giorno della Memoria, non è tanto (o per lo meno, non solo) per ricordare ciò che è stato l’Olocausto e i suoi milioni di morti, ma anche e soprattutto – nei giorni che vedono un’Europa e un Medio Oriente sempre più in guerra – per guardarci negli occhi e ribadire la necessità di restare umani.

In occasione dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, l’amministrazione comunale di Bergamo e le associazioni culturali della città propongono un variegato programma di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza. Con la convinzione che cercare soluzioni pacifiche ai conflitti sia più urgente che mai, così come proteggere le vite e i diritti umani, su qualsiasi fronte.

«Fare memoria – ha detto l’Assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti è parte fondamentale del nostro impegno civile. Questo impegno ci porta a guardare al passato per imparare a comprendere il presente, ad essere cittadini attenti e attivi, a riconoscere le ingiustizie e non restare indifferenti. In questa giornata ricordiamo l’orrore del nazifascismo, avendo la forza di riconoscere che le dinamiche di violenza purtroppo si ripetono, ancora oggi, e che l’umanità non ha ancora imparato dai propri errori. Per questo è così importante continuare a conoscere a fondo i fatti e soprattutto entrare nel vivo delle storie. Con questo obiettivo il Comune ha incaricato ISREC di coinvolgere nel progetto le nuove generazioni, accompagnandole in laboratori di memoria attiva e rendendole protagoniste delle cerimonie istituzionali. Un lavoro rigoroso e prezioso che lascia un’eredità importante».

Una pietra di inciampo collettiva

«Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome» recita un passo del Talmud. Gunter Demnig, artista tedesco, ha dato forma a queste parole con il progetto delle Stolpersteine , le Pietre d’inciampo. Parliamo di una rete diffusa in tutta Europa composta da oltre 70mila piccoli blocchi quadrati di pietra, ciascuno posto davanti alla porta della casa in cui ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio. Ogni pietra ricorda il nome del deportato, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte.

La prima pietra in provincia di Bergamo è datata al 2016: si trova a Premolo ed è dedicata a don Antonio Seghezzi. Anche quest’anno, Bergamo partecipa al progetto, grazie al tavolo voluto dal Comune con la partecipazione della Provincia, ANED, ANPI, ISREC, Museo delle Storie, Associazione Italia-Israele. E c’è una novità: per la prima volta in Lombardia verrà posta una Stolperschwelle, ovvero una Soglia d’inciampo. La posa avverrà il 29 gennaio alle ore 11 davanti all’ex Caserma Montelungo, già Umberto I. Un luogo significativo, che funzionò come campo di transito nel cuore della nostra città: proprio da lì, infatti, il 17 marzo e il 5 aprile 1944, 807 uomini e 43 donne furono trasferiti alla stazione di Bergamo e quindi direttamente nell’universo concentrazionario. Alla cerimonia del 29 gennaio interverranno le allieve e gli allievi dell’Istituto Comprensivo Alberico Da Rosciate e la Consulta degli studenti dell’Università degli studi di Bergamo.

Le cerimonie istituzionali

Appuntamento al 27 gennaio alle ore 9.45 con il primo degli appuntamenti a cura dell’Ufficio cerimoniale del Sindaco. Presso il Parco delle Rimembranze, alla Rocca, verranno deposte delle corone d’alloro sulla lapide che ricorda gli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio. A seguire, nella chiesetta di Sant’Eufemia, un omaggio alla lapide dedicata alle ceneri dei deportati nei lager.

Gli studenti del Liceo Scientifico Lussana daranno appuntamento ai cittadini alle 10.30 alla stazione ferroviaria di Bergamo. Sul binario 1 verrà deposta una corona d’alloro alla lapide che ricorda i lavoratori del Nord Italia deportati dalla nostra città nei campi di concentramento. Alle 11.15, nel giardino di Palazzo Frizzoni, si terrà poi un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme, a cura degli studenti dell’Istituto Comprensivo Eugenio Donadoni. La mattinata si concluderà con un omaggio a Pierantonio Cividini, letterato ed educatore, nei pressi di Passaggio Cividini (lato di via Tiraboschi).

Incontri, letture e mostre

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». La voce di Primo Levi risuona negli spazi della Biblioteca Mai, che dal 22 gennaio al 3 febbraio esporrà le novità librarie che ha acquisito sui temi della Shoah.

Il 23 gennaio alle 17.30, l’Università degli Studi di Bergamo propone, presso la sua sede Pignolo, una conferenza aperta a tutta la cittadinanza. Intervengono Bruno Maida, docente di Storia contemporanea presso Università degli studi di Torino e autore, Elisabetta Ruffini, direttrice ISREC, Valentina Pisanty, docente di Semiotica, Giovanni Scirocco, docente di Storia contemporanea e Adolfo Scotto di Luzio, docente di Storia della pedagogia (prenotazione consigliata allo 035 205 2218/2240 o via mail).

Il 26 gennaio alle 17.30, invece, presso il Convento di San Francesco, Andrea Ferrari presenterà il suo libro «Nelle prigioni del Terzo Reich. Detenzione e lavoro forzato degli italiani carcerati in Germania 1943-1945», esito di un’approfondita ricerca nei principali archivi tedeschi e italiani per ricostruire le vicende di detenuti politici e comuni, civili e militari nelle carceri tedesche. Particolare attenzione sarà dedicata al carcere di Aichach, in Baviera, dove fu detenuta anche Betty Ambiveri (prenotazione obbligatoria sul sito).

E ancora, il 27 gennaio alle 16.30 in Biblioteca Mai sono previste letture ed esecuzioni musicali, in collaborazione con il Conservatorio Gaetano Donizetti, mentre la Chiesa di San Fermo il 28 gennaio alle 17 ospiterà «Leggere il Giorno della Memoria. Portare in salvo almeno la propria umanità», una lettura di testimonianze e testi letterari accompagnata da musica dal vivo, a cura di Fondazione Serughetti - Centro Studi e Documentazione La Porta - ETS, ANPI Bergamo sez. Eugenio Bruni e Comunità di San Fermo. Al centro, testi letterari che raccontano il tentativo di salvaguardare aspetti anche minimi, materiali, quotidiani della propria umanità da parte di coloro che nel lager subivano ogni giorno violenza e disumanizzazione.

Gli spettacoli teatrali

Gli spettacoli in programma sono talmente numerosi da cominciare addirittura il 20 gennaio. Alle 16.30, presso il Teatro di Loreto, la Compagnia BAM! BAM! TEATRO propone «Un sacchetto di biglie», uno spettacolo teatrale per bambini e famiglie a cura di Pandemonium Teatro. Seguirà, sempre nel Teatro di Loreto, il 21 gennaio alle ore 16.30, «La bambola bionda e la bambola bruna. La Shoah raccontata ai bambini». Protagoniste della storia, di Lisa Ferrari con Giulia Manzini, sono due giocattoli di un negozio, una bambola bruna e una bionda, che da un giorno all’altro propone di riempiere gli scaffali con armi e soldatini e rottamare i giocattoli brutti, sporchi e difettosi. Per entrambi gli spettacoli, la prenotazione è consigliata al numero 035 235039 o via mail. I biglietti saranno in vendita anche su Vivaticket.

Appuntamento al 25 gennaio alle 20.30 al Teatro Sociale con «Bubikopf», spettacolo di teatro di figura per adulti diretto da uno dei più grandi artisti mondiali: Neville Tranter (prenotazione obbligatoria allo 035 4160 601/602/603, via mail) e alle 20.45 all’auditorium del Liceo Mascheroni con «Vuoto di memoria», spettacolo civile e di impegno per giovani e adulti prodotto da Teatro de Gli Incamminati / deSidera, con testo e regia di Tiziano Ferrari e Livio Remuzzi. Non perdetevi, la sera stessa, la possibilità di visitare il Giardino dei Giusti del Liceo Mascheroni (prenotazione consigliata scrivendo una mail).

E ancora, il 27 gennaio alle ore 18 il Teatro San Giorgio ospita un laboratorio e una sessione di letture per giovani e adulti dedicato a «I giardini dei Finzi Contini» a cura di Teatro Prova (prenotazione obbligatoria al numero 035 4243079, via mail), mentre il 27 gennaio alle 21 la Compagnia Piccolo Canto porterà in scena al Teatro di Loreto il bellissimo «Wolfszeit. Il tempo dei lupi» (prenotazione consigliata chiamando il numero 035 235039 o scrivendo una mail).

Il 28 gennaio alle 14, ancora Teatro Prova propone uno spettacolo teatrale e un laboratorio per i piccoli dal titolo «Il treno dei bambini» (Teatro San Giorgio, prenotazione obbligatoria allo 035 4243079, e-mail). Alle 16.30 invece appuntamento al Teatro Caverna con «Solo un bambino in viaggio», di Damiano Grasselli con Viviana Magoni. Una storia vera per riflettere su chi eravamo e purtroppo ancora siamo. La prenotazione è consigliata al numero 389 1428833 oppure via mail.

Il cinema

Veniamo infine al cinema, con i due appuntamenti previsti: «Paesaggio dopo la battaglia» di Andrzej Wajda, che verrà proiettato in pellicola 35 mm il 26 gennaio alle 21 nell’Auditorium di Piazza Libertà (prenotazione consigliata online) e «L’ultima volta che siamo stati bambini» di Claudio Bisio, in programma il 29 gennaio alle 20.45 al Cinema Conca Verde (prenotazione obbligatoria entro il 28 gennaio scrivendo una mail).

Approfondimenti