Sulle rive del Lago d’Endine, dove le acque specchiano i profili dolci della Val Cavallina e il paesaggio bergamasco rivela una delle sue espressioni più suggestive, Spinone al Lago si appresta a onorare una consuetudine che vanta sessant’anni di continuità. Sabato 13 settembre, il lungolago Marinai d’Italia diventerà la cornice «La Cena del Santo Pescatore», un appuntamento che eleva l’anniversario dell’antica «Sagra del Pesce» a momento di celebrazione collettiva delle radici di questo territorio.
L’iniziativa, sostenuta dal bando «Lombardia Style» di Regione Lombardia, trova collocazione all’interno del progetto «I Sentieri del Gusto e della Tradizione in Val Cavallina», programma dedicato alla promozione di comunità rurali depositarie di saperi gastronomici e culturali distintivi. L’evento rappresenta il momento culminante delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario di una tradizione che dal 1965 non ha mai subito interruzioni, diventando elemento identitario che unisce gusto, ambiente e cultura popolare.
I sapori autentici del lago
Il cuore della serata sarà una lunga tavolata (la prenotazione è obbligatoria) che diventerà teatro di un’esperienza gastronomica che celebrerà i prodotti del territorio lacustre. Il grande protagonista sarà il latterino fritto, piccolo pesce di lago dalla carne tenera e saporita che da decenni rappresenta un’eccellenza per Spinone. Servito caldo e croccante per esaltarne il sapore genuino, il latterino racconterà la storia di una comunità che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni culinarie attraverso generazioni di pescatori e appassionati.
La proposta gastronomica sarà arricchita da altre specialità lacustri, dal persico al luccio, in un menu che valorizzerà la cucina territoriale nella sua espressione più autentica. La serata si completerà con il Tuf, il caratteristico dessert di Spinone al Lago, preparato a regola d’arte dalle pasticcerie della zona, testimonianza di come le tradizioni dolciarie locali continuino a vivere attraverso le mani degli artigiani del territorio. La preparazione della cena coinvolgerà i volontari della Parrocchia di Spinone al Lago, il Gruppo Giovani e alcune attività commerciali. Il ricavato della manifestazione sarà interamente destinato ai lavori di restauro della Parrocchia SS Pietro e Paolo Apostoli.
Cultura e intrattenimento
Oltre alla dimensione gastronomica, «La Cena del Santo Pescatore» sarà un evento culturale dalle mille sfaccettature. La serata si animerà infatti con musica dal vivo e performance teatrali che trasformeranno il lungolago in uno spazio dove la storia del territorio prenderà vita. Lungo il percorso sul lago ci saranno anche dei pannelli illustrativi, curati dal Museo della Val Cavallina, che guideranno i visitatori in un viaggio alla scoperta del paesaggio lacustre e delle comunità che lo abitano. A Spinone troverà “casa” anche il Pirlì , il tradizionale gioco bergamasco la cui pratica è diventata un patrimonio immateriale riconosciuto dall’UNESCO. Il gioco, che ha abbracciato fino al secolo scorso generazioni di bergamasche, creerà anche in questa occasione un prezioso momento di aggregazione e divertimento.
La manifestazione consentirà a turisti, appassionati e curiosi di scoprire le bellezze di Spinone al Lago, piccolo borgo che offre numerosi scorci panoramici, specchiati sull’acqua e avvolti dalla natura circostante. Il percorso pedonale che costeggia l’intero perimetro del Lago d’Endine consente infatti di raggiungere piccole spiagge e angoli di tranquillità, mentre la ciclovia della Val Cavallina offre ai visitatori la possibilità di esplorare il territorio. Per questo, il borgo rappresenta un esempio di come le piccole comunità possano valorizzare le proprie specificità culturali e ambientali, trasformandole in occasioni di incontro e di arricchimento esperienziale.
Il coinvolgimento diretto dei cittadini di Spinone nell’organizzazione dell’evento è uno dei punti di forza di questa manifestazione, come sottolineato dal sindaco Simone Scaburri: «”La Cena del Santo Pescatore” rappresenta per Spinone al Lago un momento conviviale in cui il senso di condivisione e di appartenenza si rafforzano nel segno della tradizione. Una serata dove l’intera comunità e numerosi turisti si riuniscono attorno ad un unico tavolo, come se appartenessero a un’unica grande famiglia, rivivendo la storia del paese sin dalle sue radici, degustando un’eccellenza che da sempre contraddistingue il territorio».
L’evento dimostra come le usanze storiche possano vivere e rinnovarsi attraverso la mobilitazione dei cittadini, i migliori “strumenti” di coesione sociale e promozione territoriale. Il patrocinio regionale, tramite «Lombardia Style», evidenzia l’importanza di preservare le consuetudini tradizionali nell’epoca contemporanea, riconoscendo il significato culturale di manifestazioni che consolidano i rapporti di vicinato e valorizzano le peculiarità locali.
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