Palazzo Moroni è una delle dimore più belle di Bergamo e provincia. Salendo il suo scalone, sembra di raggiungere un paradiso di affreschi seicenteschi e scene di mitologia greca che solo il genio di Gian Giacomo Barbelli poteva raffigurare. Un’ambientazione che regala una sensazione di calore e affetto che scalda i cuori infreddoliti dei visitatori che, dopo aver affrontato il grido dell’inverno, raggiungono l’entrata di via Porta Dipinta. Uno sforzo che vale la pena, soprattutto a partire dal 6 dicembre quando prenderanno il via le iniziative natalizie proposte dal FAI a Bergamo in vista delle festività natalizie.
Percorrendo le sale popolate di figure allegoriche e protagonisti di poemi senza tempo, turisti e appassionati di arte potranno attraversare gli spazi creati da Francesco Moroni ripercorrendo le tradizioni della famiglia seriana che, dopo aver fatto fortuna ad Albino, decise di raggiungere la città. Diverse le proposte che partiranno dalle celebrazioni di Santa Lucia con grandi e piccoli che potranno preparare una graziosa busta per la letterina alla martire siciliana. L’evento si svolgerà sabato 6 dicembre alle 16 e domenica 7 alle 10.30 con un gruppo di circa dieci bambini (con un accompagnatore ciascuno), chiamati a confidare alla santa i desideri più profondi.
«Da tre anni a questa parte portiamo avanti una serie di proposte natalizie fra le quali emerge anche quella per Santa Lucia, che per la prima volta quest’anno viene inserita nel calendario coordinato dall’assessorato alla cultura del Comune di Bergamo: questo è per noi una fonte di grande orgoglio – spiega Gimmy Schiavi, responsabile del Bene FAI di Palazzo Moroni –L’obiettivo è quello di far conoscere la dimora ai bambini attraverso delle attività guidate che ci consentiranno di scoprire le tradizioni natalizie della famiglia Moroni per poi concludere il viaggio con la preparazione della celebre letterina. Palazzo Moroni rimarrà di fatto aperto durante tutto il periodo natalizio con appuntamenti speciali, consentendo a chi ci farà visita di scoprire uno scenario pensato per l’occasione con splendidi addobbi, sempre abbinati alla dimora».
L’intero palazzo si trasformerà quindi in vista di Natale, rimanendo aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) con aperture straordinarie fissate per lunedì 8 dicembre, mercoledì 24 dicembre, venerdì 26 dicembre, mercoledì 31 dicembre, giovedì 1° gennaio (dalle 14 alle 18), lunedì 5 gennaio e martedì 6 gennaio, mentre rimarrà chiuso mercoledì 25 dicembre.
Partendo dallo Scalone d’Onore, i visitatori potranno accedere agli ambienti di rappresentanza realizzati in stile barocco da Barbelli. Fra questi spicca senza dubbio la «Sala dell’Età dell’Oro», dove emergono tre capolavori di Giovan Battista Moroni come il ritratto di Gian Gerolamo Grumelli, noto ai più come «Il Cavaliere in Rosa», quello di Isotta Brembati e quello della «Donna in nero». Da lì si possono raggiungere la «Sala dei Giganti», dove le figure mitologiche sembrano rompere il soffitto e scendere fra i visitatori, la «Sala della Gerusalemme liberata», dedicata al capolavoro di Torquato Tasso e chiamata a celebrare le virtù della famiglia Moroni fra simboli, arredi storici e consolle con mosaici di epoca romana.
Infine si può camminare fra le sale ottocentesche, dove si può respirare l’atmosfera della vita quotidiana di un tempo con tappezzerie di seta, paesaggi romantici, porcellane francesi e oggetti orientali che animano il «Salottino cinese» e la «Sala Turca», a dimostrazione dell’interesse della dinastia orobica verso il lontano Oriente. Proprio lì la famiglia Moroni celebrava le festività natalizie con tradizioni trasmesse di generazione in generazione come illustrato da Schiavi: «Raccogliendo le testimonianze scritte e orali, sappiamo che la famiglia Moroni organizzava una serie di banchetti nella “Sala della Gerusalemme liberata”, denominata poi “Salone da Ballo” in seguito ai cambiamenti compiuti nel corso dell’Ottocento. Lì c’era una tavolata dove sedevano i rappresentanti delle principali famiglie nobiliari bergamasche, come i Terzi o gli Agliardi, ed era tradizione gustare i casoncelli realizzati nelle cucine del palazzo. Sappiamo anche che il conte Antonio Moroni, l’ultimo della dinastia, era un grande appassionato di cucina e amava contribuire in prima persona alla realizzazione dei casoncelli».
Coloro che non soffrono il freddo potranno attraversare anche il parco della dimora, un complesso di giardini all’italiana, articolati in una balconata e in tre terrazzamenti che si sviluppano a ridosso del Colle di Sant’Eufemia, con tanto di vista sull’ex convento di Sant’Agostino e su Città Bassa. Addentrandosi lungo il pendio sarà possibile scoprire anche l’Ortaglia, quasi due ettari di campagna autentica nel centro storico annessa alla proprietà tra Sette e Ottocento e che riunisce una grande biodiversità. Proprio da lì proviene il miele delle api di Palazzo Moroni che, nel negozio del bene insieme ad altri prodotti FAI e del territorio bergamasco, sarà protagonista degli appuntamenti speciali previsti nelle giornate del 6, 7, 8, 13 e 14 dicembre. Fra questi, sabato 6 dalle 15 alle 17, la presentazione proprio del nuovo miele delle api di Palazzo Moroni insieme alla cooperativa I Sogni con il progetto «Apincontriamoci», che proporrà l’inserimento sociale di persone con disabilità attraverso la promozione di pratiche apistiche sostenibili. Il giorno successivo, dalle 14.30 alle 17.30, ci sarà invece l’appuntamento con «Le Delizie di Alice» per assaggiare i «Moroncelli in Rosa», dedicati al capolavoro di Gian Battista Moroni.
«I Moroncelli sono il dolce tipico di Albino, creato qualche anno fa per un concorso da Alice Piccinini, un’insegnante con la passione per la cucina. Sono biscotti di sfoglia che prendono spunto dai casoncelli: hanno la stessa forma e all’interno sono farciti con della marmellata – conclude Schiavi – Nella ricetta originale ci va la marmellata di arance, ma esistono anche versioni con il cioccolato oppure “in rosa”, esclusivamente presenti nel nostro palazzo per celebrare il “Cavaliere in Rosa”. Durante il periodo natalizio amplieremo lo spazio dedicato allo shop e, proprio per il periodo, il 3 gennaio svolgeremo una visita guidata esclusiva dalle 17.30 alle 18.30 al termine della quale si potranno gustare i Moroncelli accompagnati da bicchieri di Moscato di Scanzo grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela del pregiato passito».
