C’è una sera d’estate, sul lago d’Iseo, in cui la luce prende il largo. Migliaia di fiammelle, adagiate su piccole basi galleggianti, scivolano dolcemente sull’acqua, come messaggeri silenziosi diretti verso altri borghi rivieraschi. È lo spettacolo dei lumini sul lago, il momento più atteso della «Sagra di San Rocco», una tradizione lunga oltre quarant’anni che unisce fede, folclore e convivialità nel cuore di Riva di Solto, uno dei paesi più affascinanti della sponda bergamasca del Sebino.
Anche quest’anno, dal 14 al 17 agosto, il piccolo borgo lacustre rinnova il proprio appuntamento più sentito, che mescola sacro e profano, celebrazione religiosa e festa di comunità. L’evento culmina con le serate del 15 e del 16 agosto, quando, al termine di musica e riti solenni, il lago si accende in un abbraccio luminoso. Oltre 5mila luci vengono calate in acqua tutte insieme, quasi all’unisono, e la speranza – raccontano gli anziani – è che non tornino a riva ma viaggino lontano, come portatrici di bene e benedizione.
Una storia di devozione che nasce dalla peste
Per comprendere il valore di questa tradizione, bisogna tornare indietro nel tempo, alla metà del Cinquecento. Era il 1530 quando la peste colpì Riva di Solto. In risposta al dramma, la comunità decise di costruire una chiesetta dedicata a San Rocco, santo protettore contro le epidemie. Un gesto di fede collettiva che, secoli dopo, avrebbe gettato le basi per una delle manifestazioni religiose più suggestive del territorio.
Nel 1980, su iniziativa dell’allora parroco don Erminio Belotti, la festa moderna prese forma. Ma a ispirare l’idea fu una consuetudine ancora più antica: durante la processione con la statua del santo, i residenti accendevano lumi artigianali sui balconi, a base di olio e stoppa, per rischiarare il passaggio del corteo. Da quei lumi semplici e familiari, nati dalla devozione popolare, ha preso vita l’attuale spettacolo dei lumini sul lago. Oggi come allora, il rito mantiene il suo fascino profondo, arricchito da una cornice scenografica che non smette di incantare.
Quattro giorni per celebrare il Patrono
Il programma 2025 prevede quattro giornate di eventi. Si parte giovedì 14 agosto con musica dal vivo e la tradizionale tombola di apertura, momento conviviale che riunisce villeggianti e residenti. Venerdì 15 agosto, festa dell’Assunta, si entra nel cuore della sagra con lo spettacolo musicale a cura di M&M Acustic Duo (alle 21), seguito (dalle 22) dal primo spettacolo dei lumini sul lago.
Il giorno centrale, sabato 16 agosto, è dedicato interamente a San Rocco. Alle 10.30 si celebra la messa solenne nella Parrocchia di San Nicola, seguita dalla processione per le vie del paese, accompagnata dalla Banda della Collina. Nel tardo pomeriggio, una seconda Messa nella chiesetta dedicata al santo chiude il momento religioso. In serata, spazio al folclore con il concerto de «I Preti in Fisarmonica», e alle 22 la seconda accensione dei lumini sul lago.
Domenica 17 agosto, la festa si apre nel pomeriggio con gonfiabili e intrattenimento per bambini all’aperto, seguiti in serata dal karaoke e dalla tombola di chiusura. Ogni sera, la cucina della sagra sarà aperta dalle 19, offrendo piatti della tradizione e specialità locali in un contesto conviviale e informale.
Un lago da attraversare, un’identità da condividere
Nel tempo, la ritualità dei lumini si è arricchita di nuovi significati. Come ricorda il sindaco di Riva di Solto, Lorenzo Lazzari, «la Sagra di San Rocco è diventata il simbolo del rapporto simbiotico tra gli abitanti di Riva e il loro lago. Un rapporto da coltivare nel tempo, custodendo la tradizione dei lumini».
Una visione condivisa anche dal parroco, don Matteo, che sottolinea il legame profondo tra la spiritualità del luogo e gli elementi naturali: «San Rocco, insieme a San Nicola, è uno dei due protettori della nostra comunità. Le loro storie parlano di acqua e di cammino. E forse è proprio quello che succede qui a Riva: si cammina lungo il lago, con l’acqua a fare da cornice al nostro borgo incantevole ».
C’è qualcosa di universale in questo gesto collettivo di accendere e affidare luci al lago: un desiderio di pace, di continuità, di comunione con le altre comunità rivierasche. I lumini non restano confinati alle acque di Riva, ma si muovono, spinti dalla brezza serale, in direzione di Lovere, Castro, Pisogne, Marone. Portano con sé il calore e la luce della festa, come a dire che la gioia, se condivisa, si moltiplica.
Un appuntamento che unisce
La «Sagra di San Rocco» non è solo un evento religioso o un’occasione di festa: è un momento identitario, che coinvolge volontari, Parrocchia, amministrazione comunale e l’intera cittadinanza. La sua forza sta proprio nell’essere radicata nel tessuto vivo del paese. Ogni anno, migliaia di persone da tutta la provincia, e anche da oltre i confini bergamaschi, partecipano a questo appuntamento unico nel suo genere, attratti dalla bellezza del luogo, dall’autenticità dell’atmosfera e dalla potenza evocativa di una tradizione in grado di resistere.
Chiunque abbia partecipato almeno una volta sa che la magia dei lumini sul lago va oltre le parole: è un’immagine che resta negli occhi e nel cuore, capace di raccontare il valore profondo della comunità e della memoria. Se il 15 e 16 agosto vi trovate sul lago d’Iseo, non perdete l’occasione di assistere a questo spettacolo di luce e identità. A Riva di Solto, ogni lumino è una preghiera, una storia, un sogno che prende il largo.