93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Si parla di lavoro a Nembro per «Il Genio delle donne»

Articolo. La terza edizione della rassegna culturale nembrese dedicata alle donne vede al centro il tema del lavoro, fra progressi e contraddizioni. Sul palco si alterneranno dibattiti, divulgazione, spettacoli teatrali, film e concerti, perché la cultura aiuta a cambiare prospettiva

Lettura 4 min.

La rassegna culturale «Il Genio delle donne», dedicata alla valorizzazione delle eccellenze femminili, giunge quest’anno alla terza edizione. Dopo averci parlato prima di arte e poi di scienza, ora mette al centro il tema del lavoro.

Ce lo racconta Antonio Noris, presidente dell’Associazione Amici della Biblioteca, che organizza la manifestazione: «Ci sembra giusto e doveroso parlare di donne e lavoro, visto che finalmente nel dibattito pubblico si inizia a fare il punto sulle differenze di genere in ambiente lavorativo. Nella mia esperienza come sindacalista ho toccato con mano queste differenze, e se nel settore pubblico, a fronte di una parità di stipendio, ho riscontrato una forte disparità nelle opportunità di carriera (il famoso “soffitto di cristallo”), nel settore privato alla difficoltà nel raggiungere posizioni apicali si aggiungono anche delle sostanziali differenze economiche. Eppure le donne sotto tanti aspetti hanno una marcia in più, e proprio perché finalmente sembra che qualcosa si muova mi sembra giusto parlarne».

Saranno sette le serate nel corso dell’anno, a partire da questo venerdì. Vediamo insieme il programma.

Due appuntamenti a marzo, tra teatro e dibattito

L’esordio della rassegna venerdì 1° marzo alle 20.45 all’auditorium Modernissimo è affidato alla prima nazionale dello spettacolo «La donna della bomba atomica – Leona Woods, la fisica di Oppenheimer, racconta il Progetto Manhattan» della fisica, scrittrice, drammaturga e attrice Gabriella Greison, che trae le sue pièce teatrali dai suoi libri di divulgazione per portarli al grande pubblico. Noris ci racconta che, dopo il successo dello spettacolo dell’anno scorso «Sei donne che hanno cambiato il mondo», tenutosi il 14 ottobre 2023 al Modernissimo, Greison entusiasta ha subito proposto agli organizzatori di ospitare, nella rassegna 2024, la prima nazionale del suo nuovo spettacolo, che vedremo appunto in scena venerdì. L’ingresso è gratuito, ma vista la grande previsione di affluenza è necessario prenotarsi a questo link (affrettatevi perché i posti sono già in esaurimento).

Sempre a marzo, un secondo appuntamento molto atteso sarà l’intervento della presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati. «Donna, lavoro e libertà» si terrà giovedì 14 alle 20.45 presso la biblioteca. Il titolo richiama volutamente lo slogan politico curdo «Donna, vita, libertà» divenuto popolare durante le proteste per la morte di Mahsa Amini. La sera stessa, sempre in biblioteca, sarà inaugurata una mostra fotografica sul tema donne e lavoro.

Donne al lavoro fra arte, scienza e musica

Sabato 20 aprile sarà la volta del teatro, con lo spettacolo «Maschio e femmina li creò» della compagnia teatrale milanese Semeion Teatro, che andrà in scena al Modernissimo alle 20.45. Una riflessione sulle disparità di genere a partire dalle definizioni del dizionario e dall’uso che facciamo delle parole. Ingresso gratuito.

Sabato 25 maggio la parola passa alla scienza, con l’incontro «Nuove tecnologie e intelligenza artificiale: l’esperienza del laboratorio di Medical Imaging dell’istituto Mario Negri». Michela Bozzetto, docente e ricercatrice, racconterà le applicazioni dell’intelligenza artificiale nell’elaborazione delle immagini mediche, e spiegherà come questa tecnologia sia utile nell’interpretazione di immagini diagnostiche poco chiare. Una discussione di forte attualità, visto il crescente utilizzo di intelligenze artificiali nella vita di tutti i giorni.

Sabato 20 luglio un appuntamento estivo all’aperto con la proiezione in Piazza della Liberta del film «Scusate se esisto» con Paola Cortellesi. La pellicola racconta le difficoltà lavorative di una giovane e talentuosa architetta che fatica a ottenere un posto di lavoro all’altezza della sua qualifica, e si ispira al progetto dell’architetta Guendalina Salimei per la riqualificazione del quartiere romano di Corviale.

Dopo la pausa estiva, si riprende giovedì 10 ottobre con l’incontro dal titolo «Dalla differenza di genere alla persona» che vedrà dialogare la Dott.ssa Claudia Persico di Persico Group, che si occupa per Confindustria di facilitare la riduzione del gap uomo/donna nel mondo del lavoro, e la Dott.ssa Alessandra Mazzini dell’Università di Bergamo, docente e pedagogista che ha pubblicato diversi volumi sul mondo del lavoro. L’incontro sarà al Modernissimo alle 20.45 con ingresso libero.

Gran finale della rassegna sabato 9 novembre sarà il concerto dal titolo «La musica è anche un bellissimo lavoro». Saliranno sul palco le insegnanti della scuola di musica di Nembro, un progetto nato nel 2009 che oggi conta circa 150 allievi e una ventina di insegnanti, e che nel 2022 ha inaugurato la nuova sede nell’ex stazione del treno di Nembro ristrutturata.

«Volevamo chiudere in leggerezza – ci spiega Noris – dopo le serate in cui gli ospiti parlano e il pubblico ascolta, ci sembrava bello finire con un grande concerto delle nostre ragazze. Speriamo che anche quest’anno il programma sarà gradito, e siamo già al lavoro per organizzare l’edizione dell’anno prossimo. Posso già anticiparvi che ci piacerebbe parlare delle avanguardie, ma siamo ben felici di ricevere suggerimenti, e vi invitiamo a scriverci (a [email protected] o su Facebook). Finché riusciamo a trovare un filo conduttore per ogni anno e personaggi che accettino di venire, il nostro entusiasmo farà il resto. Ma dobbiamo anche ringraziare l’Amministrazione Comunale, che da sempre ha affiancato l’Associazione Amici della Biblioteca nell’organizzazione per la buona riuscita della rassegna».

Un programma culturale che mette le donne al centro

Abbiamo chiesto a Sara Bergamelli, Assessora all’Istruzione e Cultura del Comune di Nembro e docente di scuola primaria, quale ruolo rivesta questa rassegna all’interno della programmazione culturale dell’anno: «Il Comune sostiene questa manifestazione, giunta alla sua terza edizione, perché mette in luce le qualità lavorative delle donne. È importante parlare del tema donne e lavoro, si sono fatti grandi passi avanti ma bisogna riflettere sul fatto che altri cambiamenti sono ancora possibili. In alcuni ambiti lavorativi le donne fanno ancora fatica ad emergere e conquistare posizioni di rilievo. Dove possono dare il meglio, però, e sono libere da pregiudizi, si manifesta tutto il loro potenziale. Quest’anno la rassegna è più lunga, con sette incontri anziché sei, e include serate con testimonianze dirette di donne che lavorano in ambiti considerati più maschili».

Prosegue: «Il tema degli incontri è in linea con la programmazione culturale dell’anno, e si interseca con proposte che vanno a lavorare sul sociale e su una percezione dei ruoli diversa da quella del passato. Vogliamo cambiare il modo dell’agire quotidiano e la cultura ci può aiutare in questo senso. Nel corso dell’anno abbiamo in programma tante iniziative sul tema donna-ruoli-generi, sia dal punto di vista culturale che scolastico: ad esempio proponiamo percorsi di educazione all’affettività nelle scuole, riproponiamo, visto il grande successo, il corso di autodifesa, poi ci sarà un concerto per l’8 marzo con il gruppo Nails che propone brani di cantanti donne. A ottobre una pièce teatrale su Cassandra esplorerà il ruolo della donna dall’antichità a oggi, e per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a novembre ci sarà un incontro con Cristina Mostosi (sorella di Paola, vittima di femminicidio). Insomma l’idea è non solo di commemorare, ma di continuare a seminare durante l’anno perché la gente apra la mente e veda le cose da una prospettiva diversa. Vogliamo cambiare la consapevolezza della collettività e del vivere comune, e per farlo puntiamo sia su iniziative culturali sia di piacere, per unire lo svago all’impegno. La rassegna “Il Genio delle donne” si inserisce perfettamente in questo programma, puntando a sensibilizzare la società e a dare alle donne la possibilità di vedersi diversamente. Per questo ringraziamo l’Associazione Amici della Biblioteca che dedica tanto tempo a organizzare questa iniziativa. È l’ottica della piccola goccia, che nel tempo può modificare le cose».

Approfondimenti