Ogni estate, a Bergamo come in molte città italiane, il ritorno delle zanzare rappresenta un problema concreto per la qualità della vita urbana. Fastidiose, insistenti, capaci di disturbare il sonno, compromettere il piacere di stare all’aperto e, in alcuni casi, anche di trasmettere malattie, le zanzare sono una presenza che merita di essere gestita con intelligenza, consapevolezza e spirito di collaborazione. Questo articolo si propone di affrontare il tema delle zanzare in modo articolato, partendo dalla loro ecologia per arrivare alle soluzioni pratiche, naturali e sostenibili che possono essere adottate sia dalle istituzioni che dai privati cittadini.
Conosci il tuo nemico
Le zanzare appartengono all’ordine dei Ditteri, al sottordine dei Nematocera e alla famiglia delle Culicidae. Ne esistono oltre 3.500 specie nel mondo, ma in Italia quelle più comuni sono la Culex pipiens (la zanzara comune), la Aedes albopictus (la cosiddetta zanzara tigre) e, in misura minore, la Aedes aegypti, più diffusa in altre parti del mondo ma potenzialmente presente anche da noi con l’innalzamento delle temperature.
Le zanzare hanno un ciclo di vita suddiviso in quattro stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Tutti gli stadi larvali si sviluppano in acqua, ed è proprio qui che possiamo intervenire in modo preventivo. Le femmine adulte depongono le uova in raccolte d’acqua stagnante, anche di piccolissime dimensioni: sottovasi, tombini, secchi lasciati in giardino, grondaie o canalette ostruiti.
In particolare, la zanzara tigre è una specie molto adattabile, capace di deporre le uova anche in contenitori secchi che poi si riempiono d’acqua, e ha un ciclo vitale accelerato che le permette di svilupparsi in meno di una settimana se le condizioni climatiche sono favorevoli.
Oltre al fastidio dovuto alle punture, le zanzare possono trasmettere malattie: la Culex pipiens può essere vettore del virus del Nilo Occidentale, mentre la Aedes albopictus è stata responsabile di focolai di Chikungunya, Dengue e Zika anche in Italia. Anche se il rischio sanitario resta basso nella maggior parte dei casi, è importante adottare un approccio preventivo e integrato che eviti la proliferazione incontrollata.
La lotta alle zanzare non si fa solo con i prodotti chimici: occorre partire dalla prevenzione, migliorare la gestione degli spazi pubblici e privati, promuovere pratiche virtuose e sensibilizzare la popolazione.
Le piante che respingono le zanzare
La natura ci offre numerosi strumenti per tenere lontane le zanzare senza ricorrere a sostanze nocive. Alcune piante emettono aromi sgraditi agli insetti, grazie alla presenza di oli essenziali particolarmente efficaci come repellenti naturali. Coltivarle nei giardini, nei terrazzi o sui davanzali può contribuire a creare un ambiente meno ospitale per le zanzare.
Ecco alcune tra le più efficaci:
- Citronella ( Cymbopogon nardus ) : è forse la più nota. Il suo olio essenziale viene impiegato anche nelle candele e spray repellenti. Ha bisogno di clima caldo e tanta luce.
- Lavanda ( Lavandula angustifolia ) : bella, profumata e utile. Le sue essenze tengono lontane le zanzare ma attraggono api e farfalle, preziose per l’ecosistema.
- Menta ( Mentha spp. ) : cresce facilmente in vaso o in piena terra. Il suo odore pungente è poco gradito agli insetti.
- Basilico ( Ocimum basilicum ) : oltre a essere un must in cucina, ha proprietà repellenti e può essere coltivato anche in piccoli vasi.
- Calendula ( Calendula officinalis ) : oltre al colore brillante dei fiori, è utile contro le zanzare e può aiutare a tenere lontani altri parassiti da ortaggi e piante aromatiche.
- Erba gatta ( Nepeta cataria ) : alcuni studi mostrano che il suo olio essenziale (nepetalattone) ha un’efficacia superiore al DEET (dietiltoluamide), principio attivo dei repellenti chimici.
La fauna utile
Uno dei metodi più intelligenti per tenere sotto controllo le zanzare è incentivare la presenza di predatori naturali. Favorire la biodiversità in città è un’azione strategica a lungo termine, che produce benefici anche per altri aspetti ambientali.
- Pipistrelli: sono tra i più importanti alleati. Una colonia può consumare migliaia di insetti in una sola notte. Installare bat-box (casette rifugio) in giardini pubblici, privati o lungo i corsi d’acqua è un gesto utile e semplice.
- Rondini e rondoni: volatili insettivori che svolgono un ruolo fondamentale nel contenimento delle zanzare adulte. Vanno protetti e incentivati, evitando la distruzione dei nidi e favorendo la nidificazione.
- Libellule: predatrici sia da adulte sia allo stadio larvale (acquatico), vivono in zone umide e in prossimità di corsi d’acqua. Valorizzare le aree fluviali urbane è anche un modo per sostenerne la presenza.
- Pesci d’acqua dolce: in contesti con piccoli laghetti ornamentali, introdurre specie come la gambusia o il pesce rosso può aiutare a tenere sotto controllo le larve.
Cosa fa il Comune di Bergamo
Negli ultimi anni, il Comune di Bergamo ha adottato una serie di interventi mirati e sostenibili per contenere la proliferazione delle zanzare.
Tra le principali strategie troviamo:
- Trattamenti larvicidi nei tombini pubblici: vengono utilizzati prodotti biologici a base di due bacilli che garantiscono maggior durata d’effetto anche in caso di pioggia, senza danneggiare gli altri organismi acquatici.
- Monitoraggio ogni 15 giorni: eseguito da ATS, vengono controllati regolarmente ventidue punti sensibili del territorio per valutare la presenza di larve e adottare contromisure tempestive.
- Campagne di sensibilizzazione : manifesti e materiali informativi ricordano ai cittadini l’importanza della collaborazione e delle buone pratiche.
- Distribuzione gratuita di pastiglie larvicide : il Comune mette a disposizione dei residenti, fino ad esaurimento scorte, confezioni gratuite da utilizzare nei propri tombini e griglie di scolo, da ritirare presso la piattaforma ecologica in via Goltara e presso la sede della Società Aprica in via Moroni a Bergamo, all’altezza del numero civico 337.
Cosa possono fare i cittadini
Il 50% circa del territorio urbano è costituito da spazi privati: cortili, giardini, terrazze, condomini. Ecco perché la partecipazione dei cittadini è decisiva. Bastano poche azioni coordinate per fare la differenza:
- Evitare ristagni d’acqua : svuotare con regolarità sottovasi, bidoni, secchi, contenitori vari. Anche una piccola pozzanghera può ospitare centinaia di larve.
- Non abbandonare oggetti e/o depositare contenitori che possano raccogliere acqua piovana.
- Coprire i contenitori inamovibili con reti zanzariere a maglia stretta o coperchi a tenuta.
- Tenere puliti i cortili, i giardini e le aree aperte da rifiuti di ogni genere, in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza.
- Pulire grondaie e tombini : le foglie possono bloccare il deflusso e creare micro-aree di acqua stagnante.
- Applicare le pastiglie larvicide biologiche nei pozzetti : ogni 2/3 settimane nel periodo da aprile a novembre, secondo le istruzioni.
- Installare le zanzariere alle finestre : un metodo semplice e molto efficace per proteggere gli ambienti interni.
- Usare i ventilatori : le zanzare faticano a volare controcorrente e tendono a evitare le zone ventilate.
- Evitare l’uso indiscriminato di insetticidi spray : oltre a essere dannosi per la salute, colpiscono anche insetti utili come api, coccinelle e farfalle.
Una visione sostenibile e condivisa
Gestire le zanzare non significa sterminarle, ma controllarne la diffusione in modo sostenibile, tenendo conto degli equilibri ecologici e della salute pubblica. La vera chiave è nella prevenzione, nell’informazione e nella collaborazione tra amministrazioni, cittadini, comitati di quartiere e operatori ambientali.
La città di Bergamo, con il suo patrimonio di verde urbano, i parchi fluviali, le aree agricole residue e il tessuto residenziale diffuso, ha tutte le carte in regola per affrontare la sfida in modo virtuoso. Coltivare piante repellenti, installare bat-box, svuotare sottovasi e favorire la biodiversità non sono solo azioni contro le zanzare, ma anche gesti che rendono più bella, sana e vivibile la nostra città.
Per questo, affrontare il problema delle zanzare non è solo una questione di salute o comfort, ma una sfida educativa e ambientale che coinvolge tutti. E che, se affrontata con intelligenza e condivisione, può diventare un’opportunità per costruire una città più resiliente, sostenibile e attenta alla natura.