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L’arte di intrecciare fili che rilassa, fa bene al corpo e alla mente

Guida. Una guida agli appuntamenti in partenza a marzo dedicati alle arti del “fare a mano”: dall’uncinetto, al lavorare a maglia al punto croce. Fino al macramè e all’antica arte giapponese del Sashiko

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È di una manciata di giorni fa la notizia di pubblicazione di uno studio sulla rivista Scientific Reports circa gli effetti del lavoro a maglia. La ricerca è stata promossa, due anni fa, dall’associazione filantropica Gomitolorosa e realizzata dai ricercatori della Fondazione (IRCCS) Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano portando alla luce queste evidenze: «l’attività di knitting fa bene al cervello e alla mente, ferma i pensieri intrusivi, aumenta il livello di attenzione verso un’attività specifica e, nel caso delle pazienti oncologiche, le rende più concentrate, consapevoli e informate durante il colloquio con gli oncologi, nel momento in cui è necessario prendere decisioni cruciali riguardo alla propria cura e a fare scelte dirimenti che incidono sulla propria salute». Una conferma che il lavoro a maglia rende molto più attenti e più a lungo.

Con knitting therapy si fa riferimento alla «terapia del lavorare a maglia (e all’uncinetto, ndr)», una definizione che come spesso accade, origina dall’inglese, e sono infatti numerosi gli studi da cui possiamo attingere Oltreoceano. Le ricerca si è avviata parecchi anni fa e come dimostra lo studio di Bissell e Malloux, datato 1980, l’artigianato è stato storicamente utilizzato come terapia occupazionale per i pazienti con disabilità fisica.

Sul tema una ricerca condotta nel 2007 dall’Harvard Medical School’s Mind and Body Institute, ha rilevato che lavorare a maglia abbassa la frequenza cardiaca, in media di 11 battiti al minuto, e induce un «maggiore stato di calma», simile a quello dello yoga. «Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuropsychiatry & Clinical Neurosciences, ha rilevato che coloro che si dedicavano a lavori artigianali come la maglia e l’uncinetto avevano minori possibilità di sviluppare un lieve deterioramento cognitivo e la perdita di memoria» si legge in quello del 2011, condotto alla Mayo Clinic, statunitense, su 1.300 persone di età compresa tra i 70 e gli 89 anni – la maggior parte delle quali era cognitivamente normale – che ha indagato a quali attività cognitive si dedicassero i pazienti in età avanzata.

Appurato che i benefici sono diversi non resta che scoprire quali appuntamenti ci sono in calendario a Bergamo e Provincia, tra marzo e giugno, per provare a cimentarsi con corsi di uncinetto, macramè, e cucito Giapponese. L’offerta di corsi è adatta sia per principianti, che per chi ha più esperienza.

In cattedra gli over 65 per insegnare l’uncinetto

È in partenza giovedì 13 marzo, in collaborazione con l’Università di Bergamo, un ciclo di incontri dedicato alle arti e ai mestieri che si inserisce all’interno del progetto «Reint2565» curato dal Centre for Healthy Longevity. Oltre a riscoprire un’arte, quella dell’uncinetto, l’obiettivo è far incontrare due generazioni, quella degli under 25 e degli over 65. Al «circolo dell’Uncinetto» ci saranno infatti in cattedra insegnanti senior per condividere con studentesse e studenti trucchi e segreti dell’uncinetto.

Il ciclo di quattro incontri è interamente gratuito, e ad ogni lezione verrà affrontato un argomento diverso. Si terranno in Università, nelle aule del campus di via Pignolo.

Si comincia giovedì 13 marzo con una lezione dedicata alle “catenelle in lunghezza e in tondo”. La seconda giornata di marzo, martedì 18 , sarà invece la volta dei “punti base alto e in basso” per provare a realizzare una custodia porta cellulare. Il primo appuntamento di marzo sta riscuotendo notevole interesse: sono già una quarantina gli iscritti!

Dopo gli incontri di marzo, gli appuntamenti riprenderanno nel mese di maggio: giovedì 22 e giovedì 29. Le lezioni saranno dedicate rispettivamente al lavoro approfondito sui “punti base” e poi alla realizzazione del “punto pop corn e nocciolina”. Ai partecipanti è stato chiesto di munirsi del seguente materiale: un uncinetto, filato acrilico, un paio di formici e un set di aghi da lana.

Siete ancora in tempo per iscrivervi (se già non lo avete fatto)! È necessario seguire le istruzioni indicate in locandina, compilando il questionario che trovate a questo link.

All’interno degli eventi «Arti e mestieri» ci sarà spazio anche per «l’Atelier di moda» che è invece dedicato al macro argomento del taglia e cuci. Anche per questo ciclo di appuntamenti ci sono in calendario quattro incontri: i primi tre (9 aprile, 16 aprile e 30 aprile – ore 16) saranno dedicati alle basi del taglio e del cucito. L’incontro che chiude il ciclo, il 7 maggio (alle 16) verrà dedicato al riuso creativo e ai capi che raccontano. Tutti gli appuntamenti sono in programma in nel campus di S. Agostino.

Maglia, uncinetto e punto croce

Non ci sono invece limiti di età e possono partecipare tutti, gratuitamente, al «Club dei punti» organizzato dal Circolo culturale Minardi di via Borgo S. Caterina, 62. Gli incontri sono tre e prenderanno il via venerdì 21 marzo dalle 21 alle 22.30.

Lavorare a maglia, all’uncinetto e imparare a fare il punto croce sono le opzioni che offre il corso. Inoltre è possibile portare un proprio lavoro già iniziato oppure avviarne uno da zero. Il plus? Scambiare esperienze e soluzioni, decifrare le istruzioni dei modelli, trovare spunti per idee nuove o fare piccoli lavoretti. Gli appuntamenti a seguire saranno un venerdì al mese: 11 aprile, 16 maggio e 6 giugno.

Dal macramè al Giappone

Spostandoci dal centro città alla Provincia c’è un’offerta di corsi promossi dal centro Arte Factum di Alzano Lombardo. Si tratta sempre di intrecci e di nodi che il macramè può trasformare in creazioni uniche. Il corso offre la possibilità di imparare a fare nodi di base, dalla semplice bocca di lupo al nodo piatto. Si potranno poi esplorare tecniche più elaborate, come la creazione di frange, trecce e motivi geometrici. Il corso si svolge sabato 22 marzo dalle 15 alle 18 e ha un costo di 30 euro.

Il centro di Alzano Lombardo offre anche la possibilità di esplorare un’antica arte giapponese di cucito: il Sashiko. Che detta così ricorda una prelibatezza giapponese, ma in realtà è una tecnica di ricamo che si basa sull’uso di punti lunghi e regolari per creare motivi geometrici o astratti. Originaria degli inizi del 1600 quando l’esigenza era quella di rammendare vecchi kimono (chiamati Boro Boro) o le vecchie coperte con pezzi di tessuto di scarto, si è trasformata negli anni in una moderna tecnica di upcycling che promuove il riuso e il riciclo di tessuti sposando i principi della sostenibilità.

I brand della moda hanno ricominciato a considerarla in ottica di contrasto al fast-fashion. Nel caso specifico del corso, in programma per sabato 12 aprile (15-18) le creazioni vorrebbero realizzare un piccolo progetto ricamato su tessuto che potrà essere trasformato in diversi oggetti come una sottotazza, un quadro incorniciato o una toppa decorativa per abbigliamento. Anche per questo corso il costo è di 30 euro ed è richiesta la prenotazione. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito.

Una novità anche per il comune di Albino, dove è da poco nato il «Gruppo di maglia e uncinetto» in collaborazione con il personale della biblioteca. Si tratta di un’attività in cui si impara condividendo con gli altri, intrecciando punti e facendo quattro chiacchiere. Gli incontri sono tutti i martedì, dalle 14.30, al piano terra della biblioteca. La partecipazione è gratuita. Per info: 035.759002/035.759001.

Questa è la nostra proposta, ma se siete a conoscenza di altri corsi o volete comunicarci il vostro non esitate a scrivere alla redazione di Eppen!

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